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 2024  gennaio 22 Lunedì calendario

Biografia di Carolina di Monaco (Caroline Louise Marguerite Grimaldi)

Carolina di Monaco (Caroline Louise Marguerite Grimaldi), nata a Monaco il 23 gennaio 1957 (67 anni). Principessa di Monaco e principessa di Hannover. Terza in linea di successione al trono del Principato di Monaco, dopo i due figli legittimi del principe sovrano Alberto II, Jacques e Gabriella. «Sulla lunga distanza, nessuna principessa ha totalizzato più copertine, è stata più fotografata, chiacchierata, discussa, amata, ammirata, compatita nella disgrazia, invidiata nella fortuna» (Laura Laurenzi).
Vita Primogenita del principe Ranieri III di Monaco e della principessa ed ex attrice Grace Kelly, sorella maggiore di Alberto e Stefania • «Nata di 3,6 chili nata a Palazzo, battezzata il 5 marzo nella cattedrale del Principato e rimasta erede al trono per 14 mesi, fino alla nascita del fratello Alberto, avvenuta il 14 marzo 1958. La sorella minore Stephanie sarebbe arrivata il 1 febbraio 1965. Un’infanzia dorata, anche se, come ha ricordato Caroline, “Fino ai 14 anni non mangiavamo con i nostri genitori… e così quando eravamo piccoli eravamo forse più vicini alla nostra nanny che a loro”» (Oggi) • «Che madre è stata la principessa Grace di Monaco, e soprattutto, che rapporto ha avuto con la prima figlia Carolina? Solo di recente Carolina ha raccontato quanto sia stata distante da sua madre, nei suoi primi anni di vita. Non solo perché veniva spesso mandata dai nonni materni a Filadelfia. C’era tutta la vita preparatoria da principessa che significava studiare come tutti i bambini, prendere lezioni di piano, di nuoto di equitazione e di scii e imparare come sta al mondo una Grimaldi. E dall’altra l’impossibilità di conciliare tutto questo con gli impegni della madre. Con l’uscita di un libro del 2018, Albert II de Monaco, l’homme et le prince, la principessa triste, intervistata per parlare del fratello, ha raccontato agli autori Isabelle Rivère e Peter Mikelbank qualcosa in più del legame fra lei e la madre. Si è scoperto che, nonostante le molte foto che le ritraggono insieme a ogni età, il rapporto fra madre e figlia era così formale che fino all’età di 14 anni né Carolina, né i suoi fratelli hanno avuto il permesso di mangiare a tavola con i genitori. Grace era impegnatissima con le sue attività filantropiche e istituzionali, aveva fondato Amade Mondiale, un’associazione che si occupava del “benessere spirituale dei bambini di tutto il mondo, senza distinzioni di razza, nazionalità o religione e in uno spirito di completa indipendenza politica”, come recita lo statuto. Ma è un destino dei personaggi impegnati nella charity di occuparsi dei figli altrui finendo per dover trascurare i propri. È stato per questo che, così come accaduto al principe Carlo, la figura particolarmente significativa nella vita di Carolina da bambina era la tata, Maureen Wood. “Per me e mio fratello, Maureen è stata una figura chiave nella nostra vita”, ha detto lei stessa. “Quando eravamo piccoli, probabilmente eravamo più vicini alla nostra tata che ai nostri genitori”» (Debora Attanasio) • «Cresciuta isolata nel suo castello dorato, per lei anche l’esordio fra i banchi di scuola fu un piccolo choc: “Non ero mai stata insieme con altri bambini. Volevo solo passare inosservata” […] La sua vita sentimentale è stata come un romanzo appassionante e tragico allo stesso tempo. Già quando studiava filosofia alla Sorbona di Parigi, era inseguita dai fotografi, lieti di immortalarla mentre girava in Cinquecento, indossava minigonne, usciva a piedi scalzi e tirava tardi da Chez Régine. Dopo la laurea, e dopo un flirt col principe Carlo d’Inghilterra, nel 1978 sposò contro il volere dei genitori il banchiere Philippe Junot, di 17 anni più grande. Junot si rivelò un playboy e dopo due anni il vincolo fu annullato dalla Sacra Rota per “incapacità da parte dell’uomo di assumere gli obblighi essenziali del matrimonio per cause di natura psichica”» (Roberta Mercuri). • Nel 1982, il primo grave lutto: l’improvvisa morte della madre, Grace Kelly, in un incidente automobilistico mai pienamente chiarito, nel quale riportò gravi ferite anche la sorella Stefania. L’anno successivo, le seconde nozze, con l’imprenditore e pilota motonautico comasco Stefano Casiraghi, che nell’arco di pochi anni le diede tre figli: Pierre (1984), Charlotte (1986) e Andrea (1987).. Matrimonio felice, spezzato anzitempo dalla morte di Casiraghi, rimasto ucciso in un incidente mentre stava disputando il campionato del mondo offshore di motonautica • Dopo la morte di Stefano Casiraghi seguirono altre relazioni, tra cui quella quinquennale con l’attore Vincent Lindon, fino alle nuove nozze, nel 1999, con il principe tedesco Ernesto Augusto di Hannover, dal quale pochi mesi dopo ebbe la figlia Alexandra. Rapporto turbolento, soprattutto per il carattere intemperante dello sposo. «Carolina e Ernst August, da sempre al centro di scandali ed episodi spiacevoli, dopo anni fatti di liti e riappacificazioni da tempo vivono vite separate. Gli ultimi scatti in coppia risalgono al giugno 2009. Eppure la principessa non vuole divorziare. Sarebbe proprio lei a non voler sciogliere il vincolo di un matrimonio che da tempo non esiste più. Perché, a detta del gossip, “non vorrebbe perdere il titolo di Altezza reale», superiore a quello che le spetta come figlia di Ranieri III di Monaco. Nonostante a regnare sia il fratello Alberto, è Carolina la figura femminile di primo piano del Principato, la vera first lady. Soprattutto se confrontata al Charlène Wittstock, la campionessa di nuoto sudafricana che ha sposato il principe regnante e tuttavia a corte non si è mai sentita a suo agio, anche prima della malattia che di recente l’ha costretta al ricovero in un clinica svizzera. Tra le due donne, a detta dei rumor, non c’è mai stato feeling. Da una parte Charlène si è sentita messa in ombra dal presenzialismo della cognata. Dall’altra Carolina sognava il trono per il figlio Andrea Casiraghi, ma l’arrivo della coppia di gemelli ha stravolto i suoi piani. Della guerra tra principesse si vocifera da anni. Da anni i giornali rosa si chiedono, a più riprese: “Che fine ha fatto Charlène?”. Caroline, invece, non manca mai. Con i suoi sorrisi alteri e le sue mise Chanel, è lei, da sempre, la vera “regina” di Monaco» (Roberta Mercuri) • Negli ultimi mesi ha diradato la sua presenza agli eventi ufficiali, in cui appaiono sempre più spesso solo il fratello Alberto con Charlène e, in seconda battuta, la figlia Charlotte. Secondo la stampa francese, avrebbe proprio deciso di ritirarsi a vita privata. Stop agli eventi mondani, ma soprattutto stop agli impegni istituzionali di corte. «Qualche segnale di questa stanchezza lo avevamo avuto già durante le sue ultime apparizioni pubbliche. Per esempio all’ultimo Festival di Cannes: sul red carpet, dove s’è mostrata al mondo con abiti molto sobri, tacchi bassi, e capelli naturalmente grigi (ha smesso di tingerli durante i lockdown), la principessa sembrava sorridere solo per cortesia, come augurandosi che i flash si spegnessero quanto prima» (Vanity Fair) • «Quando la moglie di Alberto, Charlene, è rientrata dopo la ripresa post malattia, pare che l’ex nuotatrice e Caroline, le due premier dames della Rocca ,abbiano stretto un patto: a Caroline il Ballo della Rosa e la sovrintendenza delle arti, a Charlène tutto il resto, saluti dal balcone compresi. Molto reale, molto chic e mai sovraesposta. E ormai anche lei si è lasciata conquistare dal fascino dei capelli grigi e naturali. E non ha sbagliato nemmeno questa volta» (Federica Bandirali) • Dal 2020 non si tinge più i capelli. «Un bel giorno ha scelto di non tingersi più: aveva una chioma rosso fuoco, l’amica quarantenne. Una testa piena di capelli bellissimi. “Me li lascio crescere grigi”, ha deciso, e non c’è stato verso di convincerla che forse l’avrebbero invecchiata. Ora dice ridendo: “Sai una cosa? Grigia ti si ricordano di più. A volte, poi, grazie a questo look sono riuscita a entrare in ristoranti e locali inaccessibili”. Un po’ per moda, dunque, un po’ per senso di libertà» (Cristiana Mangani) • Non sfoglia riviste, né frequenta i social: «La mia regola è non leggere nulla, nemmeno le lodi. Altrimenti non sarei sopravvissuta».
Critica Da sempre considerata un’icona di stile e costantemente seguita dai rotocalchi. «I fotografi inseguivano Caroline studentessa della Sorbona che girava Parigi in Cinquecento, indossando minigonne e a piedi scalzi, fumando sigarette marca “Che”, e tirava tardi da Chez Régine. O a Saint-Tropez in short bianchi e infradito. […] Quando morì sua madre, Grace, nel 1982, la principessa decise di assumersi la rappresentanza del principato. Assunse la presidenza del Garden Club di Monaco, del comitato organizzativo del Festival delle arti di Montecarlo e della fondazione “Princesse-Grace-de-Monaco”. E i suoi abiti seguirono questo cambiamento. Il tailleur di Chanel la sua divisa. Altro cambiamento, quando decise, dopo la morte tragica del marito Stefano, di trasferirsi in Provenza, a St. Rémy, per un bagno di normalità. […] Vestita con abiti a fiorellini e ballerine girava in bicicletta giocando a fare la persona normale. […] Ma non per questo Caroline ha abiurato la couture e le grandi griffe. Nel suo armadio trovano posto Armani, Chloè, Saint-Laurent, Ralph Lauren, Dior. E naturalmente le creazioni di Karl Lagerfeld, suo grande amico» (Maria Corbi).