Avvenire, 21 gennaio 2024
Ponza choc, il traghetto rischia di ribaltarsi «Navi troppo vecchie»
LATINA È accaduto di nuovo, sempre il 20 gennaio e sempre a Ponza. Un anno fa l’uscita dal porto del traghetto Tetide era stata da brivido, per non parlare del viaggio fino a Formia con il mare in burrasca. Ieri, un’altra nave, il traghetto Quirino, ha rischiato di affondare nel porto dell’isola all’arrivo da Formia.
E pensare che il viaggio non era stato dei peggiori. «Mare mosso, ma non più di altre volte» ha raccontato uno dei passeggeri. Ma abbastanza da spingere più di una persona, a terra, a impugnare lo smartphone e filmare l’arrivo. Ci avevano visto giusto, perché nei video si vede la nave andare e venire sulle onde e poi, al momento della virata, ormai dentro al porto, nell’area di manovra, un minuto da brivido, inclinata da far paura, da una parte e dall’altra. Poi, l’attracco di poppa, è riuscito alla perfezione al comandante della nave, ma i 37 passeggeri a bordo se la sono vista brutta.
AUTO DISTRUTTE
Sono stati momenti concitati soprattutto quando si è scoperto che le auto e i camion a bordo si erano per così dire, ammucchiati. La pattuglia della Tenenza della Guardia di Finanza dell’isola, che in quel momento era sulla banchina, agli ordini del luogotenente Aurelio Tomao, è corsa a bordo per verificare insieme all’equipaggio e al comandante della nave che non vi fossero feriti. Immediatamente sono arrivati anche i militari della Capitaneria di porto guidati dal comandante dell’Ufficio circondariale Marittimo Dario Nicosia e i carabinieri.
Nel ponte di carico c’erano sei auto e sei camion. Un autocarro si era ribaltato perdendo il caricoe danneggiando un furgone e le altre auto che aveva accanto. In tutto sono sei i mezzi danneggiati. Sull’incidente è stata aperta una inchiesta. Toccherà alla capitaneria di porto capire cosa sia accaduto e perché. Fari puntati soprattutto sul traghetto. La nave Quirino, una delle imbarcazioni che effettua il collegamento tra l’isola pontina e il porto di Formia. Una nave avanti con gli anni. «Ne ha quasi cinquanta» racconta il sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino. È stata varata nel 1979 e continua a fare avanti e indietro tra le pontine e il continente.
IL PRIMO CITTADINO
«Il comandante mi ha riferito che il viaggio era stato tranquillo – spiega Ambrosino – ma in porto ha avuto problemi mentre si girava per arrivare di poppa a terra». È quello il punto debole. L’ingresso in porto è sempre problematico quando soffia il vento di levante. È notorio, per chi lo frequenta d’estate, che quando si annuncia levante tutte le barche a vela ormeggiate in porto tirano su le vele o accendono i motori e se la danno a gambe levate perché con il levante il porto è tutt’altro che sicuro.
Durante la manovra la motonave si è inclinata pericolosamente con le onde vicine a superare le paratie. «Probabilmente per via di un’onda anomala» spiegano dalla capitaneria. «Adesso bisognerà capire come sia accaduto, non risulta che la nave abbia urtato la scogliera, ma anche su questo vi sono rilievi e accertamenti in corso» ha detto a caldo il sindaco. La Quirino doveva ripartire per Formia alle 14.30, ma ha ritardato la partenza per consentire ai militari di completare gli accertamenti e i rilievi. Oggi il servizio sarà assicurato dalla nave Don Francesco.
«È purtroppo un problema noto – spiega il primo cittadino dell’isola – veniamo serviti da navi che hanno quasi 50 anni e tecnologie di quell’epoca e che hanno problemi in certe situazioni come è accaduto stamattina. Lo scorso anno proprio il 20 gennaio io ero a bordo del Tetide durante la traversata che ha fatto il giro del mondo e ha evidenziato quanto pericoloso sia il porto di Ponza. Oggi è successo nuovamente. Purtroppo questo è solo l’ultimo in ordine di tempo degli episodi che ci vedono tristemente protagonisti di questi disagi che noi residenti siamo costretti a vivere. Non possiamo più attendere, c’è il serio rischio che accada una tragedia. Ponza deve avere un porto sicuro ed anche la flotta delle navi e degli aliscafi deve essere rimodernata. Non è possibile continuare a viaggiare con navi di 50 anni e avere un porto reso tale dai Borbone oltre 350 anni fa». In serata con una nota il vicepremier e ministro Matteo Salvini «nell’esprimere solidarietà al primo cittadino e massima attenzione per la vicenda» ha dichiarato che «intende approfondire la situazione con l’auspicio di risolvere i problemi lamentati dal sindaco». Anche l’assessore regionale Fabrizio Ghera ha comunicato che «la Regione Lazio è in contatto con la Guardia costiera e la compagnia di navigazione Laziomar per approfondire le ragioni dell’episodio».
Vittorio Buongiorno