Corriere della Sera, 14 gennaio 2024
In Iowa tempesta di neve e gelo mettono a rischio le primarie
DALLA NOSTRA INVIATA a des moines
Il cattivo tempo si è trasformato nel protagonista dei caucus in Iowa, le prime primarie repubblicane che determineranno se Donald Trump sarà il candidato del partito alla Casa Bianca. I principali candidati hanno dovuto riprogrammare venerdì parte dei loro incontri con gli elettori, tra-sformandoli in teleconferenze, inclu-so Trump, che però ha confermato il comizio di oggi. Le scuole sono state chiuse, decine di chiese hanno can-cellato la messa. È stata prolungata l’allerta per la bufera di neve, scon-sigliando di viaggiare in auto in qua-si tutto lo Stato. Il problema è il vento che spinge la neve (ne sono caduti 20 centimetri) e fa scendere ancora di più le temperature, arrivate ieri a -16° C, con reale percezione di -35°C. L’Iowa è abituato alla neve e al fred-do, ma il Servizio meteorologico na-zionale ha definito la bufera di que-sto fine settimana «potenzialmente letale» e «un evento raro che si veri-fica una o due volte ogni dieci anni». La domanda per i caucus di domani, che saranno i più freddi della Storia, è quale effetto avranno le condizioni meteo sull’affluenza, specialmente tra i cittadini più anziani e nelle zone rurali dove Trump è più forte, perché le persone devono presentarsi fisica-mente per riunirsi a dibattere di sera. Ma lui, come tutti i rivali, si dice sicu-ro che i suoi sostenitori saranno pronti a sfidare il gelo. Gli esperti non mettono in dubbio la vittoria di Trump (al 53% secondo la media dei sondaggi) ma il margine su Nikki Haley (17,8%), Ron DeSantis (15,5%) e Vivek Ramaswamy (6,5%), significa-tivo per cementare la sua posizione in vista delle prossime primarie.