ItaliaOggi, 2 marzo 2024
Stipendi più ricchi per i ministri tedeschi, è l’aumento più generoso in 30 anni
È tutto in regola, ma non sempre quel che è lecito è opportuno. Dal presidente della Repubblica al Cancelliere ai deputati, tutti hanno ottenuto l’aumento più generoso degli ultimi 30 anni. Ma la Germania è in crisi, il Pil, il prodotto nazionale lordo, è calato nel 2023 dello 0,3%, altro che aumento, e si parte da un livello altissimo, ma era avvenuto solo altre tre volte nella storia della Repubblica federale.
Il Paese fino a ieri leader in Europa entra in recessione. Si prevedeva un aumento di oltre l’1% per l’anno in corso, ma il ministro all’economia, il verde Robert Habeck, ha ammesso che, se andrà bene, si arriverà a un incremento dello 0,2%, troppo poco per parlare di ripresa. I tedeschi hanno paura dell’inflazione, sui giornali appare il nome Weimar, ricordo storico che inquieta. Ieri hanno scioperato i mezzi pubblici a Berlino, lunedì aveva scioperato la Lufthansa, la tregua sindacale per Deutsche Bahn, le ferrovie, sta per scadere. Torneranno a fermarsi i treni?
I lavoratori sollecitano gli adeguamentiI lavoratori chiedono aumenti che non sono neanche pari al tasso d’inflazione, e i loro politici si concedano un premio che non si meritano?
Secondo i sondaggi d’opinione, e il parere degli addetti ai lavori, imprenditori e economisti, la crisi non è solo provocata dalla guerra, in gran parte è fatta in casa. Colpa del governo. In Europa, tutti i paesi vanno meglio della Germania, Italia compresa.
Premiato anche il presidente della RepubblicaCominciamo dall’alto. Frank- Walter Steinmeier, il presidente della Repubblica, ottiene un aumento di 1.378 euro al mese, più di quanto riceve in media la metà dei pensionati, 1.250 euro, sulla soglia di povertà. Da ieri, Il presidente passa da 21.625 euro a 23.003, un aumento del 6,37%. Il cancelliere Olaf Scholz riceve poco più, 1.381 euro d’aumento, e da 20.702 euro arriverà a 22.083, un aumento del 6,67%. L’incremento è di poco diverso a seconda del ruolo, ma è troppo complicato spiegare il perché.
Ministri e deputati sono considerati Beamte, funzionari pubblici, e l’aumento periodico avviene ogni anno, in rapporto all’inflazione. Forse i politici non avrebbero potuto rifiutare, i pareri sono contrastanti, ma avrebbero potuto dare in beneficenza gli aumenti certamente non necessari.
I conti in tasca a ministri e deputatiGesto demagogico? Critiche populiste? La Bild Zeitung, il giornale più venduto, oltre un milione di copie, ha pubblicato la notizia in prima pagina. «È un Unding, una porcheria», si indigna Reiner Holznagel, presidente dell’Unione consumatori. Un ministro senza figli passa da 16.816 euro a 17.990, un aumento di 1.174 euro, pari al 6,98%. Dal 1° luglio, i 735 Abgeordnete, i deputati, del Bundestag, da euro 10.591,70 salgono a euro 11.227,40, un aumento di euro 635,70.
Pensione più ricca per Olaf ScholzL’aumento avrà effetto anche sulle pensioni, che i politici però ricevono quando compiranno 65 anni, limite che passerà in futuro a 67. Alla fine della legislatura, la pensione sarà pari al 27,74% di quanto ricevuto.
Il cancelliere Olaf Scholz, a stare ai sondaggi, nel 2025 non dovrebbe essere confermato, e per quattro anni di lavoro invece di 5.734 euro ne otterrà altri 527 per una pensione di 6.117 euro, che aumenterà calcolando gli anni da deputato e da sindaco di Amburgo.
Possibili nuovi aumenti periodici I 15 ministri passeranno da 4.656 euro a 4.982. Ed è probabile che anche nei due anni che resteranno in carica avranno altri aumenti periodici. Frau Merkel riceve oggi esattamente 15mila euro di pensione al mese, per i 16 anni che è stata al potere. Il suo predecessore, Gerhard Schröder, si accontenta di poco più della metà, 8.700 euro, ma è rimasto cancelliere solo per sette anni, però la pensione viene arrotondata dagli anni come primo ministro della Bassa Sassonia. Un premio, nonostante i cattivi voti.
Secondo i sondaggi, appena il 10% ritiene che il governo a tre, socialdemocratici liberali e verdi, stia compiendo un buon lavoro. Come ricordato più volte, se si votasse domenica, la coalizione otterrebbe solo il 25%, bocciata in tronco.
Un record in negativo dal 1949. Secondo l’indice di popolarità personale, solo il ministro della difesa, Boris Pistorius, riceve la sufficienza. E non è un buon segno.