Corriere della Sera, 27 gennaio 2024
Le borse di lusso usate come flebo. Bufera sull’influencer
Alessandro Fulloni
La camera è di gran lusso, testiera ricoperta di ciniglia, giochi di luce alle pareti. Giulia Nati – 32 anni, un milione di follower che seguono i suoi post tra boutique eleganti e gioiellerie – è distesa su quello che dovrebbe evocare un letto di ospedale. Un breve video al suo account Instagram la riprende con la mascherina dell’ossigeno sul volto e gli occhi chiusi, il rumore dei macchinari ospedalieri in sottofondo. Ma ecco le flebo, attaccate – sebbene lei chiarisca che «sono tubetti di un gioco per bimbi» – a borsette di marca, sui 40.000 euro. A un tratto compare la frase «I need a new wish», ovvero «ho bisogno di un nuovo desiderio», accompagnata dall’emoticon di una risata.
Se questo post, di qualche giorno fa, è virale è perché sta ancora raccogliendo valanghe di critiche. Intanto quelle di Carolina Marconi – «che tristezza...» —, showgirl, attrice, pure lei con un cospicuo seguito di 364 mila follower e che ha spesso raccontato di come sia guarita da un tumore. «Questa foto – sono le parole dell’ex gieffina – non fa ridere, la trovo molto triste. Ti porterei a fare un giro in questi reparti per farti rendere conto delle condizioni in cui si trovano i malati».
Ed ecco la replica di Giulia, sposata da sei anni con Christian Bruschi, un imprenditore anche lui digitale, e due figli, i piccoli Hermes e Kelly: «Ciao Carolina, sai che noi ci sentiamo anche in privato e sai quanto ti stimo. Mia suocera sta vivendo la tua stessa malattia ogni giorno, la sto vivendo in prima persona. Ma questo non c’entra, era un video pienamente simpatico».
Parole che non hann0 placata la bufera social, anzi l’hanno sospinta. Commenti a non finire e tra i meno pesanti ci sono questi: «Cattivo gusto», «vergogna», «sconcertante», «inappropriato», «pessimo», «togli il video, chiedi scusa». Da qui in poi è una specie di «corpo a corpo» con i follower della «fashion designer» – così si definisce dicendo al Corriere di «non essere un’influencer ma un’imprenditrice» – che ha fondato un’agenzia di comunicazione e ha un brand di abbigliamento. «Bisogna avere un attimo di humour nella vita, io capisco – è la sua difesa online – che ovviamente ci sono persone che stanno male. Ma questo non c’entra perché era una cosa scherzosa e chi non lo capisce non dovrebbe stare sui social né in altre piattaforme».
Non basta, insiste e pubblica un mix di altri video che trova «simpatici». Nel primo un uomo entra in un negozio di lusso con la moglie: lei ne esce con diversi sacchetti in mano, lui in barella con la carta di credito in mano. In un altro (di un celebre fast food) c’è un medico che interrompe un’operazione per un panino. Scene commentate così: «Ma che c’entra!», «pezza peggio del buco». Giulia scrolla le spalle: «Pentita per quel video? Ma no... Sono in buona fede, non ho insultato nessuno, lo rifarei tale e quale».