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 2024  gennaio 18 Giovedì calendario

LA RECENSIONE OMOFOBA LASCIATA ALLA PIZZERIA "LE VIGNOLE" DI GIOVANNA PEDRETTI E’ MOLTO SIMILE A UN'ALTRA LASCIATA NEL 2022 ALLA BRUSCHETTERIA FAEDO DI MONTE DI MAIO, NEL VICENTINO - ZONETTI: “TALE RECENSIONE, CHE FECE SCOPPIARE UN CASO SEPPUR MENO ECLATANTE DUE ANNI FA, PRESENTA MOLTISSIMI PUNTI IN COMUNE CON QUELLA LASCIATA ALLA PIZZERIA LE VIGNOLE. MA C'È DI PIÙ. NON SOLTANTO SI ASSOMIGLIANO MOLTISSIMO LE DUE RECENSIONI, MA PRESENTANO FORTI ANALOGIE ANCHE LE RISPOSTE, QUELLA DATA NEL 2022 DALLA BRUSCHETTERIA FAEDO E QUELLA FIRMATA DALLA SIGNORA PEDRETTI NEL 2024. E..."

La recensione offensiva verso gay e disabili che ha innescato il caso di Giovanna Pedretti, portando la titolare della pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano sull'altare mediatico e poi, nello spazio di poche ore, nella polvere fino al tragico epilogo del suicidio, è il vero punto nodale di tutta la vicenda ancora da chiarire.

Ripercorriamo la "storia" della recensione. L'11 gennaio 2024 la pizzeria Le Vignole di Sant'Angelo Lodigiano pubblica su Facebook lo screenshot di un commento apparentemente lasciato da un utente alla sua pizzeria; commento nel quale l'autore denigra quei gay e quel disabile vicino ai quali è stato costretto a sedere nel locale, lodando però la bontà della pizza servita.

Nello stesso screenshot della recensione, è riportata in calce anche la risposta firmata dalla titolare della pizzeria, Giovanna Pedretti, che deplora le parole omofobe e abiliste (discriminatorie verso i disabili) usate dal commentatore, invitandolo a non tornare più nel locale.

Il post diviene in poco tempo virale, attirando perfino l'attenzione della ministra della disabilità Alessandra Locatelli che encomia pubblicamente la presa di posizione di Giovanna, assurta così nello spazio di poche ore a eroina della rete lodata anche da un'esponente del Governo.

A quel punto, dopo che il caso è divenuto - oltre che mediatico, giornalistico, televisivo - anche politico-istituzionale, si inserisce il food blogger Lorenzo Biagiarelli che, esaminando la grafica dello screenshot comprensivo di recensione del misterioso autore e relativa risposta della signora Pedretti, solleva dubbi di autenticità.

Secondo Biagiarelli lo screenshot potrebbe essere stato manipolato graficamente e quindi la recensione non essere veritiera. Siamo solo alla punta dell'iceberg. Parallelamente alle perplessità di Lorenzo Biagiarelli, i cui dubbi sono ritwittati e ricondivisi dalla compagna Selvaggia Lucarelli, anche la giornalista Valentina Dirindin sul sito Dissapore si mostra scettica riguardo alla recensione.

E ne riesuma dalle nebbie del tempo un'altra lasciata nel 2022 alla Bruschetteria Faedo di Monte di Maio, nel Vicentino. Tale recensione, che fece scoppiare un caso seppur meno eclatante due anni fa, presenta moltissimi punti in comune con quella presuntamente lasciata alla pizzeria Le Vignole. Ma c'è di più. Non soltanto si assomigliano moltissimo le due recensioni, ma presentano forti analogie anche la risposta data nel 2022 dalla Bruschetteria Faedo e quella firmata dalla signora Pedretti nel 2024. E non finisce qui.

La recensione alla bruschetteria Faedo con relativa risposta era stata poi ripubblicata il 12 aprile 2022 in uno screenshot su un gruppo facebook intitolato "Insultare su Tripadvisor sentendosi grandi chef". Ed è questo screenshot a essere incredibilmente simile a quello pubblicato dalla pizzeria Le Vignole di Giovanna Pedretti.

Addirittura le tempistiche di pubblicazione della recensione alla Bruschetteria ("18 ore fa") e della risposta data nel 2022 dalla Bruschetteria Faedo ("16 ore fa") sono identiche alle tempistiche della recensione alla Pizzeria Le Vignole ("18 ore fa") e della risposta firmata con nome e cognome da Giovanna Pedretti ("16 ore fa").

Abbiamo apparentato iconograficamente i due screenshot, quello pubblicato il 12 aprile 2022 sul gruppo "Insultare su Tripadvisor per sentirsi grandi chef" e quello pubblicato l'11 gennaio 2024 dalla pizzeria Le Vignole, sottolineando in rosso le parti identiche, e i punti in comune sono tantissimi.

Le numerose coincidenze e analogie fra le recensioni e le risposte inducono a quel punto il Tg3 con l'inviato Iari Pilati a intervistare la signora Pedretti, che conferma la veridicità dello screenshot della recensione da lei pubblicato (seppur l'originale sia irreperibile), aggiungendo di aver allargato il carattere perché si leggesse meglio.

Ma c'è un elemento trascurato dai più. La stessa signora Pedretti alla fine del servizio del Tg3 sembra meno convinta della sua presa di posizione e pronuncia la seguente frase: "Non vorrei essere caduta in un tranello, in una trappola". Sono le ultime parole pronunciate pubblicamente da Giovanna prima di essere trovata morta in giorno successivo.

Chi è l'autore di quella recensione (al vaglio anche dei carabinieri per possibile istigazione all'odio, tanto da convocare in caserma la stessa Giovanna Pedretti per avere contezza dei dettagli)? Se invece la recensione non è mai stata pubblicata, ed era invece un falso come molti sospettano, chi è stato a falsificarla? A quale trappola si riferiva la signora nell'intervista al Tg3? Chi avrebbe potuto, o voluto, tendergliela? E a quale scopo? Questi gli interrogativi la cui risposta appare fondamentale per la risoluzione del caso.