DAGONEWS, 3 febbraio 2024
IL MONDO AL CONTRARIO: IN THAILANDIA C’È UNA CITTÀ IN CUI GLI UOMINI VIVONO IN GABBIA E LE SCIMMIE IN LIBERTÀ – È UNA SCENA DA “PIANETA DELLE SCIMMIE” QUELLA CHE SI VIVE QUOTIDIANAMENTE A LOPBURI, DOVE GLI ABITANTI SONO COSTRETTI A MONTARE GRATE ALLE FINESTRE PER EVITARE L’ASSALTO DI 3500 PRIMATI INCAZZATI, IN COSTANTE RICERCA DI CIBO – IN CITTÀ CI SONO ZONE INTERDETTE PERCHÉ DIVENTATE LUOGO DI BATTAGLIA DI BANDE RIVALI DI SCIMMIE E I TURISTI ORMAI NON SI VEDONO PIÙ… -
Un esercito di migliaia di scimmie ha messo a soqquadro Lopburi, città nella Thailandia centrale. Diversi negozi e attività commerciali sono stati costretti a chiudere e trasferirsi, gli investitori hanno interrotto i loro investimenti e gli acquirenti sono quasi del tutto scomparsi. La città thailandese, un tempo un fiorente centro turistico, è stata ora completamente invasa da un esercito di 3.500 scimmie che ne ha preso il controllo.
Alcuni locali sono fuggiti, mentre altri sono stati costretti a barricare le loro case nel disperato tentativo di proteggersi dalle scimmie infuriate. «Viviamo in una gabbia, ma le scimmie vivono fuori» ha detto all'AFP Kuljira Taechawattanawanna, un cittadino di Lopburi che ha rivelato come gli animali le siano entrate in casa dalla terrazza in cerca di cibo.
Lopburi ha dovuto creare diverse zone vietate visto che alcune di queste aree sono state conquistate da bande di scimmie rivali in guerra. Inizialmente la gente del posto ha tentato di tenere a bada gli animali fornendo loro cibo spazzatura, ma il piano è fallito e ha reso le scimmie ancora più violente.
Avevano dato alle scimmie dolci, bevande gassate e cereali, dolcetti zuccherati che sono ben noti per rendere le scimmie più iperattive e sessualmente attive. «Gli alimenti zuccherati possono aumentare la produttività delle scimmie e stimolarle a riprodursi di più» ha affermato Suttipong Kamtaptim, del Dipartimento dei parchi nazionali.
Prima della pandemia, la scimmia e l'uomo vivevano in armonia in città: i macachi attiravano i turisti in città, e quei turisti compravano banane per dare da mangiare agli animali. Ma quell’equilibrio si è infranto quando i lockdown hanno interrotto il flusso costante di turismo, lasciando i macachi alla disperata ricerca di una nuova fonte di cibo.