Corriere della Sera, 25 gennaio 2024
Il mal di pancia delle stelle della A
Uno ha riportato uno scudetto storico a Napoli dopo 33 anni di attesa e il club lo ha messo al centro del progetto rinnovandogli il contratto di una stagione, fino al 2026 e beneficiandolo di un cospicuo aumento dell’ingaggio fino a 10 milioni netti annui.
L’altro è la faccia vincente dell’Inter che ha appena sistemato in bacheca la Supercoppa e con 123 gol realizzati con la maglia nerazzurra non ha intenzione di frenare nella corsa scudetto: i colloqui per prolungare il matrimonio con la società di Zhang sono in corso da mesi e l’ad Beppe Marotta non ha mai nascosto l’ottimismo tanto che al gala dell’Aic di metà dicembre aveva pronosticato la firma per la prosecuzione del matrimonio con il centravanti per i primi giorni dell’anno.
E invece? Il primo, Osimhen, in un’intervista alla Cbs ha confessato senza tanti giri di parole: «Ora penso al Napoli ma ho già preso una decisione per la prossima estate». Una doccia gelata per i tifosi partenopei, già disorientati da un avvio di campionato sconcertante. Non è un caso che Aurelio De Laurentiis, certamente non uno sprovveduto, si sia cautelato nella recente trattativa di rinnovo inserendo una clausola rescissoria da 120 milioni di euro. Il futuro sarà in Premier? Approderà al Chelsea che non faticherebbe a sborsare la cifra necessaria a liberare il nigeriano?
Non è l’unico attaccante del campionato con il mal di pancia. Anche Lautaro, o meglio il suo agente, sta tenendo il popolo interista sulla corda. A inizio settimana, dopo aver conquistato in Arabia il sesto trofeo con la maglia dell’Inter (uno scudetto, due coppe Italia, tre Supercoppe), ha usato parole al miele per definire il suo rapporto con i compagni. «Sono orgoglioso di aver raggiunto Bobo Vieri nella classifica dei marcatori nerazzurri ma ciò che conta è lottare da fratelli, come una famiglia».
Taremi più vicino
Il club nerazzurro ha pronto un triennale da 3 milioni l’anno per l’iraniano Taremi
Ecco perché ieri le dichiarazioni di Alejandro Camano a Radio Sportiva hanno reso elettrico il pomeriggio. La premessa del procuratore, «Lautaro è importante nel calcio italiano e continentale, con Haaland è fra i migliori centravanti d’Europa». Poi lo stato dell’arte. «Trovare un’intesa non è semplice, ci sono tanti aspetti di cui discutere, non c’è ancora un accordo reale. Però ha ancora due anni e mezzo di contratto, c’è tanto tempo per parlare».
L’Inter come è noto ha messo a disposizione un prolungamento fino al 2028 da 8 milioni più bonus. «Tanti attaccanti hanno giocato con lui, da Lukaku a Dzeko fino a Thuram. Chi gioca con lui diventa protagonista. Ciò che si nota è che sta bene nella squadra e ha un progetto, poi se arriviamo a un accordo benissimo, altrimenti nel calcio sono tutti professionisti».
Non proprio rassicurazioni a tutto tondo sulla volontà del suo assistito di rimanere. Ma, va detto, i manager dell’Inter sono tranquilli, convinti di poter condurre a termine i colloqui fino alla sospirata fumata bianca. Sostengono che ci sia bisogno solo di tempo per definire gli ultimi dettagli, ma che il desiderio dell’argentino campione del mondo di restare a Milano non sia in dubbio.
Intanto Marotta e Ausilio ieri hanno compiuto nuovi passi in avanti per assicurarsi a parametro zero Mehdi Taremi, l’attaccante iraniano del Porto, con il contratto in scadenza a giugno: pronto un triennale da 3 milioni.