Corriere della Sera, 25 febbraio 2024
Johnny Depp turista a Torino
TORINO E anche questa volta Johnny Depp ha azzeccato il ruolo. Come sempre bohémien in abiti grunge, ma estremamente sabaudo durante tutto il suo soggiorno torinese. Discreto, distaccato, ma cordiale con chi lo ha incontrato. Pochi fortunati a dire il vero, perché quella di Depp è stata una permanenza blindatissima. È atterrato a Torino per girare alcune scene di Modì, biopic su Amedeo Modigliani, seconda regia dopo The Brave (1997). Prima tappa ai Prodea Led Studios di Mirafiori, sede della Tuscany Film Studio, eccellenza del panorama delle produzioni in virtual reality. E poi i girati in esterna, in città e nei paesi vicini, come Carignano: 20 chilometri da Torino, vie strettissime e porticati antichi che si sono trasformati nella cornice di alcune scene. Primo piano su Riccardo Scamarcio, nel ruolo di Modigliani.
Non solo lavoro per Johnny Depp a Torino. Irrinunciabile la tappa al Museo del Cinema, nella Mole Antonelliana, che ospita la mostra dedicata a Tim Burton. Accolto dal presidente Enzo Ghigo e dal direttore Domenico De Gaetano, Depp è stato accompagnato alla scoperta dei bozzetti di Burton: «Un ritorno a casa – spiegano —. Ha sorriso davanti ai personaggi che ha interpretato, a partire da Edward Mani di Forbice. Ospitarlo è stato un onore». Poi le cene nei ristoranti top della città, come Casa Fiore. «Una persona meravigliosa – dice il titolare Davide Fiore —. Mi ha detto che, se avesse potuto, si sarebbe portato via una valigia piena del mio ragù di Fassona». E, da collezionista di libri antichi (nella realtà, non solo nel film La nona porta), non poteva che concedersi qualche acquisto. Tra gli scaffali di una libreria antiquaria si è fatto conquistare dagli illustrati antichi: «Favole – spiega il titolare Dario Paolo Dentis —. Abbiamo parlato dei suoi autori preferiti. Arthur Rackham in primis, che ha illustrato Peter Pan di Barrie e Alice di Carroll». Un immaginario immortale, al quale Depp ha dato anima durante tutta la sua carriera. Talento che ora lo vede dietro la cinepresa per raccontare il grande Modigliani, tra intuizione artistica e tormento.