Corriere della Sera, 2 marzo 2024
Georgia on my mind
Washington «Sono felice di annunciare che dopo 24 anni di detenzione negli Stati Uniti è appena stata firmata l’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti». Giorgia Meloni lo comunica sul social X subito prima di incontrare Joe Biden. Il presidente ha detto di averla accolta con la canzone Georgia on my mind di Ray Charles mentre la sua «amica» Giorgia entrava nel Studio Ovale. È la sua seconda volta alla Casa Bianca in sette mesi. Un’ora e mezza per parlare delle priorità per il G7 di giugno in Puglia. Meloni ha deciso di non tenere un punto stampa ipotizzato nei giorni precedenti dal suo staff, che dopo le polemiche ha precisato che non era mai stato programmato per la necessità di partire al termine dell’incontro. Così si è diretta subito dopo in aeroporto per volare in Canada, dove incontrerà il premier Justin Trudeau, con la figlia Ginevra, giunta con lei la sera prima.
Con i giornalisti nello Studio Ovale prima dell’incontro, Biden ha posto l’accento sui 60 miliardi di dollari per l’Ucraina bloccati al Congresso, rivolgendosi così all’ospite italiana: «Come hai detto la prima volta nello Studio Ovale, ci proteggiamo le spalle a vicenda e le proteggiamo all’Ucraina: per questo spingo il Congresso ad approvare gli aiuti per Kiev in modo bipartisan, ne hanno bisogno ora».
«Il fatto che Meloni rappresenti il populismo conservatore in Europa ma allo stesso tempo abbia assunto una posizione pro-Nato e pro-Ucraina è molto importante, e spererei che i populisti conservatori a Washington seguissero il suo esempio», spiega al Corriere Richard Burt, ex ambasciatore Usa in Germania che fu negoziatore capo del trattato Start del 1991 sulle armi nucleari. I ministri delle Finanze del G7 hanno appena discusso la possibile confisca – su cui preme l’amministrazione Usa – dei 300 miliardi di dollari di asset russi congelati (per la maggior parte in Europa e soprattutto in Belgio) per usarli in assistenza all’Ucraina, ma gli europei temono possa minare la fiducia nell’euro e avere implicazioni legali. Si discute dell’uso almeno degli interessi maturati da quegli asset. «Ogni nazione deve decidere per sé stessa in che misura e in che modo muoversi sulla confisca – ha detto il portavoce del presidente John Kirby in un incontro ristretto con i giornalisti italiani tra cui il Corriere —. Due cose sono necessarie: l’autorizzazione che abbiamo chiesto al Congresso e l’assistenza degli alleati, non vogliamo farlo se non in concerto con gli alleati».
I fatti di Gaza, con i 115 palestinesi uccisi dopo che le truppe israeliane israeliane hanno sparato nel caos della distribuzione degli aiuti, hanno spostato l’attenzione sul Medio Oriente: Biden annuncia lanci aerei di assistenza soprattutto alimentare e c’è allo studio una via marittima. Meloni, tra le voci di una prossima visita in Egitto, ha aggiunto: «Dobbiamo lavorare insieme su passi concreti per garantire la soluzione dei due Stati, l’unica soluzione sostenibile nel lungo periodo». Meloni h definito «inaccettabili» gli attacchi degli Houthi alle navi commerciali e sottolineato che «l’operazione Aspides è sotto il comando tattico italiano». La premier ha poi dichiarato di essere «venuta anche con una proposta per lanciare una alleanza globale contro il traffico di esseri umani», della quale – ci ha detto il portavoce Kirby – si è discusso a lungo nell’incontro con Biden. Il traffico di esseri umani «è una nostra serissima preoccupazione. Lo vediamo al confine sud degli Stati Uniti», ha aggiunto Kirby.
Sul tavolo anche l’Intelligenza artificiale, la Cina, gli scambi commerciali arrivati a 102 miliardi di dollari nel 2023. Biden ha concluso: «Cerco di aiutare. Mia moglie è italo-americana». «Il presidente ha dato priorità al G7 come piattaforma per la leadership e il coordinamento in questa era geopolitica di incertezza. E ha trovato una forte e affidabile partner nella premier Meloni», dice al Corriere l’ambasciatore Philip Reeker, ex assistente segretario di Stato per l’Europa ed ex console a Milano.