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 2024  febbraio 10 Sabato calendario

Carnevale austero in Germania


È iniziato secondo tradizione l’11 novembre alle ore 11 e 11. Anche quando hanno licenza di folleggiare, i tedeschi sono precisi, ma la prossima settimana è quella delle sfilate di carri e dei balli più attesi, a cominciare da lunedì, il Rosenmontag, che non è quello delle rose, ma dei folli, le assonanze ingannano.
Il Karneval, nonostante la crisi, rimane un affare da miliardi. La sfilata dei carri a Colonia, sempre la più gigantesca, ha chiamato l’anno scorso un milione e mezzo di turisti. Al secondo posto segue la vicina Düsseldorf, e al terzo Magonza. Il Carnevale è un’antica tradizione nella Renania cattolica, i luterani sono più controllati. A Francoforte, a Aquisgrana e Braunschweig, si arriva a 300mila.
Di Berlino non vale la pena di parlare. Solo un anno mi invitò a una festa in maschera la mia editor, che però è di Colonia. Il tema era ovviamente letterario.
Non potevo mancare, ma ero fuori tempo massimo per procurarmi un costume. Trovai in un cassetto una maglia rosanero del mio Palermo, che mi era stata regalata da amici di Cesena (i loro tifosi sono gemellati con i siculi), e comprai una maschera da gatto. Nessuno indovinò, finché il mio amico Ke, mezzo tedesco mezzo giapponese, genio dell’informatica e buon lettore, indovinò: Il Gattopardo.
Me la cavai con un paio di euro, ed ebbi successo, ma un costume da Carnevale può arrivare a un migliaio di euro, anche di più per le signore. Il giro di affari a livello nazionale ha raggiunto il miliardo e 700 milioni. Al primo posto per la spesa è il settore gastronomico, con 770 milioni, la birra scorre a fiumi, a tutte le ore, dall’alba alla notte. Per i biglietti di treno e i taxi se ne vanno 260 milioni, per gli hotel 190 milioni. I tedeschi per i costumi spendono 360 milioni.
Ma il Carnevale 2023 era il primo dopo la parentesi dovuta alla pandemia, e l’aumento rispetto all’anno precedente fu del 13%. La spazzatura raccolta dopo le sfilate e i bagordi raggiunse i 420 metri cubi.
Come si chiuderà il Carnevale quest’anno?
I costumi si possono affittare, ma il noleggio costa qualche centinaio di euro, per i ritocchi su misura eseguiti da sarti specializzati, e per la lavanderia dopo la consegna. Un lavaggio non professionale può rovinare le toilette delle signore che pretendono seta e ricami d’oro e argento, con perline e pietre dure.
La casa più nota è la Deiters di Frechen, in Nord Renania Westfalia, che esiste da 103 anni, dalla Repubblica di Weimar, la più grande con 31 filiali, e un magazzino di 40mila metri quadrati, quasi quanto quattro campi di calcio. «I nostri costumi erano esauriti su prenotazione già a dicembre», ha dichiarato alla Frankfurter Allgemeine, il proprietario Herbert Geiss, 41 anni.
I colori di moda, rivela, sono l’argento, il turchese, e il rosa per colpa del film Barbie. Bisogna giocare d’anticipo, indovinando i desideri dei clienti: i costumi di Barbie e del suo compagno Ken, sono stati i più richiesti, e la Dieters ha cominciato a prepararli in tutte le taglie già la scorsa primavera.
Martin Orth, proprietario di una sartoria specializzata a Colonia, ha appena 14 dipendenti, ma si vanta di servire una clientela d’élite, di individualisti, che pretendono costumi assolutamente originali. Quest’anno, diversi clienti hanno risparmiato portando i vecchi costumi da aggiornare con qualche accessorio, una mantiglia o un cappello, e da allargare se si è preso qualche chilo in più. Il Karneval si svolge in inverno e i costumi devono essere caldi, e allo stesso tempo non troppo pesanti, per non sudare durante i balli.
È troppo presto per i bilanci, ma si prevede che si sia risparmiato sui confetti e le caramelle lanciati dai carri sugli spettatori. L’anno scorso a Aquisgrana e Francoforte si spesero 484mila euro, a Magonza e Düsseldorf 626mila, a Colonia oltre tre milioni di euro. Penso che sia esagerato, uno scherzo di Carnevale, ma la cifra è ufficiale. In passato sono sfilati in cartapesta sui carri Angela Merkel e Berlusconi, Putin e Trump.
Quest’anno manca un personaggio, meglio dimenticare l’Ucraina e il Medio Oriente.