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 2024  febbraio 08 Giovedì calendario

Periscopio

La Russia sta sprofondando nella follia. (…) Siamo arrivati a Izyum meno di dieci giorni dopo la partenza delle forze russe dalla città. C’erano fosse comuni, con circa 400 corpi sepolti nello stesso luogo. L’aria era irrespirabile... Dietro la telecamera, ho chiuso gli occhi. Non mi era mai successo prima. Ksenia Bolchakova, giornalista franco-russa, Prix Albert-Londres 2022 (lefigaro.fr).

Inviare soldi al regime ucraino spappolato, sconfitto e fuori controllo è come darli a un figlio tossico: non un incentivo a disintossicarsi, ma a drogarsi. Marco Travaglio, il Fattoski quotidiano.
I dispacci segreti russi si muovono su una linea molto semplice: la consapevolezza che la Russia non ha alcun interesse comune con altre nazioni, ma che ogni altra nazione dev’essere indotta separatamente a ritenere d’avere interessi comuni con la Russia, e soltanto con essa. Karl Marx, Rivelazioni sulla storia diplomatica segreta del XVIII secolo, L’erba voglio 1978.
Cara signora Segre, lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre. Ma cara signora, possibile che lei sia tormentata solo dal pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano? Da ebrea che ha vissuto nei campi di concentramento lei dovrebbe sentire il dolore di tutti gli oppressi e in particolare ora del popolo palestinese. (…) Sa che i tedeschi [che qui sta, a larghe spanne, per nazisti] erano molto buoni con i loro bambini? Anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei: lei vuole imitarli? Elena Basile a Liliana Segre (dal Giornale).
Secondo le informazioni fornite da Hamas, gli uomini che hanno perso la vita sono molto meno delle donne e dei bambini. Queste informazioni sono fornite dal Ministero della Salute di Gaza. Gabriel Epstein, del Washington Institute for Near East Policy (Repubblica).

Donald Trump non gode dell’immunità presidenziale e può essere perseguito con l’accusa di frode elettorale. Così ha stabilito la corte d’appello statunitense. BBC Breaking News.
La pornostar americana Brittni Rayne Whittington, in arte «Whitney Wright», è a Teheran con l’hijab in testa e con le braccia e le gambe coperte da abiti lunghi e scuri per testimoniare che la Repubblica islamica è più libera dell’Occidente. Wright è un’attivista filopalestinese che giustifica Hamas e ha ottenuto un visto per un viaggio di piacere in Iran. Il Foglio.
La mappa del mondo che indica le democrazie è sconfortante perché comprende solo gli Stati Uniti, l’Europa occidentale, l’Australia, il Giappone, il Sudafrica e una piccola parte del Sudamerica. Il numero degli abitanti del mondo retti da governi democratici diminuisce, e in questi i cittadini che vanno a votare sono sempre meno. I processi di decisione nelle democrazie sono sempre più complicati e lenti. La più antica democrazia moderna, quella americana, vacilla e rischia di trascinare con sé altre democrazie. Sabino Cassese, Corriere della Sera.

Tutti sanno che l’Ungheria ha seri problemi [con] l’indipendenza della magistratura. Siccome tutti lo sanno, il dibattito di questi giorni ha preso un andamento surreale. Per esempio il governo italiano finge di arrivare da Andromeda, e si chiede come possa mai Giorgia Meloni far valere la sua amicizia con Viktor Orbán il quale, da sincero democratico, non soltanto è disarmato davanti alla sacra indipendenza della magistratura, ma niente farebbe nemmeno se potesse. L’opposizione di sinistra insiste: se Meloni nulla fa è perché nulla le importa della povera detenuta. Così pretende che Orbán, inducendo la magistratura a rivedere i suoi proponimenti, dia una plateale dimostrazione del suo potere autoritario. A destra si fa finta di non sapere che Orbán è un mascalzone e dunque gli si chiede di rispettare lo Stato di diritto, a sinistra si sa che è un mascalzone e dunque gli si chiede di non rispettarlo. Mattia Feltri, La Stampa.

Amadeus canta Bella ciao. «Artro che partigiani. Qui la vera Resistenza è riuscì a stà sveji fino alle due de notte». Osho, il Tempo.
Il Festival dell’Unità. Libero.
L’Ue s’arrende ai trattori [che arrivano a Sanremo]. Ursula von der Leyen: «Ritiriamo il piano per ridurre i pesticidi». La Stampa.
Da Bono contro il debito [ai «trattori» pro-pesticidi]. Quando il dissenso va in scena all’Ariston.Corriere della Sera.
Quando il musicista irlandese Bono, per anni uno dei più illustri militanti contro la povertà nel mondo, trasferisce i suoi affari finanziari in un centro offshore come i Paesi Bassi per sottrarsi al fisco, e nonostante questo viene accolto calorosamente nella società, ogni battaglia sembra persa. Nicholas Shaxson, Le isole del tesoro, Feltrinelli 2012.
«Porterò me stesso», dice Marco Mengoni qualche ora prima di salire, da co-conduttore, sul palco del Teatro Ariston. Chissà che sarebbe successo se avesse scelto di portare un altro (quanto meno qualche problema con il pass per l’ingresso, crediamo: la sicurezza Rai è severissima). Poi però Mengoni aggiunge: «Ho cercato di portare me». Va bene. E ancora: «Sarò me». Ma anche: «Sono stato cattivo con me». E poi ancora: «Sono contento di essere me». Ok. E infine: «Mi devo pensare un po’ meno». Ecco, su questo ultimo aspetto siamo molto d’accordo col cantante, anche perché il Festival di Sanremo, visto da vicino, sembra il Festival dell’Io e del Me. Salvatore Merlo, il Foglio.

Bang! È guerra aperta tra John Elkann e Giorgia Meloni. Ai duri attacchi della ducetta sulle richieste di Stellantis, l’erede Fiat risponde con un pesantissimo schiaffo: scende a Roma, scavalca il governo ducioni e incontra Sergio Mattarella. Dagospia.
Confessione di Gramellini sul Corriere: se il violentatore è uno straniero i giornali tacciono. Libero.
Caccia aperta all’egiziano. Ma se dici che è razzismo ti linciano. l’Unità, quotidiano più altromondista che terzomondista.
Gramsci in carcere faceva le stesse schedature di Bouvard e Pécuchet: un corpus di centinaia e migliaia di btises di contemporanei. Ma con un segno diverso: invece d’intitolare il suo sottisier qualcosa tipo Cretini Italiani, dà l’impressione di prenderli abbastanza sul serio. Alberto Arbasino, Fratelli d’Italia, Adelphi 1993.
Com’è facile, in fondo, capire i geni incompresi. Roberto Gervaso.