la Repubblica, 7 febbraio 2024
La pornostar che non vuole più fare l’amore
Ovidie, nome d’arte di Eloïse Delsart, è una scrittrice francese classe 1980. Femminista, ha frequentato gli opposti del sesso passando da essere attrice e regista di film porno a intellettuale che ha rinunciato a fare l’amore come scelta personale e politica. «Grazie al #MeToo e alla decostruzione della sessualità che ne è conseguita, oggi non ci si vergogna più di dire che non si fa più sesso».E lei non è la sola a non farlo. Un sondaggio dice che i francesi ne fanno sempre meno.«Ho la sensazione che a cambiare non siano state le persone quanto le risposte. Non è che oggi si faccia meno sesso, semplicemente ora si ha il coraggio di dirlo. Ed è questa la vera evoluzione».Perché parlando di sesso non si riusciva a essere sinceri?«I sondaggi precedenti stimavanoche un francese medio avesse due rapporti sessuali a settimana. Mi sono sempre chiesta dove trovassero il tempo per farlo. Allora non si rispondeva con onestà mentre oggi non c’è più bisogno di trasmettere una versione iper-performante di noi, riusciamo a essere più connessi con la realtà del sesso, senza paura di dire che non lo facciamo o lo facciamo poco. Un tempo un uomo che non aveva rapporti sessuali era immediatamente bollato come omosessuale, e una donna come una zitella che vive con i gatti. Così nessuno osava dire la verità pur di non sentirsi sminuito».Cosa è cambiato?«C’è stata una forte decostruzione della sessualità a partire dal 2017 e dal movimento #MeToo. Da allora si è parlato molto di consenso e tanti hanno preso coscienza di non doversi più sentire obbligati a fare sesso come era stato fatto per secoli.Quando nel 2020 la cantantefrancese Lio disse in un’intervista di essere in astinenza da anni fu un caso. Poi tante hanno fatto dichiarazioni del genere, l’ho fatto anche io nel mio libro La chair est triste hélas(Éditions Julliard)».Secondo il sondaggio i giovani sono tra i meno attivi.«Il cambiamento che ha portato al #MeToo è stato sentito soprattutto dalle nuove generazioni. Questi ragazzi sono cresciuti nell’ottica della scelta, del consenso, della libertà di non subire una imposizione. Il risultato è che preferiscono non fare sesso.Riguarda molto le ragazze, ma anche i ragazzi che rifiutano di aderire all’immagine del conquistatore».Lei perché ha smesso di avere rapporti sessuali?«Non sono uscita totalmente dalla sessualità, ma dal regime eterosessuale sì. L’ho fatto quando ho capito che la necessità di essere donna, e la fatica di esserlo, ruotavaintorno al desiderio degli uomini. Da quando mi svegliavo e mettevo la crema sul viso a quando mangiavo poco per non ingrassare, tutto era fatto per rendermi bella e desiderabile agli occhi di un uomo.Non lo facevo per me stessa ma per lo sguardo sociale. Tutta questa fatica mi stancava e in cambio ricevevo un piacere non sufficiente allo sforzo».E l’amore, che fine fa in tutto questo?«La maggior parte delle persone – sia che vogliano stare in due o da sole – non ha rifiutato del tutto la cultura della coppia. Il desiderio di amore è ancora presente, ma sesso e amore non sono più necessariamente correlati. Gli asessuali per esempio non sono per forza aromantici; vivono in coppia, sono innamorati ma non vogliono fare sesso. Ci sono tantissime coppie, di ogni età, che non fanno più l’amore ma che continuano ad amarsi».