Corriere della Sera, 14 febbraio 2024
Il talento ribelle dell’antenata di Lady Diana
Passioni e vizi di un mondo frivolo, in cui la moda impera, condizionando il gusto e orientando le spese, sono la cornice del primo romanzo della duchessa Georgiana Spencer Cavendish (1757-1806) Lo spirito dell’aria, pubblicato nel 1779 e ora riproposto in traduzione e con un’utile introduzione di Daniele Savino per Nino Aragno.
Il romanzo epistolare racconta la progressiva presa di coscienza di una fanciulla innocente, Julia Grenville, alter ego della scrittrice allora poco più che ventenne: il matrimonio con Sir William Stanley non apre le porte del «e vissero felici e contenti», ma fa precipitare Julia in un vortice di dissolutezze e di disperazione.Grazie alla guida spirituale del Silfo, figura che rimbalza dalla tradizione ermetica, attraverso William Shakespeare fino ai Rosacroce, Julia, fedele alla virtù, si libererà da apparenze e ipocrisie per trovare finalmente l’amore, un esito scontato.
Il romanzo diede però uno scossone all’alta società poiché ispirato dalla vita vissuta in prima persona: molti protagonisti potevano facilmente essere riconosciuti. In quel quadro cinico sono intessuti idee e dibattiti, tratti sapientemente da tanti romanzi dell’epoca come la Pamela di Richardson e l’Eloisa di Rousseau.
La qualità narrativa sarebbe stata apprezzata da Jane Austen che, qualche decennio dopo, avrebbe scelto il nome di Georgiana per Lady Darcy. Nell’introduzione Savino ripercorre la biografia della duchessa, amica di Maria Antonietta, ricordando quanto fosse amata da tutti tranne che dal marito e richiamandone la discendente, Lady Diana Spencer. Destinate ad assolvere al compito di dare l’ambito erede maschio, entrambe si impegnarono, ognuna a modo suo e con esiti diversi, a evadere dalla prigione dorata e a reclamare un posto oltre le convenzioni e le maldicenze.