il Fatto Quotidiano, 17 febbraio 2024
Esselunga, la verità sul crollo nel film in timelapse dell’azienda
La verità sul crollo del cantiere di Firenze avvenuto due giorni fa – quattro vittime, un disperso e tre feriti – è racchiuso in un video per la comunicazione istituzionale commissionato nell’interesse di Esselunga. Il filmato è stato acquisito dalla Procura di Firenze: il suo obiettivo era quello di raccontare, in un time–lapse, l’intero iter della costruzione, dall’apertura del cantiere fino all’ultimo momento della costruzione. Stiamo parlando di uno dei 64, tra appalti e subappalti, che appaiono nella lista dei lavori del committente La Villata Spa, società di Esselunga presieduta dall’ex ministro Angelino Alfano. Alla Toscana Drone Service toccava infatti il compito di portare a termine questo tipo di comunicazione istituzionale. La società esperta nel settore sin dalla posa della prima pietra ha posizionato delle telecamere per realizzare il timelapse.
Parliamo di dispositivi specifici, adoperati per questa tipologia di filmati, che scattano un fotogramma ogni minuto. Poi il tutto, a lavoro ultimato, viene accelerato. È un’inquadratura fissa che riprende sempre la stessa scena per tutta la durata delle attività. E proprio questo potrebbe essere il suo pregio investigativo. Se da un lato è vero che potrebbe non aver ripreso la manciata di secondi in cui è avvenuto il crollo, ha sicuramente ripreso, almeno una volta al minuto, tutto ciò che è avvenuto prima. E questo consentirà agli inquirenti di avere un quadro della situazione molto più nitido per comprendere come sia potuta avvenire questa tragedia e di chi siano le responsabilità.
Spulciando l’elenco delle 64 società coinvolte nel cantiere, si scopre che molte, forse la maggior parte, sono di piccole dimensioni. Nel caso del rumeno George Neacsu, per esempio, s’è trattato di lavori preliminari: “Abbiamo fatto soltanto piccole cose prima che partisse il cantiere: le recinzioni. Parliamo di circa due anni fa”. Neacsu con Esselunga ci lavora parecchio: “Sono 40 anni che lavoriamo nei cantieri di Esselunga. Abbiamo altri lavori anche qui a Firenze. Li riceviamo in subappalto da un’altra società”. C’è Giuseppe Costanzo che si occupa del trasporto del cemento con le betoniere. Lavoro che, spiega, gli viene affidato da un’altra società che appare nell’elenco: la Unicalcestruzzi Spa. Giuseppe conosceva molto bene una delle vittime, l’autotrasportatore Luigi Coclite: “Eravamo amici. Al momento del crollo non c’ero. Luigi era un gran lavoratore ed era un uomo simpatico. Faceva questo lavoro da 30 anni. E da 30 anni ci conoscevamo. Lui come le altre vittime erano solo dei poveri cristi che si alzavano alle 5 del mattino per portare il pane a casa. Poi sono finiti così. Cinque famiglie distrutte. Per cosa? Per la negligenza di qualcuno? È una tragedia che non dovrebbe mai succedere”. Nell’elenco troviamo anche un archeologo come il siciliano Marco Sofia, che doveva verificare se gli scavi portassero alla luce dei beni archeologici, episodio mai avvenuto. Oppure Renato Cazzago, di Roccafranca, in provincia di Brescia, che si occupa di pavimentazione e non è ancora entrato. “Lavoriamo per una ditta che fa pavimenti” spiega. Non è l’unico. C’è anche la TH Minerva srl di Piacenza. E Franco Forlani di Mornico al Serio, sempre in provincia di Brescia, che spiega: “Ci occupiamo di pavimentazione industriale, ma non siamo ancora operativi, non so neanche dove sia il cantiere. Siamo diverse squadre. Tre persone circa per squadra. Mandano le carte per tutti e chi è libero per squadra può partecipare. Il contratto noi poi lo facciamo con La Villata”.
C’è la Pavindustria Technology di Palazzolo sull’Oglio che, a quanto pare, è anch’essa in contatto con le squadre che poi andranno sul cantiere. La Crea spa, con la sua “divisione Firenze srl”, lavora con Esselunga da tantissimi anni, considerata la specializzazione negli impianti elettrici dei frigoriferi. Sarebbero dovuti entrare nel cantiere a marzo.