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 2023  dicembre 12 Martedì calendario

Biografia di Taylor Swift (Taylor Alison S.)

Taylor Swift (Taylor Alison S.), nata a West Reading (Pennsylvania, Stati Uniti) il 13 dicembre 1989 (34 anni). La cantante donna più ascoltata su Apple Music e Spotify. Oltre 200 milioni di dischi venduti. Oltre 278 milioni di follower su Instagram. È finita 111 volte nel Guinnes dei Primati. Oltre 1 miliardo di dollari di patrimonio, prima musicista della storia a diventare miliardaria solo grazie alla sua arte. La rivista Time l’ha scelta come Persona dell’anno per il 2023. L’Università di Harvard ha istituito un corso dedicato a lei, corso che ha immediatamente registrato centinaia di iscritti • «È la beatlemania degli anni Duemila, solo che invece di essere in quattro la voce è una» (Massimo Basile, Rep 7/8/2023) • «Partita da teenager country con in testa il progetto di dominare il mondo, obiettivo raggiunto a colpi di record» (Andrea Laffranchi, Cds 14/11/2022) • «Bella presenza molto yankee, anche nei costumi barbarotti di scena» (Marinella Venegoni, Sta 18/7/2023) • «La personificazione dell’ideale estetico dominante» (Elena Tebano) • «Odiosa, artefatta, irraggiungibile» (Simonetta Sciandivasci, Linkiesta 4/2/2020) • Ha vinto 12 premi Grammy, 40 American Music Award, 39 Billboard Music Award, 23 MTV Video Music Awards. La sua ultima tournée The Eras Tour incasserà più di quelle dei Rolling Stones. Ciascuno show ha venduto biglietti per 14 milioni di dollari, i posti arrivano a più di 3 mila e finiscono in pochi minuti dalla messa in vendita online. Il suo film evento, Taylor Swift – The Eras Tour (2023), che ne ripercorre le tappe, è uscito in oltre 4 mila sale cinematografice nel solo Nord America (più dell’ultimo Mission Impossible, 7.500 sale in tutto il mondo), si appresta a diventare la pellicola musicale con i maggiori incassi di tutti i tempi • I suoi ammiratori si chiamano Swifties. Ai suoi concerti scoppiano in lacrime. Potrebbero seguirla per tre notti di fila e sentirsi sempre davanti a una prima volta. «Sono milioni e non migliaia, e adorano i travestimenti dementi e spendere in souvenir. Ciò che conta davvero è che quando arrivano in città imprimono un incremento impressionante all’economia locale» (Stefano Pistolini, Foglio 10/12/2023) • Femminista pro-choice. Sostenitrice del movimento March for Our Lives, contro le lobby delle armi da fuoco. Sostenitrice del movimento Time’s Up, contro gli abusi sessuali. Paladina dei diritti lgbt. Contro il razzismo, contro il suprematismo bianco, contro gli abusi della polizia. Si è battuta per la rimozione dei monumenti ai generali della Confederazione in Tennessee e a foavore di Black Lives Matter. Nel 2020 si è schierata a favore di Joe Biden, contro Donald Trump. «La campagna elettorale 2024 non è ancora ufficialmente incominciata che già gli analisti provano a misurare quanti voti sposterà nei prossimi mesi» (Anna Lombardi, Rep 3/10/2023) • «A differenza di molte altre popstar che alternano la propria produzione musicale a una certa esuberanza nei comportamenti, all’ostentazione di qualcosa e a un gossip scabroso, Taylor Swift è percepita come una ragazza semplice, con una sua eleganza un po’ provinciale e un po’ retrò» (Michele Boroni, Mess 15/7/2023) • Quando i giornali americani hanno istituito la figura del Taylor Switf correspondent, cronista specializzato nel coprire le sue vicissitudini, lei ha commentato: «Qualcuno là fuori è pagato per scoprire cose di me che non voglio si sappiano».
Titoli di testa «Gentile Taylor Swift, è due anni che sono innamorato di lei tramite MTV. Tanti maschi del mio bar si chiedono: “Come può un uomo innamorarsi di una donna bellissima quale siete voi?”. Infatti è insolito. Di solito noi uomini ci innamoriamo di donne particolari come aspetto, le cosiddette “bruttone”, ma con un fisico mozzafiato. In effetti questa lettera d’amore se la passione fosse razionale la dovrei scrivere a Barbra (Barbarona) Streisand. Invece la scrivo a lei» (Maurizio Milani).
Vita Padre intermediatore finaziario, madre casalinga. Prima di due figli. Decidono di chiamarla Taylor in onore di James Taylor, cantautore americano degli anni SettantaBambina timidissima. Cresciuta in una fattoria nel sud della Pennsylvania. Metodo Montessori. Avida lettrice di poesie. Fin da piccola frequenta il corso di teatro. Sente la nonna materna, Marjorie, cantante lirica, esibirsi in chiesa e scopre la passione per la musica. Ascolta Patsy Cline, Dolly Parton, Shania Twain e le Dixie Chicks. A 12 anni un tecnico passato per riparare il computer dei genitori le insegna a suonare la chitarra • La brava ragazza della porta accanto, tutta acqua e sapone. Bisogno costante di approvazione: quello che più le preme è essere considerata brava • «C’è questa scena primaria, registrata nelle agiografie […] La giovanissima Taylor Swift telefona all’amica X e la invita a fare un giro al centro commerciale (tali sono gli spassi, se uno nasce a Wyomissing, Pennsylvania) ma l’amica X dice che non ha voglia, ha altri programmi, sarà per un’altra volta. Allora TS prova con l’amica Y, ma anche lei ha altro da fare. Poi prova con l’amica Z, l’amica W ma niente, sono tutte impegnate. Allora TS va al centro commerciale con la mamma, e lì chi t’incontra? Le amiche XYZW in ridente comitiva, che certamente stanno sparlottando di lei. Così nascono i Robespierre, nella Francia del secolo diciottesimo. Invece TS […] fa un giro più lungo. Dice ai genitori che tutta la famiglia deve trasferirsi a Nashville, anche nota come music city, dove il suo acerbo talento potrà maturare, dove pullulano i produttori e le case discografiche» (Claudio Giunta, Domenicale 14/11/2023) • Prima canzone a 12 anni: Lucky you, dedicata alla nonna. Prima esibizione dal vivo: poco dopo, all’U.S. Open Tennis Tournament. Primo contratto: a quindici anni, assunta dalla Sony come autrice. Primo album: nel 2006, Taylor Swift, musica country, che rimane in classifica per 275 settimane. A diciassette anni ha in repertorio già 150 canzoni. «Tra premi, tour e dischi, nel 2008 l’album Fearless è il primo di un’artista femminile di musica country a occupare il primo posto in classifica per undici settimane» (Virginia Della Sala, Fatto 24/6/2015) • «Il segreto del suo successo? “L’aver saputo dare voce a pene, insicurezze e dolori di milioni di teenager americane bianche”, rispondono in coro i critici musicali secondo i quali le sue storie di liceali vulnerabili ed emarginate, perennemente scaricate dal boyfriend di turno ed escluse dal gruppo dei compagni cool hanno fatto centro […]. Chi cerca una traccia di sana ribellione giovanile la trova nella sua musica: un misto di pop commerciale e country, testi autobiografici dai toni aspri e diretti. “Se ascolti i miei album, è come se leggessi il mio diario” […]. “Sono brava e buona con tutti, ma se ti comporti male con me, prima o poi ci scrivo sopra una canzone che non ti piacerà”. Ne sa qualcosa Joe dei Jonas Brothers che dopo aver osato mollarla con un semplice sms per mettersi con l’attrice Camilla Belle è stato “punito” in Forever & Always, Last Kiss e Better than revenge […] La sua sfortuna in amore è peraltro leggendaria: le sue relazioni col musicista John Mayer e con gli attori Jake Gyllenhaal, John Lautner e Eddie Redmayne sono naufragate dopo poco e, a dar retta ai tabloid, “è sempre lei a essere lasciata”. “Ultimamente sono arrivata alla conclusione che, in fatto d’amore non ho alcuna idea di come comportarmi”, ammette lei» (Farkas) • «“The power of Taylor Swift”. “Taylor Swift is the music industry”. Forse sono state quelle parole su quelle due copertine (rispettivamente Time e Bloomberg Businessweek, entrambe di novembre 2014) a cambiare tutto. Forse è stato da quel momento che il mondo ha iniziato a prendere definitivamente sul serio la bionda cantautrice […]: la Violetta del country con le sue ballate melense per ragazzini delle medie, l’ennesima America’s sweetheart che sì, non sembra un’altra one hit wonder, ha già venduto 50 milioni di dischi, ma insomma, presto ce ne saremmo tutti dimenticati. Poi – prima di quelle due parole così granitiche […]: il Potere, l’Industria – è arrivato 1989, album titolato come il suo anno di nascita. Negli Stati Uniti ha venduto un milione e 200 mila copie in una settimana […]: uno sproposito, considerato che al momento il mercato dei dischi fattura quanto quello delle giarrettiere da uomo. Sono piovuti singoli di successo (Shake It Off, Blank Space, Bad Blood), si è generata attorno alla signorina una lobby influente spalmata su tutto il jet-set che piace alla gente che piace (le amiche famose, e tutte del cuore, e tutte nel video di Bad Blood, sono Cara Delevingne, Lena Dunham, Selena Gomez: capofila di una lista prossima all’infinito), si è stabilito un culto che dalle preadolescenti è arrivato agli intellettuali, quelli con la fregola di saltare sul carro del vincitore […] persino Ryan Adams si è messo a rifare i suoi pezzi. Anzi, tutto 1989, che nelle mani dell’idolo indie-colto è diventato una sorta di Grande Romanzo Americano con echi di Bruce Springsteen» (Mattia Carzaniga, IL 25/11/2015) • «“Se Taylor Swift fosse un’economia, sarebbe più grande di 50 paesi”, recitano i titoli della stampa Usa. Per rendere l’idea: la serata d’apertura della tournée a Glendale, Arizona, ha portato alle imprese locali più entrate del Super Bowl svoltosi a febbraio nello stesso stadio. Ogni 100 dollari spesi per un suo live show generano circa 300 dollari in spese accessorie in loco, per hotel, cibo e trasporti. Le hanno battezzate swiftonomics: dove cammina Taylor, le economie prosperano […] Poi, a fianco al mega-tour, la Swift impatta sullo show business americano in molti altri modi: il suo successo in streaming e nelle classifiche di vendita è ormai praticamente perenne, vuoi con i dischi nuovi di zecca che grazie al progetto “Taylor’s Version”, la periodica pubblicazione dei remake dei suoi vecchi album, […] Quanto alle cose nuove, nel 2020 Swift ha pubblicato a sorpresa Folklore e Evermore, due album […] che l’hanno riposizionata come musicista seria. Senza preavviso ha cambiato pelle, proponendo una diversa versione di sé stessa, più contemporanea. Rafforzando la sensazione che, per quanto la riguarda, non si sa mai cosa accadrà dopo: una prospettiva che mantiene i suoi fans sempre coinvolti […]» (Pistolini) • «Cambiamo inquadratura. Sapete cos’è il football per gli americani? All’incirca quello che è il calcio per noi […] Ora […] fissate l’ipotesi di Chiara Ferragni che vada a una partita di calcio per applaudire apertamente le gesta di un particolare giocatore. L’effetto che farebbe […] Il tight end dei Kansas City Chiefs si chiama Travis Kelce ed è diventato il giocatore più popolare della National Football League da quando Taylor Swift il mese scorso si è presentata in un palchetto dello stadio accanto alla mamma di lui, mentre i Chiefs stritolavano i Chicago Bears. Adesso pare appurato che i due si frequentino […]. Stiamo entrando in zona-cronache rosa, passaggio inevitabile viste le stupefacenti dimensioni assunte da questo affaruccio. Taylor, che in passato aveva trasformato le relazioni coi suoi ex […] in canzoni di successo, anche stavolta sembra attrezzata per padroneggiare gli incredibili – per noi, di qua dell’Atlantico – effetti tellurici della mediatizzazione della notizia, sebbene qualche perplessità susciti la fortuita e fortunata coincidenza tra l’emersione di questo scoop e l’uscita nei cinema di tutto il mondo del suo film […] è il turno di Travis Kelce: personaggio particolare, descritto come super-sveglio, tra l’altro protagonista di una rara (per l’ambiente “pro” del football) sortita in favore delle vaccinazioni anti Covid in piena pandemia e capace di costruirsi una carriera adiacente a quella brillantissima nello sport, attraverso un progressivo insinuarsi nel mondo delle celebrità: red carpet a go-go, presenzialismo a premiazioni d’ogni genere, servizi fotografici su riviste patinate, conduzione di un programma di appuntamenti al buio sul canale E! (Catching Kelce), perfino il ruolo di host al Saturday Night Live […] E poi è un campione anche sui social: se prima della love story con Taylor l’atleta era già una star-rubacuori su TikTok, dopo la prima apparizione di Swift sugli spalti dei Chiefs Kelce ha guadagnato un milione di follower su Instagram, totalizzandone ora 3,7 milioni, mentre le vendite della maglia col suo nome sono aumentate del 400 per cento […] la storyline di questo amore, come certe volte accade, supera la fantasia degli sceneggiatori […]: la migliore cantante pop e il famoso giocatore di football s’incontrano, fanno click e cominciano il corteggiamento […] la famigerata scintilla pare essere scoccata a luglio, via chat. Un cauto approccio da parte di lui: “Ho lanciato la palla nel suo campo. Le ho detto, sai, ti ho visto suonare sul palco dell’Arrowhead [...] e adesso tu potresti venire a vedermi giocare su quello stesso campo quando tutti i riflettori dello stadio sono accesi. E poi…”. La fonte bene informata racconta che gli scambi si sono infittiti e che infine, aprendo un varco nella sua affollatissima agenda […] Taylor ha accettato l’invito di Travis ed è sbarcata a Kansas City per vederlo giocare. L’America ha giocosamente trattenuto il fiato […]» (Pistolini) • «[…] gli Swifties guardano a Taylor come a un barometro per possibili strategie di identità: cosa indossare, cosa fare, come orientarsi. Qui il discorso si fa serio. C’è una lezione importante per i moderni operatori del marketing che cercano di costruire brand dotati di quel tipo d’influenza che spinge le persone a muoversi in una certa direzione: non è quasi mai il puro prodotto a essere così influente. A mobilitare è la risonanza che provoca nel gruppo omogeneo dei suoi consumatori – omogeneo in quanto amano la stessa cosa, Taylor ad esempio, non importa da dove vengano e che vita facciano. Si genera così una comunità trasversale impossibile da controllare e influenzare se non grazie a… Taylor, naturalmente! […] Ed è così che Kelce e Swift si sono ritrovati al centro di uno sconcertante vortice politico, proprio quello da cui Swift era attentamente stata lontana per anni. Gli anchor televisivi conservatori hanno colto l’attimo, con Charlie Kirk che ha subito ricordato le posizioni pro vax di Kelce e il suo aver recitato in uno spot della Bud Light, la birra boicottata a destra per aver scelto come testimonial l’influencer transgender Dylan Mulvaney, mentre Tomi Lahren ha sbeffeggiato “le opinioni di sinistra e cerebralmente morte” della Swift […] una delle domande interessanti è: quanto può effettivamente influire sulle scelte del grande elettorato una figura dinamica e trasversale come Taylor Swift, a dispetto delle sue reiterate dichiarazioni di naïveté politica? Gli effetti collaterali dell’avvento di Taylor Swift in campo sociopolitico promettono d’essere ancora più interessanti dell’analisi dei piani finanziari o delle cronache sentimentali della nuova regina d’America, eletta per volontà popolare. Perché stiamo parlando di politica nell’epoca in cui la conversazione è indirizzata agli utenti di TikTok e X, sepolti dai contenuti e alla costante ricerca di indicatori di comportamento […] Ed ecco che in occasione della giornata nazionale per la registrazione degli elettori, lo scorso 19 settembre, Taylor ha invitato il suo esercito di fan […] a registrarsi per votare […] “Nasco come musicista country, m’hanno insegnato a girare alla larga dalla politica”, ha spiegato. “Ma Trump mi ha costretto a informarmi e a schierarmi. Ho iniziato a parlarne in famiglia e con gli amici e adesso sono orgogliosa d’aver superato l’insicurezza e di aver deciso di sostenere una leadership che ci porti fuori da questo straziante momento divisivo”. Ovviamente Trump se l’è legata al dito e in questi giorni, col suo stile, ha lanciato il proprio anatema antipatizzante. Parlando della love story Taylor-Kelce ha detto in un’intervista: “Auguro il meglio a entrambi. Spero si godano la vita. Magari andrà così. Ma molto probabilmente no”, Occhio, Donald: in una cultura ossessionata dalle celebrità, prendere di mira Swift e Kelce potrebbe essere una mossa non politicamente saggia» (Pistolini).
Curiosità Alta 1,80 • Numero fortunato: 13 • Le piace girare scalza • Ha due mici: Olivia e Meredith • iPhone bianco e argento, decorato con adesivi di gattini • Ha una collezione di nastrini e fermacapelli • Cucina biscotti • È stata lei a rilanciare l’ukulele tra i giovanissimi in America • «Amo tutto ciò che mi fa sentire come se avessi sette anni, quando l’ingenuità era la norma e lo scetticismo una lingua straniera» • Non è mai stata in analisi • Fan del Trono di Spade • Vittima di uno stalker che si credeva promoter musicale e voleva convincerla a lavorare per lui: «Insieme possiamo rimettere l’economia americana in cima al mondo e aumentare il ritmo delle buone vibrazioni» • Vittima di fan mitomani che cercano di entrarle in casa (una volta ha trovato un cubano di 22 anni addormentato nel suo letto) • Nella borsetta tiene delle garze emostatiche come quelle che vengono usate dai marines, nell’evenienza che qualche matto riesca ferirla con un’arma da taglio • Ha superato i problemi di autostima dovuti ai social quando alla madre è stato diagnosticato un tumore. «Ti importa davvero se oggi non piaci al web quando tua madre sta male per la chemio?» • La sua casa di New York: complesso di tre edifici adiacenti, a cavallo tra i quartieri di Soho e di Tribeca, che l’artista ha ristrutturato. Costo totale: 48 milioni di dollari • Ha case anche a Rhode Island, Nashville e Los Angeles • Nella casa di Nashville conserva ancora la chitarra acustica che suonava da ragazzina.
Epilogo «Capitolo accessorio a tutto questo discorso: Taylor e noi, i lontanissimi italiani […] pare di vederle le facce incredule di tanti tra coloro che leggono: ma davvero tutte queste righe sprecate per una ragazzona del pop, che ha pubblicato dei dischi che nella maggior parte dei casi suonano infarciti di musica d’una medietà che tende al banale. E che quando canta le sue canzoni non fa mica l’effetto d’una virtuosa – una buona professionista sì, ma una delle tante e, in effetti, sì, altissima, tipo giocatrice di pallacanestro. Tranne alcuni ardenti americanofili che sviluppano con lei una connessione tutta personale, da noi in linea di massima Taylor Swift non se la fila nessuno. Non ne riusciamo lontanamente a cogliere quel valore che per gli americani è un magnete irresistibile: il suo essere una di loro e, al tempo stesso, tutti loro, sembrare a portata di mano ma anche imperfetta, lasciando intendere che tutti possono aspirare a essere come lei» (Pistolini).
Titoli di coda «Ti lascio il mio indirizzo, se vuoi rispondermi. Ti chiedo una cortesia: piuttosto non scrivermi, ma non farmi rispondere da una impiegata del tuo ufficio stampa. Anche perché c’è il rischio di innamorarmi di lei» (Maurizio Milani).