la Repubblica, 1 marzo 2024
Il ritorno di Veronica Lario
ROMA. – Sorpresa! Veronica Lario si concede ai riflettori tv per parlare di Intelligenza artificiale, gaming, startup. Ma poi c’è lo spazio per una conversazione più privata, che ha un filo rosso: la vita ricomincia, più forte delle delusioni, dei tradimenti, di ogni scelta imposta e sgambetto. Basta non arrendersi e dirsi: «Ma forse è possibile! E io ci ho provato». Quindici anni dopo la separazione da Silvio Berlusconi, la “velina ingrata” – così la soprannominarono, dopo l’inchiesta diRepubblica e la lettera denuncia, sempre al nostro giornale, per annunciare che non poteva più stare con «un uomo che frequenta le minorenni» – Veronica Lario rompe il silenzio.ASky Tg24, nella trasmissione di Maria Latella – stasera alle 21 con il format conviviale della “cena con” – deroga alla riservatezza di sempre, che ha mantenuto anche alla morte del Cavaliere, a giugno dello scorso anno. Se è vero che la ricetta per non recriminare, e non soccombere, è guardare al futuro, qualcosa sul passato e sulle lezioni che ha appreso, vuole dire. «Dopo il divorzio da Berlusconi pensavo di avere perso tutto, ma mi sono rialzata e ho ricominciato». Ammette l’altalena in cui «la speranza di ricongiungermi in modo equilibrato con la mia famiglia» si alternava a momenti in cui «la speranza era perduta». Non solo velina ingrata «con la stampa e il potere contro» ma dopo pochi anni arriva la battaglia in tribunale. Sul mantenimento vince l’ex premier. «Hanno detto che ero miliardaria, ma c’è stata una sentenza che mi ha negato qualsiasi diritto e che ho rispettato. E oggi sono una persona normale, una imprenditrice», nonostante i momenti bui, nei quali si chiedeva se sarebbe stato davvero possibile ricominciare: «Pensavo che per me non ci fosse più nulla, forse ha vinto il potere. Mi sono sentita vessata. Cosa facevo? Subivo ed è difficile combattere contro il potere e la stampa soprattutto quando la stampa è piegata al potere».Una cosa è rimasta sempre salda: il rapporto con i figli. Barbara, Eleonora e Luigi. «Gli sono stata molto vicina come loro a me». Nel racconto di Lario ci sono le preoccupazioni per la guerra e per il futuro da consegnare ai dieci nipoti ma anche le cose che l’appassionano. L’equitazione, ad esempio, che è quasi una ippoterapia.C’è spazio per altri ricordi. Lei, Miriam Raffaella Bertolini, attrice di cui Berlusconi si innamorò a teatro mentre recitava corteggiandola senza tregua. Non ci sono toni polemici, né rimpianti per gli anni da first lady, prima che tutto precipitasse. «I personaggi che sono passati nei salotti di Berlusconi sono stati sempre di qualche livello e ne ho sempre subito il fascino, ma non ho mai pensato di trovare un mio spazio all’interno di quelle dinamiche». Confida di avere rispettato il suo ruolo di moglie: «Cercavo di farlo al meglio e per me significava fare un passo indietro».Tailleur color tortora, VeronicaLario indossa con nonchalance i suoi 67 anni. Si accalora sulle iniziative imprenditoriali, alle quali la figlia Barbara è la più interessata. Invita a pensare positivo, Jovanotti docet. I timori sono per le guerre: «Mi spaventano. Io sono nata 10 anni dopo la fine dalla guerra mondiale per cui tanti racconti della mia famiglia vissuta vicino a Marzabotto, li ho sempre ascoltati e vissutiin modo drammatico». Una vita intensa. La testimonianza dell’era berlusconiana “tendenza Veronica”. Poi conclude: «Io non ho motivo di essere ricattabile perché non ho con me nessun segreto. Non ho segreti delle imprese di Berlusconi o della sua vita e quindi posso dire quello che penso, indipendentemente dal mio passato che non ha segreti».