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 2024  gennaio 13 Sabato calendario

UNA NOTTE AL KITSCH HOTEL – UN VIAGGIO TRA GLI ALBERGHI PIÙ PACCHIANI D’AMERICA TRA VASCHE DA BAGNO A COPPA DI CHAMPAGNE, SUITE AMBIENTATE IN UNA GROTTA O INTERAMENTE RICOPERTE IN VELLUTO E MOTIVI FLOREALI, LETTI CHE ESCONO DA CONCHIGLIE GIGANTI E STANZE DIPINTE DI FUCSIA - MARGARET E COREY BIENERT SONO STATI A ZONZO NEGLI ALBERGHI PIÙ FOLLI D'AMERICA E RACCOLTO LE LORO ESPERIENZE NEL LIBRO “HOTEL KITSCH” -

Nel 1963, i proprietari del Cove Haven Resort nella contea di Paupack, terra boschiva alle spalle di New York, svelarono la loro piscina a forma di cuore. Era pacchiana e appariscente, ma negli Stati Uniti di Elvis, Playboy, dei drive in e dei primi fast food, quel ridicolo motel divenne la mecca delle coppie, dando vita a una tendenza: gli alberghi per la luna di miele.

Margaret e Corey Bienert hanno passato gli ultimi cinque anni a sperimentare questi hotel, eccessivi e nostalgici, in giro per gli Usa: vasche da bagno a coppa di champagne, suite ambientate in una grotta, letti che escono da conchiglie giganti. È nato così il loro progetto A Pretty Cool Hotel Tour, una collezione di alberghi a tinte pop, fantasiosi e bizzarri.

Il progetto, con circa mezzo milione di follower su Instagram, ora è diventato un libro, Hotel Kitsch (Artisan) […] In Iowa hanno dormito in una stanza-giungla, con tanto di alberi (finti) e vegetazione lussureggiante che avvolgeva il letto. Nel Kentucky si sono rinchiusi in una suite pensata come una cavità artica, con pareti in ghiaccio (si fa per dire) e pellicce (sintetiche).

Tra i must c'è il Madonna Inn, sulle coste della California centrale: 110 camere, nessuna uguale all'altra, dall'Austrian Suite, «ispirata alla grandeur di Vienna», alla stanza-safari ambientata nella savana. La punta di diamante è la Madonna Suite, totalmente ricoperta in fucsia, con arredamento in velluto e motivi floreali. Forse però l'avventura più assurda è stata a Key Largo, Florida, dove hanno provato il brivido di dormire sott'acqua, al Jules Undersea Lodge, dedicato a Verne. […]