il Giornale, 21 febbraio 2024
Ecco l’oggetto più luminoso dell’universo (ed è grande 17 miliardi di volte il Sole)
Era proprio lì: nascosto in bella vista. Si tratta dell’oggetto più luminoso mai rilevato ed è stato scoperto nell’Universo distante.
Si tratta di un quasar, il nucleo luminoso di una galassia alimentata da un gigantesco buco nero di circa 17 miliardi di volte la massa del nostro Sole ed è conosciuto con un nome che è una sigla: «J0529-4351». Sono stati gli scienziati australiani ad individuare questo quasar alimentato dal buco nero in più rapida crescita mai scoperto.
Sulla rivista Nature Astronomy, gli studiosi dicono che il buco nero ha un appetito vorace, che consuma la massa equivalente a un Sole ogni giorno. J0529-4351 è stato in realtà registrato nei dati molti anni fa, ma solo ora sono state individuate le sue caratteristiche più incredibili. «Abbiamo scoperto un oggetto che prima non era stato riconosciuto per quello che è. Ci ha guardato negli occhi per molti anni perché ha brillato per la sua luminosità più a lungo di quanto l’umanità sia probabilmente esistita. Ma ora l’abbiamo riconosciuta, non come una delle tante stelle in primo piano nella nostra Via Lattea, ma come un oggetto molto distante», ha detto Christian Wolf, dell’Australian National University, alla Bbc News.
Il termine quasar è usato dagli astronomi per descrivere un particolare tipo di Agn, o Nucleo Galattico Attivo. È il nucleo energetico di una galassia alimentata da un immenso buco nero che sta attirando la materia verso di sé a un ritmo prodigioso.
Quando questo materiale viene accelerato attorno al foro, viene lacerato ed emette un’enorme quantità di luce, tanto che anche un oggetto distante come J0529-4351 è ancora visibile a noi. L’emissione di questo quasar ha impiegato ben 12 miliardi di anni per raggiungere i rivelatori del Vlt. Tutto ciò che riguarda l’oggetto, in realtà, è qualcosa di sorprendente.
Gli scienziati coinvolti nel suo studio affermano infatti che l’energia emessa rende il quasar oltre 500 trilioni di volte più luminoso del Sole. «Tutta questa luce proviene da un disco di accrescimento caldo che misura sette anni luce di diametro. Questo deve essere il più grande disco di accrescimento nell’Universo», ha detto Samuel Lai, dottorando e co-autore dell’Anu. Per intendersi, sette anni luce sono circa 15.000 volte la distanza tra il Sole e l’orbita di Nettuno. La luce dell’oggetto celeste ha viaggiato per più di 12 miliardi di anni per raggiungere la Terra.
Gli scienziati dell’Australian National University lo hanno individuato per la prima volta utilizzando un telescopio da 2,3 metri presso l’Osservatorio di Siding Spring dell’università a Coonabarabran.