Robinson, 2 febbraio 2024
Su Virginia Woolf
Di Virginia Woolf lettrice, oltre che di Virginia Woolf scrittrice, sappiamo quasi tutto. Ha scritto lettere, diari, recensioni, pagine di romanzo, cartoline, liste della spesa e conti quasi ogni giorno della vita. Il sentimento che nutre verso i libri lo descrive lei stessa con l’immagine del moscone che una mano, via via più infastidita e frenetica, cerca di tener lontano da una zolletta di zucchero. Una storia d’innamoramento e amore con tutte le fatiche che l’amore e l’innamoramento si portano dietro. Non c’è epica in questa immagine, è una prassi, faticosa e inevitabile. La mano che scaccia la mosca, gesto quotidiano. Le pagine di Woolf sono inoltre piene di insetti e altri viventi non umani. Lei, il moscone, i libri, le parole scritte, lo zucchero. D’altronde non c’è altro modo possibile quando leggi con quella, credo irraggiungibile, foga. Motivo per cui, da Virginia Woolf impari subito, non devi nemmeno frequentarla molto, che è follia pensare qualcuno, oltre chi sta leggendo, possa dire se un libro valga o meno la pena. Il moscone è il moscone, lo zucchero è lozucchero. Non sono interessanti, in sé, né l’uno né l’altro, ma la relazione. Leggere è una relazione indipendente dalla persona e dal libro. Non c’è dunque da vantarsi di aver letto o di leggere, basta, semplicemente leggere.Tuttavia. Virginia Woolf vivente andava alle feste, spettegolava, soffriva per amore, faceva scherzi, si mascherava, invidiava, apprezzava, recensiva, pubblicava, stroncava, elogiava i libri degli altri, sbagliava valutazioni. Si interessava delle vendite, quando erano basse, si dispiaceva. Tentava (buoni) propositi per l’anno nuovo cercando di evitare di andare a troppe feste per avere più tempo per leggere. Frequentava artisti, attori, storici dell’arte, musicisti, ministri dell’economia, aristocratici, ballerine, anche filologi. Ha scritto una commedia per i bambini della sorella Vanessa, Freshwater, dove alla fine un personaggio si sposa con un delfino perché il delfino ha inghiottito l’anello di fidanzamento gettato in mare in un momento di sconforto. Esiste solo un brevissimo frammento della voce di Virginia Woolf – è su YouTube, grazie BBC – una bellissima tarsia di tentennamenti e accelerazioni. Virginia Woolf non più vivente è, una delle maggiori scrittrici e scrittori del Novecento e una figura della cultura popolare. Il suo volto compare su magliette e spillette, dai suoi libri e dalla sua vita – per come la conosciamo dalle lettere sue e dei corrispondenti, che sono molti, i volumi del carteggio sono sei, tutti fermaporte – sono stati tratti film, serie, radiodrammi, spettacoli teatrali, ci sono account Instagram (dailywoolf – 16k followers) o account X (Virginia Woolf Bot – 115k followers) che ogni giorno postano una frase dalle lettere o dal diario corrispondente al giorno, una specie di perenne calendario dell’avvento, di lunario, o pure dall’opera di Woolf. Pubblicano foto e aggiornamenti su fondi librari, nuove traduzioni, iniziative. Le lettere d’amore tra Vita Sackville-West e Virginia Woolf sono servite e serviranno per sempre come canovaccio nel corteggiamento, le lettere tra Virginia Woolf e Lytton Strachey serviranno per sempre come esercizio alla discussione per giovani intellettuali che non disdegnano anzi che imparano a nutrirsi di mondanità e a lamentarsi dei propri malori.Nel 2023, secondo GFK, Virginia Woolf ha venduto, solo in Italia, 48.944 copie (di più perché GFK è un campione), suddivise su 173 titoli. Il titolo più venduto èUna stanza tutta per sénella traduzione di Livio Bacchi e Rodolfo Wilcock pubblicata nell’UE Feltrinelli ( 6.252 copie). Virginia Woolf sarà sempre contemporanea perché già vivente rappresentava la tradizione del futuro che non ha genere, specie, regni, non ha continuità, è molteplice e fatto di voci. The world is vocal.I suoi amori e le sue preoccupazioni sono quasi sempre comici, anche quando soffre, i monologhi dei suoi personaggi sono interrotti, continuamente, da altri personaggi, il sesso e il genere dipendono non da te, ma da chi ti innamori – Orlando – addirittura la specie a cui appartieni può essere messa in discussione – Elizabeth Barrett apprende l’esistenza dell’amore perché nella sua stanza di inferma arriva Flush, un cocker spaniel. I quadri alle pareti possono rivelare non tanto una genealogia, quanto un desiderio – la dama vestita di giallo, sulla scala di Pointz Hall in Tra un atto e l’altro, non è parente di nessuno –, si dà una festa perché siamo vivi, come saMrs Dalloway, e noi con lei, e uno dei drammi della vita è che i nostri amici non riescono a finire le loro storie, come si capisce da Gli anni. Ci si innamora non di una persona astratta ma di una persona con tutto il resto intorno, come sa Lily Briscoe che infatti non è innamorata della signora Ramsay ma della casa, degli amici, dei figli, della siepe. Le citazioni che Virginia Woolf fa, e sono tante, da Shakespeare a Coleridge, dalla Bibbia a Tennyson, sono a orecchio, nessuna intelligenza artificiale (per adesso) le riconoscerà mai, la sua opera saggistica è comparabile all’opera narrativa, e non ci sono molti altri esempi nella letteratura occidentale di questa vasta, allegra, meditata, entusiastica vitalità scrittoria.Virginia Woolf sa che si scrive perché qualcuno legge e infatti, non sopravvive alla coscienza che alla Prima Guerra Mondiale segue la Seconda e di leggere nessuno ha più l’occasione, perché la guerra distrugge tutto. Virginia Woolf sa che gli imperi coloniali funzionano tutti allo stesso modo e non portano mai bene. Virginia Woolf sa che l’umano consiste nell’accettare che qualcosa ci consoli di qualcos’altro. E sa che bisogna andare contro tutti i padri, i fratelli e i mariti del mondo per riprendersi ciò che ci ha dato conoscenza ed esperienza – l’amore – anche quando non è un essere umano ( sempre Elizabeth Barret e Flush, inFlush).