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 2024  febbraio 04 Domenica calendario

A Parigi il referendum anti Suv


PARIGI – Dopo i monopattini, i Suv. Nuovo referendum, oggi nella capitale francese, sui veicoli considerati più “ingombranti e inquinanti”. I parigini si erano già espressi nell’aprile scorso per decidere se vietare i monopattini a noleggio: una maggioranza di votanti aveva votato sì, anche se la scarsa partecipazione aveva suscitato polemiche. Questa volta agli elettori non è chiesto di votare pro o contro i Suv. Il quesito che i parigini si troveranno nelle urne è: “Sei favorevole o contrario alla creazione di una tariffa specifica di sosta per le auto individuali pesanti, ingombranti, inquinanti?’’. Nel mirino sono soprattutto i cosiddetti Suv (Sport Utility Vehicle) e i 4x4. Se vincerà il sì, gli automobilisti con veicoli di un peso superiore a 1,6 tonnellate – 2 tonnellate per quelli elettrici – dovranno sborsare la bellezza di 18 euro all’ora nelle zone centrali di Parigi e di 12 euro per le zone più periferiche. Tariffe quasi triplicate rispetto a quelle di oggi.Una stangata che la sindaca Anne Hidalgo giustifica così con uno slogan: «Più è grande, più inquina». Chi fa campagna in queste ore contro i Suv cita spesso i rapporti del Wwf, che descrive queste macchine come una “aberrazione” di fronte al riscaldamento globale: richiedono più materiali perla produzione, consumano il 15% in più di carburante ed emettono il 20% in più di CO2 rispetto a una berlina. Hidalgo usa anche un argomento di sicurezza stradale, dato che gli incidenti in cui sono coinvolti i Suv sono, secondo il comune, «due volte più mortali per i pedoni rispetto a quelli di un’auto normale». La sindaca socialista già protagonista di altre controverse battaglie in nome dell’ecologia è convinta che il referendum dovrebbe «consentire una migliore condivisione dello spazio pubblico a beneficio della mobilità sostenibile, delle strade per le scuole e i pedoni».Al referendum sui monopattini di aprile parteciparono 103mila aventi diritto al voto, circa il 7% degli elettori della capitale. L’opposizione aveva denunciato la scarsaaffluenza e un costo di 390mila euro per organizzare la consultazione.Secondo un sondaggio di OpinionWay, la maggioranza (61%) dei parigini è favorevole a una tassazione differenziata su Suv e 4x4. A meno di sorprese, il secondo referendum cittadino in meno di un anno dovrebbe approvare l’orientamento della giunta in cui siedono socialisti, Verdi e comunisti. Il caro parcheggio risparmierebbe tuttavia le soste residenziali e professionali, i taxi, gli operatori sanitari e i disabili. Ma sarebbe comunque un nuovo colpo per gli automobilisti di Parigi e della banlieue, già furiosi contro Hidalgo che ha pedonalizzato o limitato il traffico in varie parti della città.«Il quesito posto agli elettori è posto in modo terribilmente dilettantesco», commenta Yves Carra, portavoce diMobilité Club France,sottolineando come i Suv compatti non saranno tassati e nemmeno le grandi berline familiari. «Un Suv moderno non inquina di più, anzi forse di meno, di un piccolo veicolo diesel precedente il 2011», sottolinea l’associazione 40 millions d’automobilistes. E per la deputata centrista Maud Gatel, «se si trattasse davvero di limitare l’inquinamento, si dovrebbe distinguere tra veicoli a combustione interna e veicoli ibridi o elettrici».Parigi segue altre città francesi come Lione o Grenobole – che hanno deciso di aumentare i costi di parcheggio per disincentivare l’uso dei veicoli più inquinanti. L’ex sindaco laburista di Londra, Ken Livingstone, aveva già preso di mira i Suv, definendo “idioti” i londinesi che li usavano per portare i loro figli a scuola. In Germania – patria di grandi costruttori – la città di Tubinga, nel Baden-Württemberg, ha deciso che parcheggiare un Suv costa il 50% in più rispetto a un veicolo normale. Negli Stati Uniti, a Washington Dc, dallo scorso ottobre la tassa di immatricolazione dei Suv è sette volte superiore a quella delle berline, e lo Stato di New York sta valutando di fare lo stesso. In Canada, nel quartiere alla moda di Plateau-Mont-Royal di Montreal e nella vicina contea di Rosemont-La-Petite-Patrie, le tariffe di parcheggio sono ora indicizzate al peso del veicolo.