la Repubblica, 21 gennaio 2024
Baglioni si ritirerà nel 2026
Altri mille giorni, poi addio alle scene. E a nuove canzoni. Dopo aver tagliato il traguardo dei 60 anni di carriera, Claudio Baglioni “chiama giro” e annuncia che terminerà la sua carriera entro il 2026. «Ho deciso di concedermi il giro d’onore e chiudere questa bellissima storia anche umana con tutte le curve in alto e in basso che mi ha concesso», ha detto il cantautore nel corso di un incontro al Forum di Assago in occasione della tappa milanese del tour aTuttocuore.Sessant’anni in musica, 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo, 12 album dal vivo e 17 in studio, «tante volte ho pensato sempre al dopo e mai tanto al presente, che la vita è adesso», ha detto Baglioni citando il titolo del suo album dell’ 85, il maggior successo della sua discografia e il più venduto di sempre in Italia: quattro milioni e mezzo di copie.«Mi ricordo ciò che diceva mio padre: dal ring si scende quando si è vincenti. Chiamo il mio giro d’onore, vorrei cantare e suonare per 1000 giorni ancora – altra autocitazione – e concedermi quello chefanno gli sportivi». Settantatré anni il prossimo 16 maggio, ha spiegato che alla fine di questi mille giorninon scriverà più canzoni; ha «degli appunti per ora, ma tra i progetti ci saranno anche dischi». Insomma: nuove iniziative «che saranno tutti ultimi giri».«Questa storia dura da un bel po’ di anni – ha raccontato – nel 1964, non ancora 13enne, ho salito i primi gradini di un palco per un piccolo festival di voci nuove a Centocelle (il quartiere di Roma dove viveva e dove, per l’occasione, cantò il brano di Paul Anka Ogni volta ).E da allora sono passati 60 anni». Un tempo lungo, costellato da una altrettanto lunga vicenda umana e artistica: «Temo il giorno della delusione, in cui si diventa un po’ macchiette, con le fotografie da restaurare per non violare questa immagine da semidio, e non c’è niente di presuntuoso in quello che dico», ha concluso.Ma le sorprese che riguardano il cantautore non sono ancora finite. In contemporanea con l’annuncio dell’addio alle scene, è arrivatoquello con cui Sony Music ha reso noto di aver acquisito l’intero catalogo dell’artista, che in precedenza aveva in licenza: si tratta del repertorio pubblicato da Baglioni dal 2004. In questo modo, spiega la major, si chiude un cerchio dato che grazie a questo accordo Sony diventa proprietaria dell’intera discografia del cantautore romano.Ma prima di pensare al futuro, il musicista deve occuparsi del suo tour che ha debuttato nelle arene indoor il 18 gennaio, alla Vitrifrigo Arena di Pesaro, per proseguire con gli appuntamenti al Forum di Milano (stasera e domani e 5 e 6 febbraio). Poi tappa a Torino, Padova, Bologna, Firenze, Eboli, Livorno. E per chiudere, il ritorno nella sua città, Roma, al Palazzo dello Sport, il 22, 23, 24 e 25 febbraio con una data aggiuntiva il 26. Un ultimo spettacolo che segnerà il congedo definitivo dalle grandi arene indoor.«Quando si spegne la luce si pensa di non essere più utili a niente – ha osservato infine Baglioni – sul palco gli artisti servono sempre, sotto non servono a nulla. Ma io sento di dovere tanto alle persone che mi hanno accompagnato. E mi piacerebbe godermi questo giro».