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 2024  febbraio 06 Martedì calendario

Periscopio

Perché la guerra può arrivare anche da voi? Ma perché abbiamo a che fare con Putin. Ecco perché. Volodymyr Zelens’kyj al Tg1.

In Germania si valuta una Nato a guida non Usa se Trump dovesse vincere. New York Times (da Ansa).
Negli anni dell’accanita (e poi cruenta) polemica sovietica sul dilemma ideologico se fosse possibile «costruire il socialismo in un solo paese», Karl Radek rispose alla domanda come segue: «Sì, a patto di vivere in un altro». (Furono proprio scherzi del genere che lo fecero finire in un lager, dove perì per mano dei suoi compagni di prigionia). Gustav Herling, Diario scritto di notte, Feltrinelli 1992.
Questo è l’antisemitismo del XXI secolo, scrive Finkielkraut nel suo nuovo libro, Pêcheurs de perles: «Woke, immacolato, benpensante, umanitario, idealista e opportunista, antirazzista e clientelista, compassionevole e calcolatore – niente lo ferma, perché niente lo fa sentire in colpa». Oggi il nuovo antisemitismo fa sentire tanto democratici e antirazzisti. Domani per essere considerati dei sinceri democratici e antirazzisti bisognerà mostrare le credenziali antisemite. Giulio Meotti, il Foglio.
I nostri sforzi per liberare gli ostaggi procedono incessantemente. Ma non accetteremo ogni accordo né a ogni prezzo. Molte cose che secondo i media saremmo disposti ad accettare, per esempio la liberazione dei terroristi, non le accettiamo affatto. Benjamin Netanyahu, repubblica.it
Gli Stati Uniti promettono nuove azioni punitive nei confronti dell’Asse della Resistenza, mentre Hamas chiude le porte al cessate il fuoco a Gaza descritto dalla «roadmap» di Parigi. lastampa.it
Sbraita, infila una serie d’insulti irripetibili e arriva addirittura ad alzarsi e a fare il gesto d’abbassarsi la cerniera dei pantaloni: «Tiro fuori l’uccello così lo mandate in onda. Report mi fa cagare. È una trasmissione che quando la guardo mi viene il vomito, non sapete un cazzo e siete ignoranti come capre». [Poi le dimissioni]. Vittorio Sgarbi, tp24.it.

Sgarbi se ne va. Fuori uno.il Fatto quotidiano.
Poi ci ripensa: «Le dimissioni? Devo ancora negoziarle col governo». Negoziarle?Italia Oggi.
Caro Sgarbi, niente scherzi, eh. La Verità.
Quei sardi lì, l’unica cosa che sanno fare, inculano le capre... E poi puzzano la stessa cosa. Vittorio Emanuele di Savoia, erede dei Re di Sardegna, scomparso il 23 gennaio 2024 (dal Corriere della Sera, 19 giugno 2006).
[Funerali in Duomo? Sepoltura a Superga?] Indietro Savoia. La Stampa.
Ora sento il peso di guidare il casato. [C’è un casato?]. Emanuele Filiberto, Corriere della Sera.
Scontata la vittoria per distacco di Salvini (e del team della Lega) per l’uscita più sgangherata sul caso della detenzione in catene di Ilaria Salis, il podio – solo un gradino più in basso nella classifica delle stupidaggini – se lo aggiudica anche il padre, Roberto Salis, che ha risposto a Salvini con eccessiva sicumera: «Auguro a sua figlia d’avere un decimo dei valori etici di mia figlia». Dal che si deduce che, secondo il buon papà democratico, andare all’estero con un manganello nello zaino è un atteggiamento ricco di valori: «Lo aveva portato con sé per difesa personale». Ma non c’è bisogno di scomodare Cechov per sapere che se nella prima scena compare un manganello, presto o tardi finirà sulla testa di qualcuno. Maurizio Crippa, il Foglio.

Primo tizio: «In molti paesi si usano le catene». Secondo tizio: «Nei più avanzati il cappio». Altan, Repubblica.
In vista delle europee, come tutti hanno capito, Salvini tenta come può di restituire a Giorgia Meloni il servizio che lei gli ha reso durante la scorsa legislatura, quand’era Salvini a travestirsi da leader di governo europeo e occidentale, e Meloni a scavalcarlo a destra, o per essere più esatti a superarlo in populismo e demagogia. Cioè esattamente il gioco che, sull’altro fronte e cambiando il pochissimo che c’è da cambiare, Giuseppe Conte sta facendo col Pd di Elly Schlein, e anche questo ormai l’hanno capito tutti, a parte forse il Pd. Francesco Cundari, Linkiesta.
Ma quanto imbarazzo per lo stupro di Catania: una tredicenne aggredita da sette egiziani, con due che la violentano e gli altri cinque che assistono, non ha meritato domenica mattina nemmeno un francobollo in prima pagina su Repubblica e Stampa. Per tutta la giornata abbiamo dovuto registrare gli eloquenti silenzi di chi per anni ci aveva inflitto comizi e impartito lezioni sul «patriarcato», sul «corpo delle donne», sui «diritti». A meno di nostri errori e omissioni (…) non risultano prese di posizione [nemmeno] da parte di Elly Schlein. Daniele Capezzone, Libero.

Repubblica: niente in prima pagina nemmeno lunedì. Dal web.
Gli abusi sessuali sono in crescita. Manca l’educazione all’affettività. [Ah, ecco]. Claudia Caramanna, procuratrice dei minori a Palermo (La Stampa).
Il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, dopo la notizia rivelata dal Foglio sulla bocciatura europea della sua legge contro la «carne sintetica», ha diffuso una nota per sostenere che «è stata definitivamente accertata, da parte della Commissione europea, la compatibilità della legge con i principi del diritto della Ue». La Commissione europea ha replicato, invece, di non aver fatto «nessuna osservazione nel merito» perché «la legge è stata adottata in violazione del fermo che si applica in base alla direttiva Tris». Il contrario, cioè, di quello che ha capito Lollobrigida. i l Foglio.
Non dimentichiamo che è in forza della sentenza d’un giudice che Beniamino Zuncheddu è rimasto in carcere per più di trent’anni. (…) È un giudice quello che ha dato ragione all’accusa che aveva torto e ha dato torto alla difesa che aveva ragione. Non dimentichiamo che è stato un giudice a rubargli la vita. Non dimentichiamo che è stata la giustizia d’un giudice a fare ingiustizia. Iuri Maria Prado, Linkiesta.

Le sentenze non si discutono. I giustizialisti in coro.
Dov’era il giudice che non aveva mai visto? Dov’era l’alto tribunale che non aveva mai raggiunto? Intorno alla gola di K. si posarono le mani d’uno degli uomini, mentre l’altro gli immergeva il coltello fino al cuore e lo girava, due volte.Franz Kafka, Il processo, Adelphi 1973.
Se mi dicono che hanno rubato la Madonnina del Duomo, io – come Salvemini – intanto scappo. Roberto Gervaso.