Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  febbraio 04 Domenica calendario

il duro scontro tra fisco e guacamole

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo vuole combattere l’evasione fiscale anche sul web e sta lavorando con l’Agenzia delle Entrate per utilizzare le informazioni dei social network. Per dire, uno va in vacanza ai Caraibi, alle Isole Fiji, alle Maldive e sente forte l’impulso di condividere con gli amici la sua piccola fetta di paradiso (fiscale). Zac!, interviene Leo con il «data scraping» (l’estrazione di informazioni dai siti web), confronta l’esibito tenore di vita con la denuncia dei redditi e si comporta come Robin Hood.
Del resto, l’Italia ha raggiunto il triste primato dei cento miliardi di evasione fiscale (uno scandalo) e il Fisco è rassegnato a recuperare una porzione minima dei 1.206 miliardi di euro di crediti esigibili. Qualcosa bisogna pur fare, anche se la Lega parla già di persecuzione dei cittadini.
Qui entra in gioco un’altra componente. Saranno più forti il senso di impunità e il narcisismo dei vacanzieri che vorranno instagrammare la loro felicità sui social, mostrando isole e ristoranti esclusivi, o il timore del controllo affidato ai segugi digitali del Fisco?
Il nostro senso civico sarà così scarso che all’intelligenza artificiale opporremo subito quella dell’evasore, ben più sofisticata e perversa, e la vita sui social continuerà a essere piena di palme e bambù, di guacamole e piña colada?