il Fatto Quotidiano, 21 gennaio 2024
Adnkronos verso lo stato di crisi: 15 prepensionati
Dichiarazione dello stato di crisi e contestuale intervento sul personale per arrivare a un obiettivo, per ora non ufficiale, di una quindicina di prepensionamenti. È questo, in sintesi, il contenuto di una comunicazione che nelle ore scorse è stata trasmessa dal management dell’agenzia di stampa AdnKronos al comitato di redazione, la rappresentanza sindacale dei giornalisti. Lo confermano tre diverse fonti a conoscenza dei fatti. Dopo la crisi dell’agenzia Dire, anche la prima agenzia di informazioni privata d’Italia attraversa dunque un momento negativo, a testimonianza della crisi della filiera dell’informazione.
A poco paiono dunque essere serviti i profondi cambiamenti introdotti negli anni scorsi dalla proprietà che fa capo al gruppo Gmc di Giuseppe Pasquale Marra, giornalista oggi 87enne. Nonostante la trasformazione multimediale, nonostante la realizzazione di nuovi canali dedicati a salute, lavoro, sostenibilità (Prometeo) e cultura, a cui si aggiungono la realizzazione di programmi televisivi, la produzione di giornali radio e rubriche per le emittenti locali e la produzione di speciali multimediali per siti e portali web, AdnKronos dunque pare pronta allo stato di crisi. Il tutto sebbene nell’autunno dell’anno scorso sia entrata nell’elenco delle agenzie di rilevanza nazionale che potranno beneficiare dei fondi del dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio, una dotazione annua di 30 milioni di euro. L’elenco comprende anche Ansa, Agi, Askanews, Dire, LaPresse, La4News e Il Sole 24 Ore Radiocor.