la Repubblica, 13 gennaio 2024
TORINO – In India si costruisce l’impianto più grande al mondo, mentre per l’Italia non sono previsti investimenti
TORINO – In India si costruisce l’impianto più grande al mondo, mentre per l’Italia non sono previsti investimenti. Le due facce della stessa medaglia, quella che rappresenta i big dell’acciaio di ArcelorMittal. L’8 gennaio, l’amministratore delegato Aditya Mittal ha reso chiara, in un incontro a Palazzo Chigi, la volontà del gruppo franco-indiano di non voler impegnarsi a Taranto, nonostante la decisione, sette anni fa, di volersi aggiudicare uno dei più grandi impianti europei dell’acciaio con un’offerta di 1,8 miliardi. Una scelta, secondo i sindacati metalmeccanici, con un solo obiettivo: indebolire il settore siderurgico italiano per evitare l’emergere di nuovi competitoreuropei. «È chiaro da tempo che gli indiani non vogliono impegnare risorse in Italia, ma vogliono solo lasciare macerie», sottolineava a Repubblica il segretario della Uilm, Rocco Palombella. D’altronde la produzione è sempre calata, come ripercorre il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, nella sua informativa al Senato di giovedì: «Nel 2023 la produzione si è assestata a meno di 3 milioni di tonnellate a Taranto, come nel 2022, ben sotto l’obiettivo minimo che avrebbe dovuto essere nel 2023 di 4 milioni, per poi salire a 5 milioni nel 2024. Nulla di quello che è stato programmato è stato realizzato. Nessuno degli impegni presi è stato mantenuto in merito ai livellioccupazionali e al rilancio industriale. Si è lasciato campo libero ad altri attori stranieri che hanno aumentato la loro quota di mercato».
Quasi in contemporanea il padre di Aditya, il presidente del gruppo, Lakshmi Mittal, ha annunciato che in India la multinazionale realizzerà il più grande impianto a livello mondiale con una capacità di 24 milioni di tonnellate annue di acciaio grezzo. Ampliamento di un sito esistente ad Hazira che entrerà in funzione tra il 2026, quando si completerà la prima parte, e il 2029. «L’espansione del sito a Hazira – dice Mittal – è in linea con l’impegno dell’India per la crescita industriale». L’italia può attendere».