Estratto dell’articolo di Danilo Taino per il “Corriere della Sera”, 14 gennaio 2024
SAPETE PERCHE’ XI JINPING VUOLE ANNETTERE TAIWAN? - DAVANTI ALLA COSTA CINESE C’E’ UN GRUPPO DI ISOLE CHE, IN CASO DI CONFLITTO, SAREBBE UN OSTACOLO ALL’USCITA IN ALTO MARE DELLA MARINA DI PECHINO. SI VA DALL’ARCIPELAGO GIAPPONESE A NORD (CON IN PIÙ LA PENISOLA COREANA), SI PASSA A TAIWAN E SI SCENDE ALLE FILIPPINE (CON L’EVENTUALE AGGIUNTA DELL’INDONESIA): PAESI ALLEATI DI WASHINGTON CHE FORNIREBBERO BASI FORMIDABILI AGLI AMERICANI PER FERMARE I CINESI - PECHINO HA BISOGNO CHE LA FLOTTA POSSA SUPERARE LIBERAMENTE LA “MURAGLIA” DI ISOLE -
Perché Xi Jinping vuole prendere il controllo di Taiwan a tutti i costi? […] Quali sono le ragioni per le quali il leader del Partito Comunista Cinese sostiene che assorbire l’isola — oggi indipendente di fatto — è essenziale per il «rinascimento (o ringiovanimento) nazionale» dopo il «secolo dell’umiliazione» causato dalle potenze coloniali europee (da metà Ottocento a metà Novecento)? Le ragioni sono diverse, più o meno convincenti.
La prima è un fatto di principio. Pechino dice che Taiwan (la quale sabato va al voto) è sempre stata cinese. In realtà, non è mai stata parte della Repubblica Popolare nata nel 1949; e anche prima fu una colonia giapponese per 50 anni e in precedenza mai parte davvero organica dell’impero cinese. Una seconda ragione è che, nel 1949, sull’isola si ritirarono i nazionalisti del Kuomintang sconfitti nella guerra civile da Mao Zedong e dunque i suoi successori vorrebbero completare quello scontro con l’ultimo tassello.
[…] Un terzo motivo è che Xi salirebbe nell’olimpo dei grandi cinesi se conquistasse Taiwan. Tra l’altro, ha alzato così tanto le aspettative in patria che fallire nell’impresa disintegrerebbe il suo potere. Nessuna di queste ragioni, però, spiega perché la presa dell’isola sia ritenuta condizione indispensabile […]
È che davanti alla costa cinese corre un gruppo di isole, chiamato Prima Catena di Isole, che in caso di un conflitto costituirebbe un ostacolo all’uscita in alto mare della Marina di Pechino. Si va dall’arcipelago giapponese a Nord (con in più la penisola coreana), si passa a Taiwan stessa e si scende alle Filippine (con l’eventuale aggiunta dell’Indonesia): Paesi alleati di Washington che fornirebbero basi formidabili agli americani per fermare i cinesi. Pechino sa che una potenza può dirsi globale solo se ha un’egemonia sui mari del mondo […] Per il suo rinascimento, dunque, ha bisogno che la flotta possa superare liberamente la Prima Catena di Isole, una «muraglia a rovescio» che può impedirle di uscire verso gli oceani. Xi vuole rompere la Catena al centro, con la conquista Taiwan.