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 2024  febbraio 17 Sabato calendario

De Luca in piazza: "Meloni è una str..." I governatori di centrodestra: va espulso

Roma
Sindaci spintonati dalla polizia, urla, insulti a muso duro. L’ingombrante presidente della regione Campania Vincenzo De Luca dà della «stronza» alla premier Giorgia Meloni. E quando la polemica monta, nemmeno si sforza di dispiacersi. Il suo partito, il Pd, per ore rimane congelato nell’imbarazzo. A sera cerca, a bassa voce, di prendere le distanze con una dichiarazione del responsabile Sud Marco Sarracino: «Toni assolutamente non condivisibili che rischiano di far passare in secondo piano una battaglia giusta». Schlein tace. Intanto, dalle parole ai fatti, su spinta dell’abruzzese Marco Marsilio e del piemontese Alberto Cirio, i governatori di centrodestra chiederanno oggi con una lettera a Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, provvedimenti contro il collega campano, arrivando al punto di minacciarne l’espulsione dall’organismo.
Ricapitoliamo. Ieri mattina, mentre Vincenzo De Luca guida un corteo di amministratori locali anti-autonomia sotto le stanze vuote di Palazzo Chigi, la premier Giorgia Meloni è a Gioia Tauro per firmare l’accordo sui fondi per lo sviluppo e la coesione della Calabria. Dal palco ringrazia i presidenti di regione, «tutti collaborativi – dice Meloni – salvo uno che non lo è molto». La frecciatina arriva senza che la premier citi il nome del governatore della Campania: «Se invece di fare le manifestazioni, si mettesse a lavorare, forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più». Il presidente della regione Campania ribolle. A stretto giro, parlando con i cronisti alla Camera, non si tiene: «Senza soldi non si lavora. Stronza, lavori lei». Pioggia di indignazione dal centrodestra. Il partito di Meloni protesta con una batteria di dichiarazioni: «De Luca usa un linguaggio volgare, offensivo e violento, non è degno di far parte di istituzioni», dice il responsabile organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli. Tutti chiamano in causa il Pd: «Se la Schlein non lo manda a casa è complice». Intervengono in fila i ministri. Luca Ciriani, Rapporti con il Parlamento: «Una scena volgare e imbarazzante». Eugenia Roccella, Pari Opportunità: «Una gravissima mancanza di rispetto e una dimostrazione di malcelata arroganza maschilista». Per Forza Italia parla Fulvio Martusciello, coordinatore regionale in Campania: «De Luca, sul viale del tramonto, ha perso totalmente il senso della realtà». Dalla Lega, il senatore Claudio Durigon attacca la sinistra che «di fronte a tanta volgarità dovrebbe prenderne le distanze». Fra i dem nessuno sgomita per parlare. Perlopiù la forza politica aspetta che “passi la nottata”. La toppa, alla fine, viene affidata al responsabile Sud Marco Sarracino. Le altre opposizioni si tengono alla larga della polemica. Non i centristi. Secondo il segretario di Iv Matteo Renzi, De Luca «è vittima del suo personaggio» e «sbaglia a insultare» perché la premier «merita rispetto». Amaro il leader di Azione Calenda: «Giornata di ordinaria follia. Istituzioni che si sgretolano tra insulti, sceneggiate e provocazioni». —