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 2024  gennaio 21 Domenica calendario

Jasmine Day, Paolini agli ottavi due volte


C’è del tennis, oltre Jannik Sinner. Per esempio, Jasmine Paolini. Per festeggiare bene i suoi 28 anni (lo scorso 4 gennaio) s’è regalata gli ottavi degli Australian Open. «Finalmente! Australia, ti amo!» ha esclamato felice, dopo aver avuto la meglio su Anna Blinkova 7-6, 6-4. E non s’è fermata lì, la stakanovista toscana di Bagni di Lucca: insieme a Sara Errani ha bissato l’exploit del singolare, ottenendo un altro ottavo di finale da giocare. Altro che riposare.
Ma questa tennista dai riccioli pazzi, con papà toscano e mamma polacca/ghanese, appartiene alla categoria “meglio tardi che mai”, di quelli testardi che prima o poi riusciranno nel loro intento. Solare nel look, tosta e diffidente di carattere. Conclusione? Il suo coach non poteva che essere Renzo Furlan, il re del sudore/lavoro/disciplina, persona che più perbene non esiste. Il destino ha voluto unirli, qualche anno fa, ed ecco che il sodalizio comincia con il dare i suoi frutti. «Ora ci crede di più, Jasmine. Soprattutto ha maturato la convinzione di giocare un livello più alto, ha fatto un salto di qualità in termini di maturazione del pensiero» ha detto Renzo. Il quale, in un senso puramente tecnico, le somiglia: il veneto non aveva un fisico possente, e sopperiva con intelligenza e tattica. «Hanno sempre detto di me che ho un gran dritto ma sono bassina. Cosa dovrei rispondere? Che non è un problema, e manco ci penso. Ho sempre saputo cosa dover migliorare, ad esempio il servizio, ma non ho mai considerato l’altezza un deficit. Beh, ovviamente cinque centimetri avrebbero fatto comodo, forse mi avrebbero aiutata a servire un po’ meglio. ma magari sarei stata meno agile, avrei perso elasticità. Come ogni cosa, ci sono i pro e i contro. E poi, scusate, ma nel circuito ci sono anche altre della mia taglia, mica sono tutte XL...».
C’è altro, quindi oltre Sinner (stamattina ci ha fatto compagnia a colazione): due azzurri agli ottavi è roba storica e, attenzione, per Jasmine potrebbero aprirsi anche scenari inattesi, dopo la sconfitta di Iga Swiatek, la leader della classifica, ad opera di Linda Noskova, ragazza ceca classe 2004 alla prima appazione a Melbourne. Certo, sono discorsi assolutamente prematuri: per approdare a una semifinale che manca dal 2022 (Martina Trevisan al Roland Garros) Paolini dovrà aver ragione prima della russa Kalinskaya (un solo precedente, a favore, ma due anni fa) e poi, nei quarti, della vincente di Zheng-Dodin. Si può fare, perfino sognare: non costa nulla.