Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”, 13 gennaio 2024
DOVE' C'E' VITTORIO, C'E' CAOS – SGARBI E’ STATO COINVOLTO IN MOLTE VICENDE LEGATE A OPERE D’ARTE: NEL 1988 FU ACCUSATO DI AVER CONVINTO LA CONTESSA PIA BRESSANIN DELLA ROVERE A SVENDERE PER POCHI MILIONI DI LIRE UN QUADRO, LA CENA IN EMMAUS DI GIOVANNI AGOSTINO DA LODI, AL REGISTA MARIO LAFRANCHI, CHE POI L’HA RIVENDUTO A LEONARDO MONDADORI PER 200 MILIONI, CHE A SUA VOLTA L’HA CEDUTO ALL’ASTA A UNO SCONOSCIUTO ACQUIRENTE PER 700 MILIONI DI LIRE – I CASI DELL’AUTENTICAZIONE DELLE OPERE DI DE DOMINICIS E I DE CHIRICO FALSI: TRA ASSOLUZIONI E PRESCRIZIONI, NE E’ SEMPRE USCITO PULITO… -
Giugno 1988. Un giovane critico d’arte e funzionario della sovrintendenza di Venezia finisce al centro di polemiche perché accusato di aver convinto la contessa Pia Bressanin della Rovere a svendere per pochi milioni di lire un quadro, la Cena in Emmaus di Giovanni Agostino da Lodi, al regista Mario Lafranchi, che poi l’ha rivenduto a Leonardo Mondadori per 200 milioni, che poi l’ha venduto all’asta a uno sconosciuto acquirente per 700 milioni di lire.
Il funzionario viene accusato, anche dalla procura di Venezia, di non aver fatto il suo dovere: far acquisire al pubblico patrimonio il bene. Quel funzionario era l’allora trentaseienne Vittorio Sgarbi, che per quella vicenda viene poi prosciolto per intervenuta prescrizione del reato: interesse privato in atti d’ufficio.
Sgarbi, nel corso della sua lunga carriera diverse volte è finito nel banco degli imputati per vicende riguardanti opere d’arte, salvo essere poi, a onore del vero, assolto. Due anni fa è stato prosciolto da un processo che lo vedeva accusato di aver autenticato alcune opere dell’artista Gino De Dominicis ritenute false […]
Qualche anno fa il sottosegretario è stato coinvolto in un’altra vicenda su dei De Chirico falsi, venendo comunque non indagato ma ascoltato come test. Nel 2016 a Roma era arrivata in procura una denuncia su una ventina di quadri presunti falsi esposti nella mostra su Mario Sironi allestita a Palazzo Valentini e curata da Sgarbi: anche qui tutto archiviato.
Di condanne Sgarbi ne ha ricevute invece per diffamazione: ha dovuto risarcire Nichi Vendola per le accuse sulla Puglia “massacrata dalla criminalità istituzionale che l’ha sfigurata con le pale eoliche”. Il critico d’arte ha dovuto risarcire anche i pm di mani pulite, Colombo, Davigo e Greco per averli definiti “assassini”. […]