Corriere della Sera, 18 febbraio 2024
Kamala Harris irritata per i bilaterali con Bagdad
Kamala Harris era infuriata, quando l’altro ieri ha lasciato Monaco. La vicepresidente ha partecipato anche quest’anno alla Conferen-za per la Sicurezza. Nessun incidente in pubblico. Ma dietro le quinte le cose non sono andate come da programma. Harris ha tenuto due incontri riservati. Uno con il presi-dente ucraino Volodymyr Zelensky; l’altro con il premier iracheno Mohammed Shia’ al-Sudani. Secondo indiscre-zioni raccolte dal Corriere, i bilaterali sono andati uno peggio dell’altro. Zelensky è stato molto insistente: dovete sbloccare il pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari, fermo al Congres-so. Kamala Harris ha elencato tutti gli sforzi messi in campo dall’Am-ministrazione, ma senza placare il leader ucraino.Ancora più irritante, per la vicepresidente, l’appuntamento con al-Sudani. Harris, si legge nella nota diffusa dalla Casa Bianca, «ha sollecitato il governo iracheno a prevenire gli attacchi contro i soldati americani». Dopo il 7 ottobre, le milizie sciite appoggiate dall’Iran e attive in Iraq hanno lanciato 165 attacchi con droni e razzi contro postazioni militari statunitensi. Washington ha risposto colpendo basi di queste formazioni sia in Iraq che in Siria. Una mossa che ha fatto infuriare al-Sudani. Il premier iracheno ha scaricato tutta la sua rabbia sulla vicepresidente americana per «l’inaccettabile violazione della sovranità territoriale». Il governo di Bagdad ha già allentato la collaborazione con le truppe Usa e di altri Paesi nella missione anti-Isis. Al-Sudani ha comunicato a Harris che ora potrebbe mettere fine alle operazioni anti terrorismo. Il faccia a faccia sarebbe finito prima del previsto. Kamala avrebbe avvertito subito Biden: altre grane in vista.