Corriere della Sera, 19 gennaio 2024
Lo smartphone del futuro
SAN JOSE (Stati Uniti) «Entro fine anno avremo in circolazione 100 milioni di nostri dispositivi con Intelligenza artificiale a bordo» dice TM Roh, l’uomo che dal 2020 guida l’impero Samsung dei dispositivi mobili (il biglietto da visita recita: President and Head of Mobile eXperience Business). A San Jose è stato lui a dare il via all’era della Mobile AI, dell’intelligenza artificiale che entra dentro lo smartphone. Lo fa per cambiarlo per sempre: «I dispositivi mobili diventeranno il principale punto di accesso per l’AI. E come Samsung vogliamo definire lo standard globale per l’AI mobile grazie al nostro miliardo di utenti» ci dice TM Roh nel corso di un incontro con la stampa europea.
Le Big Tech
L’intelligenza artificiale ha innescato una corsa tra le Big Tech e il gigante coreano ha fatto, anticipando tutti, la sua mossa: all’evento Unpacked 2024 ha lanciato i tre nuovi Galaxy S24 dal cuore di quella Silicon Valley presidiata dalla rivale Apple. Basterà per recuperare il primato nelle vendite mondiali che la Mela ha scippato ai coreani dopo 13 anni (dati Idc)? TM Roh non fa proclami: «Quest’anno gli smartphone cresceranno, trainati dal segmento premium e proprio dalle tecnologie di AI, che cambieranno il paradigma. Con gli S24 l’obiettivo è una crescita a doppia cifra in Europa rispetto alla precedente generazione».
Sugli S24 Samsung ha inserito la sua piattaforma Galaxy AI: traduce in tempo reale telefonate in 13 lingue, scrive messaggi in diversi registri stilistici, riassume testi, note e registrazioni vocali, manipola foto e molto altro. Il fatto che tutto questo sia parte del telefono permette di accedere alle funzioni in modo immediato e buona parte di queste attività possono essere svolte anche senza collegamento alla rete, a differenza di servizi come ChatGpt. Nei Galaxy S24 c’è una Npu (Neural Processing unit), un chip dedicato all’AI, oltre a modelli linguistici e algoritmi. In parte tutto questo funziona con Gauss, una AI sviluppata in casa da Samsung; in parte con Gemini Pro e Imagen 2 di Google. «Abbiamo scelto – dice TM Roh – un approccio ibrido, che supporta sia il cloud sia la soluzione on-device (che gira sul telefono anche quando è offline, ndr). Abbiamo diversi partner, la soluzione di Google era la più adatta per i nostri Galaxy. Ma a seconda delle necessità in futuro potremmo lavorare anche con altre aziende».
Le funzioni
Samsung, lanciando i suoi S24, ha specificato che le funzioni di intelligenza artificiale generativa saranno gratis per due anni. E dopo, considerati i costi enormi di questa tecnologia? TM Roh risponde così: «S24 è l’inizio degli AI Phone ma dà anche il via alla transizione verso un’esperienza e un’usabilità segnate dall’intelligenza artificiale. Le funzioni base saranno gratuite. Ma man mano che le tecnologie di Mobile AI si svilupperanno, porteranno a costi crescenti. I consumatori diversificheranno i loro bisogni. E a qualcuno potrebbero interessare performance migliori, anche a pagamento. Prima di decidere guarderemo ai bisogni degli utenti e terremo in considerazione tutti i fattori».
Le lingue
Quali funzioni di AI diventeranno parte della quotidianità nei prossimi anni? «Al momento abbiamo dato spazio a tre aree principali: comunicazione mobile, produttività, creatività – risponde il numero 1 di Samsung Mobile —. Una frontiera concreta è la possibilità di parlare senza più barriere linguistiche. Per questo abbiamo inserito fin dall’inizio molte lingue europee e altre ne aggiungeremo. Un’idea per il futuro? Può essere quella di inserire nell’AI linguaggi specializzati per certi ambiti lavorativi».
I clienti
Carolina Milanesi, presidente di Creative Strategies e analista esperta di nuove tecnologie, commenta così la mossa di Samsung: «Si stanno concentrando non solo sull’AI ma più in generale sull’esperienza utente, e meno sull’hardware. Questo dà una ragione in più ai clienti per essere fedeli al marchio e invoglierà a passare ai nuovi modelli chi ne ha uno vecchio, con più di 3-4 anni. E il rilancio dell’alleanza con Google è importante in chiave anti-Apple sulla fascia alta del mercato».
Nel futuro di Samsung cosa c’è? TM Roh, prima di congedarci, rivela che in arrivo c’è un dispositivo chiamato Galaxy Ring, un anello tecnologico: «Permetterà di monitorare i tuoi parametri fisici, in modo non invasivo e su tutte le 24 ore della giornata. Va oltre gli orologi e rientra nella nostra strategia per la salute digitale». Arriverà anche in Europa entro fine anno.