Corriere della Sera, 10 febbraio 2024
Il fenomeno FantaSanremo
Succedono cose strane a Sanremo. Alfa si presenta con una scopa sul palco, i La Sad corrono in platea per rubare una borsa. Sembra infinito l’affetto che gli artisti provano per i direttori d’orchestra: a fine esibizione c’è chi regala loro un fiore e chi tutto il mazzo. E poi le scelte di look: ma perché quasi tutti hanno scelto il nero? Per non parlare di quel gesto, con le mani intrecciate, che ieri sera veniva fatto continuamente. La spiegazione di tutti questi comportamenti è una: FantaSanremo.
Nato come passatempo tra un gruppo di amici, è diventato ormai un fenomeno di massa con oltre 2,6 milioni di partecipanti. Questo fanta-game dove ci si sfida tra amici, colleghi, familiari, ci ha tenuto compagnia negli anni della pandemia e ormai è seguito quasi quanto il Festival stesso. Si crea la propria squadra (quest’anno sono oltre 4 milioni), la si iscrive alle leghe e poi si guardano le «partite», ovvero le cinque serate. I «giocatori» sono i cantanti stessi, invitati a compiere azioni, mostrare oggetti, indossare accessori. Con i Bonus si prendono punti, coi Malus si perdono: chi sbaglia le parole della canzone o non scende le scale dell’Ariston prende una penalizzazione.
Cosa si vince? Niente: il FantaSanremo è puro divertimento. Ma per chi lo ha creato è diventato un vero business. Quando, nel 2021, questo gruppo di amici, tutti lavoratori nel mondo dello spettacolo, ha deciso di portare online la sua idea, ha creato un piccolo impero. «Facevamo i musicisti, i fonici, i tecnici, gli insegnanti. E come hobby avevamo il FantaSanremo – racconta Giacomo Piccinini, uno dei fondatori —. Ora è l’esatto opposto». I guadagni, dunque, per loro ci sono: nel 2022 hanno fatturato 173mila euro e la cifra non può che essere aumentata esponenzialmente. In questa ultima edizione, 16 aziende (tra le più importanti d’Italia) hanno deciso di sponsorizzare il gioco. La Rai è partner. E c’è anche spazio per la sensibilizzazione: le matite apparse sul palco nella terza serata sono state fornite dal Parlamento europeo per ricordare il voto di giugno. Mentre il Bonus di ieri sera, le mani intrecciate, è stato creato con Uniamo, Federazione Italiana Malattie Rare.
Business
Non si vince niente,
ma per chi lo ha creato è diventato un vero
e proprio business
Il FantaSanremo rappresenta però anche la consacrazione di un nuovo modo di guardare la tv. Un occhio va al grande schermo, l’altro allo smartphone. Da cui controlliamo i punteggi e commentiamo via chat le performance. Il cosiddetto «second screen» è un’abitudine consolidata tra i più giovani, tornati a guardare il Festival per poter scambiare meme sui social. Ma è con il FantaSanremo che lo smartphone è diventato per tutti dispositivo imprescindibile per l’esperienza Sanremo.
E se citare esplicitamente il FantaSanremo sul palco è da «Boomer», quasi tutti i cantanti stanno ormai partecipando. Dal giovanissimo Alfa ai senior Ricchi e Poveri, nessuno vuole deludere i fan che li hanno presi in squadra. Il FantaSanremo, per loro, è una occasione di avvicinarsi al proprio pubblico e – perché no? – guadagnare anche qualche voto nella vera gara, quella musicale.