La Stampa, 24 febbraio 2024
Farsi una canna in Germania. Ora si può
A partire dal primo aprile – e non è uno scherzo – l’uso della cannabis sarà legalmente consentito in Germania a determinate condizioni. Lo ha deciso ieri il Bundestag, la Camera bassa del Parlamento tedesco, con 407 voti favorevoli, 226 contrari e 4 astenuti. A quasi cinquant’anni di distanza dalla depenalizzazione del consumo di cannabinoidi in Olanda, anche la Germania, come già la Repubblica Ceca, la Spagna e il Portogallo, si incammina sulla strada della tolleranza riguardo al consumo personale di cannabis.La nuova legge prevede che i maggiorenni potranno entrare in possesso – solo per uso personale – fino a 25 grammi di cannabis. La coltivazione casalinga sarà consentita per un massimo di tre piante di marijuana, mentre sarà ammesso tenere in casa fino a 50 grammi di cannabis. Illegale rimarrà invece il consumo per i minori di 18 anni e sarà vietato fumare nelle aree adiacenti alle scuole, vicino agli impianti sportivi e ai parchi giochi. Nelle aree pedonali il consumo sarà consentito solo dopo le 20 della sera. Ma la vera novità del regolamento tedesco riguarda i club e le associazioni. La coltivazione e la distribuzione della cannabis sarà possibile solo attraverso circoli non commerciali, i cosiddetti cannabis club. Per diventare membro di un club bisognerà essere maggiorenni e residenti da un tempo determinato in Germania. Questo per evitare di trasformare il Paese nella nuova Mecca del “turismo del fumo”, che tante generazioni di adolescenti europei hanno conosciuto nei classici pellegrinaggi ad Amsterdam. Le associazioni avranno la facoltà di distribuire al massimo 25 grammi al giorno di cannabis ad un proprio tesserato, fino ad un massimo di 50 al mese. Chi ha tra i 18 e i 21 anni non potrà avere oltre i 30 grammi al mese. La ratio della legge è sottrarre il mercato della cannabis alla criminalità organizzata, ha spiegato il ministro della Salute Carl Lauterbach ai microfoni della radio Ndr. «Abbiamo un mercato nero fiorente, miscele di prodotti non sicuri, concentrazioni tossiche e un’enorme quantità di crimini legati alla droga», ha detto il ministro. «Con la legalizzazione, stiamo facendo uscire la cannabis da una zona tabù» e «gli spacciatori non avranno alcun motivo di festeggiare».Il provvedimento, che dopo il passaggio al Bundestag dovrà essere approvato dal Bundesrat il 22 marzo prossimo, ha incontrato l’opposizione dell’Associazione dei pediatri (Bvkj) e dell’Associazione dei medici tedeschi (Bäk). In un’audizione parlamentare di novembre le due associazioni hanno messo in guardia dai pericoli di un più facile accesso alle droghe per giovani e bambini, e ai possibili danni sulla salute di una tale accessibilità. Il ministro, da parte sua, insiste che prodotti più sicuri, con un livello predeterminato di Thc (il principio psico-attivo della canapa), sono meno dannosi di quanto offre il mercato attualmente. Senza considerare che – sostiene la ministra degli Interni Nancy Faeser – «il perseguimento dei reati legati alla cannabis sta attualmente impegnando troppe risorse che mancano altrove».La legalizzazione parziale della cannabis arriva in un momento di grande difficoltà della coalizione di governo tedesca. Appena l’altro ieri il ministro dell’Economia e Clima Robert Habeck, presentando il rapporto annuale sullo stato dell’economia, ha detto apertamente che la Germania naviga in «acque agitate» e «la situazione è estremamente difficile». Quello sulla legalizzazione è invece uno dei pochi provvedimenti dove l’accordo politico all’interno della coalizione c’è sempre stato fin dall’inizio. Il suo arrivo in aula ieri a Berlino è quindi una sorta di balsamo benefico che arriva a lenire le tante liti tra i due principali duellanti, verdi e liberali. Un time-out necessario anche in vista delle elezioni. Intanto in Europa si procede in ordine sparso. L’uso personale di cannabis è consentito in Olanda, Spagna, Repubblica Ceca, Portogallo e Lussemburgo, ma un coordinamento europeo non è in vista