Corriere della Sera, 25 febbraio 2024
Il generale Vannacci avrebbe già sottoscritto un accordo con la Lega di Matteo Salvini
A Mosca in parecchi hanno letto sul Corriere le contestazioni della Difesa al generale Vannacci e «un certo fumus, a ripensarci oggi, ci sarebbe», dicono quelli che all’ambasciata italiana lavoravano con lui tre anni fa. «Specie quando nel rapporto si parla della presenza dichiarata dei suoi familiari a Mosca – continua la nostra fonte qualificata, che chiede però di non divulgare il suo nome —. Perché la verità è che Vannacci agli eventi si presentava generalmente solo, la moglie Camelia e le due figlie Michela ed Elena non si sono mai viste, mi pare di ricordare la moglie soltanto in occasione del 2 giugno, per la Festa della Repubblica 2021...».
Nessuno se la ricorda, per esempio, la notte della finale degli Europei di calcio (l’11 luglio 2021, ndr) vinta dagli azzurri con l’Inghilterra. Nei giardini dell’ambasciata italiana – all’epoca a guidarla c’era Pasquale Terracciano che poi nel settembre 2021 lasciò a Giorgio Starace – furono montati dei maxischermi e alla fine fu grande festa: Vannacci era presente.
Un altro diplomatico italiano, però, che ora lavora a Kiev e condivise con l’ex addetto militare la drammatica esperienza dell’espulsione da Mosca nel maggio 2022, dice invece di ricordare almeno negli ultimi mesi della loro comune permanenza che «la moglie e le figlie stavano con il generale nell’appartamento moscovita e per questo, essendo invece io single, non uscivamo insieme la sera dopo il lavoro». L’appartamento è situato all’interno di un grande condominio, nel centro di Mosca, di proprietà del ministero della Difesa russo, alloggi che l’agenzia immobiliare Updk affittava e affitta ancora ai funzionari e agli addetti militari di molti Paesi europei.
Delle cene organizzate da Vannacci per la «promozione del Paese Italia», però, i nostri interlocutori non hanno memoria: «A cento metri dall’ambasciata – dice la prima fonte qualificata – c’è un ristorante italiano, la Cantinetta Antinori, molto ben frequentato, bisognerebbe chiedere a loro...».
Ma ora che succederà? L’inchiesta della Procura militare potrebbe cambiare completamente lo scenario. Il generale Vannacci avrebbe già sottoscritto un accordo con la Lega di Matteo Salvini per essere il candidato di punta del partito alle elezioni europee di giugno. Una firma che lui però avrebbe messo in calce, nei giorni scorsi, pur sapendo già di essere indagato per peculato e truffa, ma senza dirlo ai dirigenti del Carroccio, che anche ieri hanno continuato a professargli piena fiducia nonostante l’imbarazzo. Esisterebbe anche una fideiussione della Lega a favore del promesso candidato, per garantirgli la totale copertura delle spese della campagna. E se è vero che ieri il potenziale uomo nuovo della politica italiana si è limitato a scrivere su Facebook («Sono molto sereno! Vado avanti a testa alta!»), c’è grande attesa per quel che dirà venerdì primo marzo a Milano (ore 18,30 in via Gonzaga 7). Il mondo al contrario, a due passi dal Duomo.