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 2024  febbraio 24 Sabato calendario

Su la testa

Assalto all’Europa. Un’altra volta. Come un anno fa, quando arrivammo a portare una squadra in tutte e tre le finali di coppa. Ok, siamo solo a febbraio, è indiscutibilmente presto per capire se riusciremo a replicare l’impresa, o magari a fare meglio, alzando un trofeo, ma una cosa è certa: il trend è positivo, qualcosa (finalmente) sta cambiando e forse è ora di smetterla con facili sentenze sulla nostra serie A. Ne è convinto anche Alessandro Altobelli, ex bomber di Inter e Juventus: «Stiamo rialzando la testa, i miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti, spero che questo ci aiuterà anche a livello di Nazionale per il prossimo Europeo».
Non sarà più il campionato più bello al mondo, di certo non il più ricco, ma dati alla mano sta meglio di molti altri. Lo testimoniano le 7 squadre su 7 ancora in corsa nelle coppe. Come noi, nessuno. Né gli inglesi (6 su 8), né i tedeschi (5 su 7), né i francesi (3 su 6). Una prova di forza che sta consentendo alla serie A di tenere dietro tutti gli altri nel ranking Uefa, che mai come quest’anno peserà moltissimo: dopo l’ultimo giro abbiamo consolidato il primo posto con 15.571 punti, davanti a Germania (14.500) e Inghilterra (13.875). Serve arrivare a fine stagione fra i primi due posti per poter portare cinque squadre nella nuova Champions. Si può fare. Ma servirà l’aiuto di tutti: oltre a Inter, Napoli e Lazio che puntano ai quarti di Champions anche Europa League e Conference possono dare una mano. In ballo ci sono anche parecchi soldi: se tutte e 7 andassero ai quarti, solo di premi Uefa entrerebbero 40 milioni di euro, 50 con i botteghini.
A proposito. Ieri nel sorteggio di Nyon per gli ottavi di Europa League è andata bene soprattutto al Milan: potendo scegliere, i rossoneri avrebbero chiesto proprio lo Slavia Praga, 35° nel ranking Uefa. Fondamentale era evitare le favoritissime Liverpool (finito con lo Sparta Praga) e Bayer Leverkusen (se la vedrà con il Qarabag): missione compiuta. Per arrivare fino alla finale di Dublino del 22 maggio servirà però aggiustare al più presto la difesa, andata in tilt anche nelle ultime due uscite, con 7 gol subiti fra Monza e Rennes. In Bretagna la squadra di Pioli ha subito una brutta sconfitta che andrà analizzata approfonditamente. Non solo, occorre anche un Leao in versione top player a tempo pieno: più si va avanti, più i suoi blackout potrebbero costare caro. Il ritorno a Praga può essere un’insidia, ma il Milan non ha scuse: per divario tecnico, per storia, è vietato fallire.
L’urna dell’Uefa è stata meno benevola per le altre due italiane: la Roma ha sì scartato Liverpool e Leverkusen ma ha trovato gli inglesi di Brighton, mentre l’Atalanta che era in prima fascia ha pescato i portoghesi dello Sporting Lisbona. De Rossi dovrà testarsi col laboratorio di De Zerbi. In Premier i Gabbiani della Manica sono settimi, ma attenzione: la qualità del gioco è alta e RDZ conosce il calcio italiano. La qualificazione tuttavia resta alla portata. Sarà un bel duello tattico.
L’Atalanta invece non è stata fortunatissima: poteva trovare Qarabag o Sparta Praga, invece se la vedrà con lo Sporting che aveva già affrontato ai gironi, vincendo in trasferta 2-1 e pareggiando 1-1 in casa. La stella è il centravanti svedese Gyokeres, 29 gol in 32 gare, accostato anche al Milan. Il ritorno a Bergamo è una carta in più, ad alzare però il coefficiente di difficoltà è il calendario: 4 partite in 11 giorni, servirà tutta l’esperienza di Gasperini per gestire le energie. La Fiorentina in Conference ha invece trovato gli israeliani del Maccabi Haifa. Anche qui, qualificazione alla portata. L’assalto all’Europa continua. Tutti insieme.