Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Sandra Day O’Connor (1930-2023). Prima donna a ricoprire l’incarico di giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti. «Cresciuta in Arizona, O’Connor era stata nominata nel 1981 alla Corte Suprema da Ronald Reagan e la sua nomina aveva messo fine a 191 anni di giudici solo uomini nell’Alta Corte. O’Connor ha avuto un’ampia influenza sulla Corte. Nel 1989 si era rifiutata di unirsi ai quattro saggi pronti a capovolgere la storica sentenza del 1973 che aveva legalizzato l’aborto negli Stati Uniti. E nel 1992 ha aiutato a creare la maggioranza all’interno della Corte per ribadire i principi della sentenza del 1973. “Per alcuni di noi come individui l’aborto è un’offesa ai principi di base della moralità, ma questo non può dettare la nostra decisione. Il nostro obbligo è definire la libertà per tutti, non di imporre il nostro codice morale”, aveva allora detto O’Connor. Nel 2000 ha votato con la maggioranza della Corte Suprema per fermare il riconteggio manuale dei voti in Florida, concedendo di fatto la vittoria elettorale a George W. Bush contro Al Gore. Nel 2018 O’Connor aveva annunciato di essere nelle fasi iniziali probabilmente di Alzheimer. Suo marito John Jay O’Connor III, che aveva sposato nel 1952 dopo la laurea, è morto per Alzheimer nel 2009 dopo essersi innamorato di un’altra donna, anche lei affetta da Alzheimer e che viveva come lui in un centro per malati. “Mamma è contenta del fatto che papà è contento”, aveva dichiarato nel 2007 Scott O’Connor, il figlio di Sandra Day O’Connor» [Corriere del Ticino].

GIORGIO DELL’ARTI, scheda aggiornata al 2 dicembre 2023 (fonte Anteprima)