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 2024  gennaio 23 Martedì calendario

Periscopio

Graziano Mesina [il bandito sardo] ogni tanto mi spediva lettere con regolare francobollo, dove abitavo in Via Diaz 30, con queste parole in stampatello: «Domenica vengo a vedere la partita. Vinciamo, forza Paris». (…) Un giorno, a Cagliari, me lo sono trovato in macchina. Gigi Riva, grande calciatore, morto il 22 gennaio 2023.

Fratelli d’Italia: «Schlein condanni l’antisemitismo di sinistra». Da Schlein nessuna replica. Dagospia.
A più di cento giorni dal più grande pogrom subito da Israele e dal tentativo genocidario che si è trovato a combattere, condanno l’indegna chiamata d’Israele a rispondere all’accusa di atti genocidari da parte del Sudafrica, e porto il mio sostegno alla democrazia israeliana in questa insopportabile guerra politica di cui essa è bersaglio. Mi unisco agl’israeliani che piangono i loro morti e condivido il loro terrore nel sapere che, nel momento in cui Israele è giudicato per genocidio, 120 israeliani sono ancora ostaggio dei gruppi terroristi nella Striscia di Gaza, vittime delle sevizie di cui quei gruppi sappiamo essere capaci. Mi aspetto da parte della Francia lo stesso impegno della Germania a fianco degl’israeliani, un impegno chiaro e totale, e una condanna inequivocabile dell’iniziativa del Sudafrica. Manuel Valls, ex primo ministro francese (Linkiesta).
Paure e lacrime: un popolo in ostaggio di Netanyahu. il Fattoide quotidiano.
Ucraini imbecilli [nonché ostaggi di Zelensky]. Se non avessero rinunciato ai negoziati, la guerra sarebbe finita da tempo. Vladimir Putin, il Fattosky quotidiano.
I parenti degli ostaggi israeliani hanno interrotto per protesta i lavori del parlamento. «Non restatevene qui seduti mentre loro muoiono» hanno gridato chiedendo le dimissioni di Netanyahu. X, già Twitter.
Ma gli ostaggi israeliani non erano nelle mani di Hamas? Com’è che sono diventati ostaggi di Netanyahu? Dal web.

Trattative in corso con Hamas: «Due mesi di tregua per rilasciarli tutti». La Stampa.
Per riassumere [le risposte del questionario,] secondo questi giovani tra i 20 e i 25 anni, salvo poche eccezioni rappresentate dal gruppo di studentesse e studenti magistrali, gl’israeliani il 7 ottobre hanno aggredito i palestinesi, sempre gli israeliani stanno compiendo un genocidio, in Israele vige l’apartheid, a sparare sulle comunità del nord d’Israele sono gli Stati Uniti per difendere i civili palestinesi, o gli israeliani stessi per incolpare gli ebrei, o hezbollah per aiutare gli ebrei palestinesi. Però le torture su donne, ragazze, anziane e bambine per fortuna non vanno bene – o meglio, possono andare bene alla domanda tre, ma non alla domanda dieci – perché anche gl’israeliani sono esseri umani come i palestinesi! Daniela Santus, il Foglio.
Persino il quotidiano più filopalestinese d’Italia, il manifesto, ha riconosciuto (per la penna di Bruno Montesano) che da anni, «e oggi ancora di più», il Giorno della Memoria viene «usato come una clava contro gli ebrei». Paolo Mieli, Corriere della Sera.

Sempre più persone si chiedono com’era il mondo prima di internet. [Be’, più o meno lo stesso, solo più mediamente colto]. Wired Italia.
Quale tra i due candidati [Trump e Biden] sceglierebbero gli elettori del nostro paese? Secondo i risultati del sondaggio, la maggioranza relativa (43%) opterebbe per Biden, mentre Trump sarebbe scelto da una minoranza, sia pure consistente (28,5%). Renato Mannheimer, ItaliaOggi.
Un tempo era normale pensare che i valori della libertà, della società aperta, della tolleranza, dello Stato di diritto, del benessere diffuso, del pluralismo religioso, della libera manifestazione delle idee e degli interessi, del progresso scientifico, della tutela sempre maggiore dei diritti di ciascuno avessero, o comunque dovessero tendere a un significato universale, a est come a ovest nel nord e nel sud del mondo. [Oggi] l’uccisione e la persecuzione dei dissidenti, il fanatismo religioso, le stragi silenziose che insanguinano tre quarti del mondo [svaniscono] nell’insignificanza [e nel] relativismo, che assume una modalità a sfondo razzistico: tanto non siamo noi, sono loro, selvaggi, esagerati in quel gusto della carneficina e della soppressione del dissenso, certo, ma vuoi mettere con la cattiveria di noi occidentali? Loro sono fatti così, anche per colpa nostra. Pierluigi Battista, HuffPost.

Evita d’usare la parola bolscevismo, o fascismo, hitlerismo, marxismo, comunismo, [islamismo,] e non avrai problemi ad accettare il principio che è alla base di tutti loro indistintamente: il principio che lo Stato è tutto e l’individuo niente. Jay Nock, libertario, anarcocapitalista.
Negli anni novanta, Pietro Citati aveva sessant’anni e spicci. L’inserto del Corriere, Sette, gli telefonò perché dedicava una copertina a Stephen King. La sua risposta fu: non ho ancora letto le Upanishad, si figuri se leggo Stephen King. Io, che avevo vent’anni, ero – benché non lettrice di Stephen King – convinta che sapere il presente fosse dovere morale degl’intellettuali. Ciononostante, feci per molti anni mia la risposta di Citati, che poi scoprii essere uno schema fisso degl’intellettuali: qualcuno mi raccontò che Carlo Fruttero diceva la stessa cosa, ma con Guerra e pace al posto delle Upanishad. Guia Soncini, Linkiesta.
Cent’anni fa Charles Kingsley [romanziere] ha descritto la scienza come «fare cattivi odori in un laboratorio». Un anno o due fa un giovane chimico industriale mi ha informato con autocompiacimento di «non riuscire a capire quale fosse l’utilità della poesia». George Orwell, Che cos’è la scienza? (in Fuori dalla balena, Aspis 2021).

Viterbo. Nell’eremo dei preti che sfidano Bergoglio: «Salveremo la Chiesa dall’eresia modernista». Repubblica.
Perché l’Indiano che ha dettato le regole del gioco degli scacchi è obbedito di buon grado in tutta la Terra, mentre le decretali dei papi, per esempio, sono ai nostri giorni oggetto d’orrore e disprezzo? Perché l’inventore degli scacchi combinò tutto con esattezza per la soddisfazione dei giocatori, mentre i papi, nelle loro decretali, ebbero di mira soltanto il loro vantaggio. Voltaire, Delle Leggi (in Dizionario filosofico, Einaudi 1969).
La forza della Chiesa è la fede nelle superstizioni che da secoli instilla nelle anime semplici e sprovvedute. Roberto Gervaso.
Graziano Mesina [il bandito sardo] ogni tanto mi spediva lettere con regolare francobollo, dove abitavo in Via Diaz 30, con queste parole in stampatello: «Domenica vengo a vedere la partita. Vinciamo, forza Paris». (…) Un giorno, a Cagliari, me lo sono trovato in macchina. Gigi Riva, grande calciatore, morto il 22 gennaio 2023.
Fratelli d’Italia: «Schlein condanni l’antisemitismo di sinistra». Da Schlein nessuna replica. Dagospia.
A più di cento giorni dal più grande pogrom subito da Israele e dal tentativo genocidario che si è trovato a combattere, condanno l’indegna chiamata d’Israele a rispondere all’accusa di atti genocidari da parte del Sudafrica, e porto il mio sostegno alla democrazia israeliana in questa insopportabile guerra politica di cui essa è bersaglio. Mi unisco agl’israeliani che piangono i loro morti e condivido il loro terrore nel sapere che, nel momento in cui Israele è giudicato per genocidio, 120 israeliani sono ancora ostaggio dei gruppi terroristi nella Striscia di Gaza, vittime delle sevizie di cui quei gruppi sappiamo essere capaci. Mi aspetto da parte della Francia lo stesso impegno della Germania a fianco degl’israeliani, un impegno chiaro e totale, e una condanna inequivocabile dell’iniziativa del Sudafrica. Manuel Valls, ex primo ministro francese (Linkiesta).
Paure e lacrime: un popolo in ostaggio di Netanyahu. il Fattoide quotidiano.
Ucraini imbecilli [nonché ostaggi di Zelensky]. Se non avessero rinunciato ai negoziati, la guerra sarebbe finita da tempo. Vladimir Putin, il Fattosky quotidiano.
I parenti degli ostaggi israeliani hanno interrotto per protesta i lavori del parlamento. «Non restatevene qui seduti mentre loro muoiono» hanno gridato chiedendo le dimissioni di Netanyahu. X, già Twitter.
Ma gli ostaggi israeliani non erano nelle mani di Hamas? Com’è che sono diventati ostaggi di Netanyahu? Dal web.
Trattative in corso con Hamas: «Due mesi di tregua per rilasciarli tutti». La Stampa.
Per riassumere [le risposte del questionario,] secondo questi giovani tra i 20 e i 25 anni, salvo poche eccezioni rappresentate dal gruppo di studentesse e studenti magistrali, gl’israeliani il 7 ottobre hanno aggredito i palestinesi, sempre gli israeliani stanno compiendo un genocidio, in Israele vige l’apartheid, a sparare sulle comunità del nord d’Israele sono gli Stati Uniti per difendere i civili palestinesi, o gli israeliani stessi per incolpare gli ebrei, o hezbollah per aiutare gli ebrei palestinesi. Però le torture su donne, ragazze, anziane e bambine per fortuna non vanno bene – o meglio, possono andare bene alla domanda tre, ma non alla domanda dieci – perché anche gl’israeliani sono esseri umani come i palestinesi! Daniela Santus, il Foglio.
Persino il quotidiano più filopalestinese d’Italia, il manifesto, ha riconosciuto (per la penna di Bruno Montesano) che da anni, «e oggi ancora di più», il Giorno della Memoria viene «usato come una clava contro gli ebrei». Paolo Mieli, Corriere della Sera.
Sempre più persone si chiedono com’era il mondo prima di internet. [Be’, più o meno lo stesso, solo più mediamente colto]. Wired Italia.
Quale tra i due candidati [Trump e Biden] sceglierebbero gli elettori del nostro paese? Secondo i risultati del sondaggio, la maggioranza relativa (43%) opterebbe per Biden, mentre Trump sarebbe scelto da una minoranza, sia pure consistente (28,5%). Renato Mannheimer, ItaliaOggi.
Un tempo era normale pensare che i valori della libertà, della società aperta, della tolleranza, dello Stato di diritto, del benessere diffuso, del pluralismo religioso, della libera manifestazione delle idee e degli interessi, del progresso scientifico, della tutela sempre maggiore dei diritti di ciascuno avessero, o comunque dovessero tendere a un significato universale, a est come a ovest nel nord e nel sud del mondo. [Oggi] l’uccisione e la persecuzione dei dissidenti, il fanatismo religioso, le stragi silenziose che insanguinano tre quarti del mondo [svaniscono] nell’insignificanza [e nel] relativismo, che assume una modalità a sfondo razzistico: tanto non siamo noi, sono loro, selvaggi, esagerati in quel gusto della carneficina e della soppressione del dissenso, certo, ma vuoi mettere con la cattiveria di noi occidentali? Loro sono fatti così, anche per colpa nostra. Pierluigi Battista, HuffPost.
Evita d’usare la parola bolscevismo, o fascismo, hitlerismo, marxismo, comunismo, [islamismo,] e non avrai problemi ad accettare il principio che è alla base di tutti loro indistintamente: il principio che lo Stato è tutto e l’individuo niente. Jay Nock, libertario, anarcocapitalista.
Negli anni novanta, Pietro Citati aveva sessant’anni e spicci. L’inserto del Corriere, Sette, gli telefonò perché dedicava una copertina a Stephen King. La sua risposta fu: non ho ancora letto le Upanishad, si figuri se leggo Stephen King. Io, che avevo vent’anni, ero – benché non lettrice di Stephen King – convinta che sapere il presente fosse dovere morale degl’intellettuali. Ciononostante, feci per molti anni mia la risposta di Citati, che poi scoprii essere uno schema fisso degl’intellettuali: qualcuno mi raccontò che Carlo Fruttero diceva la stessa cosa, ma con Guerra e pace al posto delle Upanishad. Guia Soncini, Linkiesta.
Cent’anni fa Charles Kingsley [romanziere] ha descritto la scienza come «fare cattivi odori in un laboratorio». Un anno o due fa un giovane chimico industriale mi ha informato con autocompiacimento di «non riuscire a capire quale fosse l’utilità della poesia». George Orwell, Che cos’è la scienza? (in Fuori dalla balena, Aspis 2021).
Viterbo. Nell’eremo dei preti che sfidano Bergoglio: «Salveremo la Chiesa dall’eresia modernista». Repubblica.
Perché l’Indiano che ha dettato le regole del gioco degli scacchi è obbedito di buon grado in tutta la Terra, mentre le decretali dei papi, per esempio, sono ai nostri giorni oggetto d’orrore e disprezzo? Perché l’inventore degli scacchi combinò tutto con esattezza per la soddisfazione dei giocatori, mentre i papi, nelle loro decretali, ebbero di mira soltanto il loro vantaggio. Voltaire, Delle Leggi (in Dizionario filosofico, Einaudi 1969).
La forza della Chiesa è la fede nelle superstizioni che da secoli instilla nelle anime semplici e sprovvedute. Roberto Gervaso.