5 dicembre 2023
Tags : Antonella Clerici
Biografia di Antonella Clerici
Antonella Clerici, nata a Legnano (Milano) il 6 dicembre 1963 (60 anni). Conduttrice tv. Dal 2000 al 2018 (con una pausa di due anni) ha condotto La prova del cuoco. Dal 2020 È sempre mezzogiorno (Raiuno) Sempre su Raiuno conduce The Voice senior (dal 2020) e The Voice Kids (dal 2023). «Per noi donne l’amore è un romanzo. Per voi uomini un trafiletto in cronaca».
Vita «Da ragazza studiavo in cucina: gli anni del liceo e dell’università li ho passati lì, praticamente mi sono laureata in cucina. Quella della casa dove sono cresciuta, a Legnano, era grande e abitabile. Fino al primo pomeriggio studiavo in camera e all’ora della merenda andavo in cucina, dove poi arrivava mia madre per preparare la cena. Amavo ripetere la lezione a voce alta, e almeno avevo l’illusione di un ascoltatore!» • Laurea in Giurisprudenza. Debutto «a Telereporter, con un’inchiesta sulle case di riposo per anziani. Quando studiavo al liceo andavo sempre all’ospizio a trovare gli anziani, mi piace ascoltarli. Un’amica che lavorava in una tv privata mi propose di girare un documentario sulla terza età. Ho continuato facendo un po’ di tutto: presentavo, intervistavo, montavo i servizi» • Carriera per molti anni come conduttrice sportiva: dopo Semaforo giallo (debutto in Rai con Davide Riondino, su Raitre, 1986), fu conduttrice di Oggi sport (Raidue), dal 1989 al 1995 Dribbling in coppia con Gianfranco De Laurentiis, poi Domenica sprint (1996), Circo bianco, Fantacalcio, Dribbling stelle e strisce • «La mia fortuna è legata agli inizi quando conducevo programmi sportivi. È lì che ho imparato il ritmo che ora ho trasferito nello show; filmati brevi, sorprese che fanno vivere lo studio, l’ironia, il dietro le quinte portato davanti agli occhi di tutti. Ho preso l’abitudine al rapporto naturale con il pubblico. Se ho la febbre, lo dico, se qualcosa non mi convince, pure» • Qualche vacanza dallo sport con Segreti per voi (salotto in onda su Raidue) e con la conduzione di Unomattina, nel 1997 con Maurizio Losa e nel 1998 con Luca Giurato. Seguì i Mondiali di Francia guidando Occhio al Mondiale • Nella storia della tv recente anche per un lapsus: «Facevo Unomattina, ero stravolta dalla fatica, e quando sono stanca divento pericolosa perché perdo i freni inibitori. Dunque sono andata ospite al programma sulla storia della tv condotto da Ferretti. Il mio vicino a un certo punto ha detto “queste cose sono tutte cazzate”. Mi sono detta: “Ma guarda questo che dice una parolaccia così in tv”. Poi Ferretti mi chiede: “Ma non ti manca il calcio?” E io: “Sì, non posso vivere senza cazzo”. Chissà cosa stavo pensando, mi era rimasta in testa la battuta del mio vicino, oppure evidentemente, il mio subconscio pensava a quello...”». Nel 2006, durante una puntata de Le invasioni barbariche (La7), Daria Bignardi le chiese di ripetere coscientemente – se ne aveva il coraggio – quella frase, cosa che fece ridendo a crepapelle • Lasciata la Rai a fine 1998 per Mediaset (Ma quanto costa? su Retequattro, A tu per tu con Maria Teresa Ruta su Canale 5), rimase insoddisfatta e nel 2000 tornò in viale Mazzini dove le venne affidato il programma che la consacrò come star: La prova del cuoco, gara di cucina in onda nella fascia cruciale di mezzogiorno, quella a suo tempo presidiata da Raffaella Carrà. Successo enorme, share medi intorno al 24 per cento, tuttora tra i prodotti di punta di Raiuno • «“Non c’è Sanremo, varietà di prima serata che tenga, rispetto a un programma quotidiano seguito da 3 milioni di spettatori. Mi diverto, ho l’affetto della gente: cos’altro potrei desiderare?”. Strizzata nei suoi completini rosa, fiera di indossare raccapriccianti grembiulini da Minnie (“Il mio ideale: la casalinga furbetta che potrebbe mettersi il reggicalze”), amata dai bambini, la Clerici, con La prova del cuoco, è diventata un piccolo fenomeno di Auditel e di costume. “Non sono bellissima, sono normale” spiega con l’aria saggia “le donne in me possono riconoscersi, credo sia questo il segreto”» (Silvia Fumarola) • Nel 2005 affiancò Paolo Bonolis nella conduzione del Festival di Sanremo: si portò dietro 70 tailleur e 180 paia di scarpe disegnate apposta da Loriblu; la prima sera uscì con un abito in tulle rosa (poi venduto per 26.150 euro in favore dei bambini del Darfur). Quando Bonolis annunciò in diretta la morte di Alberto Castagna, si mise a piangere • Nel 2006 subentrò a Pupo nella conduzione di Affari tuoi. Poi conduttrice de Il treno dei desideri, trasmissione strappalacrime sui desideri degli spettatori che la Rai si impegna ad esaudire • Nel 2010 è salita di nuovo sul palco dell’Ariston, l’anno successivo, assieme alla figlia Maëlle ha aperto il Festival passando il testimone a Gianni Morandi • Nel 2012, in forma più che mai («Sono dimagrita un po’ perché mi sono messa a dieta») ebbe un malore durante una puntata della Prova del cuoco • Nel 2013 ha condotto la Terra dei cuochi («Era troppo lungo mi annoiavo anch’io mentre lo facevo»). E nel 2014 per Ti lascio una canzone, pare che abbia ottenuto dalla Rai un cachet di un milione e ottocentomila euro • «Ho amato tanti programmi, dal Treno dei desideri a Ti lascio una canzone che mi ha aperto le porte del Festival di Sanremo. Ma il mezzogiorno è il mio posto perché – l’ho capito da Raffaella Carrà – ti dà la possibilità di avere un contatto quotidiano con le persone, mi ricorda il mio mondo della provincia, che poi è quella in cui sono tornata a vivere oggi. La prova del cuoco prima, È sempre mezzogiorno! adesso mi hanno dato la grande notorietà: senza il mezzogiorno avrei fatto più fatica» (a Renato Franco) • Ha detto no alla proposta di posare per un calendario: «Con il sedere molle che mi ritrovo!» • «In passato diceva che a 50 anni in tv avrebbe fatto un passo indietro, ed è sempre qui... “È vero. La verità è che gente come me, Conti, Bonolis, Amadeus, Fiorello, è ancora molto richiesta e noi abbiamo ancora tanto da dare. I colleghi giovani sono bravi ma lavorano in tv, sulle piattaforme, sui social, in teatro... Noi no, siamo le ultime star della tv generalista e siamo fedeli alla maglia, quindi per il pubblico adulto siamo un punto di riferimento”. È vero, però, che vorrebbe fare un altro giro di Sanremo? “Vedremo, magari un giorno come addio alla tv. Comunque non sono avida: ho già fatto tutto e sto benissimo così”. L’errore della vita? “Quello che conoscono tutti, la gaffe del cazzo (nel 1998 in un’intervista televisiva invece di dire Non posso vivere senza calcio, disse altro, ndr)”. Non quello. “Così grandi non li ho mai fatti. Mai una ciucca, mai una canna. Sono una maniaca del controllo. Ho avuto una vita sentimentale molto agitata, quello sì: due matrimoni, tante convivenze e pazzie d’amore”. Tipo? “Fare pedinamenti in auto per spiare l’uomo del momento e accostare con una parrucca in testa per non essere riconosciuta”. È mai stata riconosciuta? “No”» (ad Andrea Scarpa) • Vive con Vittorio Garrone (vedi sotto) in una casa in campagna ad Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria. «Roma mi ha dato tutto: lavoro e fama. Lì è nata mia figlia, ho ancora la casa, la Smart... Dopo 28 anni ce l’ho nel cuore, Milano no: è troppo prestazionale. A Roma posso andare in giro in tuta e nessuno mi dice una parola»
Amori Primo matrimonio, tra il 1989 e il 1991 con Giuseppe Motta, ex giocatore di basket • Si è separata nel 2005 da Sergio Cossa, produttore musicale e cuoco raffinato, da lei sposato in gran segreto nel 2000 con una cerimonia in un appartamento di Manhattan. Matrimonio dopo molti anni di fidanzamento (essendo lui restìo a impalmarla lei l’aveva lasciato di colpo con una gran scena in un ristorante) • Per dieci anni, dal 2006 al 2016, ha fatto coppia col belga-congolese Eddy Martens, 13 anni più giovane, incontrato nel Club Méditerranée di Marrakech di cui era animatore. I due hanno una figlia, Maëlle, nata il 21 febbraio 2009. Quando svelò di essere rimasta incinta, a 44 anni: «Non ho forzato la natura, ma mi sono fatta aiutare dalla natura. Mi sono curata, ho cercato di stare bene, di prepararmi» • Nel 2007 La Stampa riferì voci secondo cui, assunto come autore a La prova del cuoco, Martens guadagnava 1.600 euro al giorno. Replica della Clerici: «Ci attaccano per la differenza d’età e per il colore della sua pelle, ma non ci divideranno. Non sono costretta a pagare per avere un uomo e lui non è un gigolò. E poi non è vero che guadagna diecimila euro al mese per collaborare ai miei programmi, è uno stagista» • Tra un tira e molla e l’altro con Eddy Martens le è stato attribuito un flirt con Corrado Pani, figlio di Mina • Ora è legata al petroliere Vittorio Garrone (1966) • «Come si incontrano due mondi così distanti? Vittorio: “Eravamo destinati a non incontrarci mai”. Antonella: “Invece, la dietologa del mio programma, Evelina Flachi, mi dice: ho conosciuto un uomo che sarebbe perfetto per te, ha i tuoi stessi occhi buoni e si è separato da poco”. Vittorio: “Io non guardo tanto la tv, non è che non sapessi che Antonella esisteva, ma prima di incontrarla a Roma con Evelina, un’occhiata su Google l’ho data. Quando è entrata al ristorante, è stato un colpo di luce. Ci siamo messi a parlare e ci siamo dimenticati della nostra amica. Dopo, sono rimasto lì, nel vuoto lasciato dal suo taxi, come un ebete. Sono tornato in albergo e camminavo sulle nuvole. Accadeva sei anni fa, avevo 50 anni, ho pensato: con una donna così affascinante e intelligente non posso usare tattiche, devo essere come sono e speriamo che non mi dica “rimaniamo amici”. Allora, le ho mandato un messaggio. Ci è voluto un po’... Tre mesi di corteggiamento”. Antonella: “Di lettere. Profumate. Me le spediva proprio. Scrive molto bene. Scriveva le sue sensazioni senza aspettarsi una risposta”. Vittorio: “Le ho scritto ‘tu, per me, sei il tempo senza tempo’”. Antonella: “Mi raccontava di come era fatto lui, mi diceva che potevo prendermi tempo per decidere. Io, però, lo trovavo carino ma non volevo una relazione, uscivo da una storia difficile. Tuttavia, i miei collaboratori notavano che, quando lui chiamava, ridevo tanto. Poi, vado in America per lavoro e mi ritrovo a parlarci a lungo per telefono e, piano piano, a far cadere le barriere”. Vittorio: “Ignorava completamente il fuso orario. Chiamava di notte. Comunque: prima cena a Rapallo, in trattoria; primo bacio a Portofino ed eravamo già paparazzati su Chi”. Antonella: “Non proprio il massimo: siamo grandi, queste sono cose che uno deve dire prima ai figli”» (a Candida Marvillo) • «“A letto vanno bene le coccole, ma non solo quelle. Conta quantità e qualità, magari non tutti i giorni come un tempo, ma come si deve, con amore e anche una certa dose di trasgressione, perché no?”. In passato aveva parlato di parrucche, stivali, travestimenti: intende questo? “Certo, anche questo. Ognuno trova il suo modo per stare bene insieme”» (ad Andrea Scarpa).
Critica «La Doris Day davanti ai fornelli, la Meg Ryan televisiva con la risata pronta» (Michela Tamburrino) • «Bionda e burrosa, tette naturali da vanto di madre conformista e perdizione di maschio maschilista» (Lina Sotis) • «Piace agli uomini (così rassicurante e morbida) e alle donne (così diversa dalle modelle perfette e orgogliose di esserlo)» (Maria Volpe) • «Comoda, intelligente, pulita, serena» (Paolo Bonolis) • «Mi attrae nel suo squinziume» (Enrico Lucherini) • «Quell’adorabile tortellino al ragù» (Aldo De Luca) • «Un’iguana a cui hanno lobotomizzato una parte consistente di cervello» (Giancarlo Dotto) • «Le dobbiamo un infallibile crescendo d’indicazioni teorico-pratiche su come svoltare la boa dei quaranta senza buttarsi giù. Riassumo per le più distratte. Punto A: sospendere le diete troppo restrittive, tanto s’ingrassa comunque. Punto B: imparare cose nuove tipo far da mangiare (per molte quarantenni, la cottura dell’uovo al padellino è in effetti un bel rebus). Punto C: liberarsi dell’immaginario cenerentolesco residuale, nessuno verrà più su un cavallo a portarci via; ringraziare il cielo di non avere un marito da accudire e se per caso non si sono fatti figli a tempo debito, mettersi l’anima in pace (Clerici: “Moglie non più, madre mai”). Punto D: approfittare della libertà per fare carriera, guadagnare bene, andare spesso in vacanza e, dal momento che le relazioni anagraficamente simmetriche non annoiano solo Briatore, fidanzarsi con ragazzi più giovani, non esclusi dipendenti di villaggi turistici in paesi esotici. Punto E: se i giovani fidanzati sono soggetti economicamente svantaggiati, non vergognarsi di mantenerli (Clerici: “Io mi compro una borsa, lui le scarpe, e il conto lo pago io. Dov’è lo scandalo?”). Punto F: se essi si rivelano affidabili e divertenti, aiutarli a costruirsi un futuro, è il minimo» (Stefania Miretti) • «Un tempo monopolista dei fornelli televisivi, ora è assediata dai programmi di cucina, alcuni dei quali, come Masterchef, stanno ottenendo ascolti da record mentre la sua Prova del cuoco fatica a tenere testa a tanto dinamismo» (Giorgio Ponziano) • «Forma assoluta del nazional-popolare» (Giorgio Dell’Arti).
Frasi «Sono nazionalpopolare, non me ne vergogno. A me la gente piace» • «I ricci devo tenerli perché se i bambini mi vedono con i capelli tirati piangono e non mangiano» • «Solidità lombarda e provinciale, so quello che posso e non amo gli eccessi; quando un uomo mi viene a prendere col macchinone, ha perso» • «Metti su qualche chilo e stai meglio perché il viso è più disteso, mentre il resto ne risente un po’. Tra la faccia e il culo ho scelto la faccia» • «Ho iniziato con i grembiulini della Prova del cuoco, vistosi, sbarazzini, a volte maliziosi, ricchi di colori, di animaletti divertenti... Quello è stato il primo input per entrare nel dorato mondo del cartone» • «La mia idea sarebbe quella di una Monica Vitti dei film più divertenti, della commedia all’italiana. Quella Monica Vitti farebbe così la tv».
Politica «Di certo non sto a sinistra. Vengo da una famiglia liberale (mio nonno era amico di Malagodi) e mi considero una centrista. Sono per l’unità d’Italia e in passato ho votato quasi sempre repubblicano o socialista. Stimavo molto Spadolini e Craxi e mi piacerebbe che si tornasse a votare il leader piuttosto che il partito» • «Quando nel 2010 fece Sanremo le chiesero di entrare in politica, vero? “Sì, per sfruttare la mia popolarità, ma non ci pensai un attimo a dire di no. Io se non avessi lavorato in tv avrei cercato di fare il magistrato, e forse mi avrebbero gambizzata subito. Non mi piacciono i compromessi”» (ad Andrea Scarpa).
Tifo Non ne può più del calcio («una volta ero davvero fanatica. Leggevo tre o quattro giornali al giorno»).
Vizi «Io sono della teoria per cui il risotto va mescolato e questo crea intimità, si sta in cucina, mescola tu, mescolo io, un goccio di vino... È un viatico di corteggiamento che consiglio vivamente» • «Per il mio uomo faccio tutto, senza remore né censure. L’unico momento di pudore è non farmi vedere nuda dopo l’amore» • Scaramantica: una tazzina di caffè cinque minuti prima del collegamento (lo fece anche a Sanremo) e il tocco di una fune elettrica dietro le quinte de La prova del cuoco («se non lo faccio, non esco») • Lettrice appassionata: odia Vronskij e sostiene che oggi Anna Karenina butterebbe lui sotto il treno, s’è portata a casa Andrea De Carlo, incontrato mentre andava a buttare la spazzatura, e gli ha fatto vedere che possiede tutti i suoi libri, adora Svevo, cita Montale ecc.