la Repubblica, 25 febbraio 2024
La rivincita del poliamore
La rivincita del poliamore: quella forma di relazione romantica o meramente sessuale in cui le persone coinvolte costruiscono legami sentimentali o intimi a lungo termine, con più partner contemporaneamente, alla luce del sole e col consenso di tutti. Non una novità, certo: le sue radici sono rintracciabili nelle teorie di libero amore degli anni ’60. EThe Ethical Slut,bibbia del poliamore come stile di vita, negli Usa fu pubblicato nel 1997. Ora ad aprire il dibattito su quanto questo tipo di rapporto sia accettato e diffuso e a riportarlo alla ribalta ci pensa un nuovo reality show americano, Couple to Throuple, “da coppia a tripla”: che segue alcuni coniugi su un isola mentre provano ad allargare il loro ménage con uno dei 14 single in gara. D’altronde a decretare il poliamore come decisamente mainstream ci aveva già pensato un anno fa la campagna pubblicitaria Gucci Guilty : con Julia Garner, Elliot Page e A$AP Rocky intenti a guardarsi languidamente per lanciare un nuovo profumo.Libri, film e serie tvAd affrontare la questione pure diversi libri usciti di recente: romanzi come Couplets di Maggie Millner e saggi, vedi More: a Memoir of Open Marriage di Molly Roden Winter, riflessione sulle sue avventure di “mamma poliamorosa”. Insieme aAmerican Poly di Christopher Gleason, ricostruzione storico-sociale di un fenomeno, che a grandi linee ritroviamo pure in film come Passages di Ira Sachs. Mentre perfino la serie tvRiverdale si è conclusa rivelando che i protagonisti Archie, Veronica, Jughead e Betty erano parte di un romantico quad. «Relazioni non-monogame etiche non sono una novità. Non pienamente accettate non sono nemmeno più fenomeno di nicchia» scrive ilNew York Magazine che al poliamore ha dedicato la copertina di metà gennaio, con tanto di glossario per declinarne le tante forme (“Comet partner” cometa, presenza fissa che s’incontra di rado; “Metamour”, partner del tuo partner che non frequenti; “Vee structure”,struttura a V, tre persone di cui una è cerniera e altre due non hanno relazioni romantiche).La riscoperta dei ragazziDi sicuro, negli Stati Uniti le relazioni non-monogame socialmente accettate sono in crescita, soprattutto fra i giovani, come conferma un sondaggio di Ashley Madison, app di appuntamenti con 80 milioni di iscritti nel mondo, commissionato a You-Gov nel 2023: secondo cui solo il 58 per cento degli americani crede ancora nella monogamia tradizionale. Al contrario il 28 per cento cerca forme non esclusive che vanno dal tradimento alla coppia aperta. Il 6 per cento del totale cerca invece – o ha già – relazioni poliamorose stabili e appunto etiche: basate su onestà reciproca e consenso. Una formula popolare (secondo alcuni anche in seguito alle restrizioni della pandemia) fra la Generazione Z: ben il 59% vuole una relazione di questo tipo convinto che offra esperienze sessuali e romantiche più complete.«In realtà questo genere di relazioni non sono così semplici», dice alla rivistaTime Carrie Jankins, che insegna Filosofia all’Università di British Columbia ed è autrice diWhat Love Is and What It Could Be :«È liberatoria, stimola intimità e connessioni. Ma è emotivamente e logisticamente complessa da gestire: richiede un’enorme capacità di comunicazione con le persone amate». Non solo: «Questo tipo di relazioni sono ancora molto stigmatizzate: familiari eamici si allontano. In certi casi i figli sono stati portati via a genitori poliamorosi».Le famiglie “non nucleari”Anche per questo sono nate o associazioni che si occupano dell’aspetto legale, come ilModern Family Institute o laPolyamory Legal Advocacy Coalition. Qualche legislatore ne ha già preso a carico le istanze: Somerville, Cambridge e Arlington, in Massachusetts, sono all’avanguardia nell’adozione di leggi che riconoscono e proteggono le relazioni poliamorose. Riconoscono legalmente le convivenze con più di due persone, proteggendo questo tipo di famiglie “non nucleari” dalle discriminazioni scolastiche, sanitarie e sul posto di lavoro. Piccoli passi si stanno facendo anche altrove: nel 2023, ad esempio, un giudice di New York ha fatto giurisprudenza scegliendo diproteggere i diritti di una famiglia poliamorosa in un caso giudiziario di sfratto. Anche Berkeley e Oakland, in California, stanno lavorando a progetti di legge contro la discriminazione di questo particolare tipo di strutture relazionale. In Europa, la Chiesa svedese si è detta disposta ad ascoltare le ragioni dei poliamorosi. Ma solo l’Olanda consente unioni civili fra più partner, sebbene oltre il 30 per cento degli europei si dica insoddisfatto all’interno della coppia, secondo dati dell’Osservatorio europeo dell’infedeltà risalenti al 2022 (i più frustati, sono spagnoli, 41 per cento, e italiani, al 37, mentre i più monogami sono gli ungheresi). Ma da noi il poliamore non è legalmente riconosciuto: cozza troppo con quella monogamia, principio fondamentali dell’ordinamento matrimoniale.