1 - GIURISTI ISRAELE,'NON È PREVISTO CHE L'AJA CHIEDA CESSATE FUOCO', 11 gennaio 2024
ISRAELE PREPARA LA GUERRA ALL’ONU - LO SHIN BET ACCUSA I DIPENDENTI DELL'UNRWA DI ESSERE TRA I TERRORISTI CHE HANNO ATTACCATO IL PAESE LO SCORSO 7 OTTOBRE, BOLLANDO L'AGENZIA ONU COME COLLUSA CON HAMAS – IL CONTRATTACCO È NECESSARIO ORA CHE ISRAELE È STATO TRASCINATO DAL SUDAFRICA DAVANTI ALLA CORTE PENALE DELL'AJA CON L'IMPUTAZIONE DI "INTENTO GENOCIDA" A GAZA. MA I GIURISTI ISRAELIANI RINTUZZANO: “NON È PREVISTO CHE LA CORTE POSSA CHIEDERE IL CESSATE IL FUOCO…” -
(ANSA) - Non si prevede che la Corte di giustizia dell'Aja possa chiedere un cessate il fuoco a Gaza, anche se potrebbe emettere "ingiunzioni" nei confronti di Israele. Lo hanno detto ad Haaretz funzionari del ministero della Giustizia israeliano secondo cui la Corte può "indurre Israele a consentire gli aiuti umanitari nella Striscia, avviare un'inchiesta indipendente o consentire ai palestinesi sfollati di tornare nel nord di Gaza". Gli stessi giuristi del ministero hanno aggiunto che esiste "una reale possibilità che la Corte concordi con le richieste del Sud Africa ed emetta una sorta di ingiunzione contro Israele". 2 - ISRAELE-ONU SCONTRO TOTALE Estratto del'articolo di Fabiana Magrì per “la Stampa”
Divise delle forze Nukhba, ordigni esplosivi e armi dentro sacche dell'Unrwa. Tesserini dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi a Gaza riposti assieme a giubbotti esplosivi e kalashnikov. Scorte di missili, siti di lancio per i razzi e imbocchi di tunnel a due passi dalle scuole finanziate e dirette dalle Nazioni Unite, i cui libri di testo insegnano ed esaltano la lotta armata e l'antisemitismo. All'interno di abitazioni private, ospedali, scuole e canali sotterranei da Jabalyia a Daraj Tuffah, da Gaza City a Khan Yunis, l'esercito israeliano - sostengono i servizi segreti interni - ha raccolto prove sufficienti per sostenere che la mattina del 7 ottobre c'erano anche dipendenti dell'Unrwa tra i terroristi che hanno invaso le comunità del sud di Israele.
Lo Shin Bet accusa l'agenzia Onu di collusione con Hamas in «attività terroristiche» e allo stesso tempo i media israeliani danno risalto a Un-Watch - ong con sede a Ginevra la cui missione è monitorare le attività delle Nazioni Unite - che denuncia di aver avuto accesso a messaggi, scambiati il 7 ottobre sul canale Telegram privato dell'agenzia a cui sono iscritti 3mila insegnanti, per esprimere lodi e soddisfazione per i massacri e gli stupri perpetrati da Hamas.
Un «l'avevo detto» è riecheggiato nelle critiche rivolte dall'ambasciatore di Israele all'Onu Gilad Erdan all'olandese Sigrid Kaag, neo nominata coordinatrice umanitaria per la ricostruzione di Gaza. «Da tre anni - ha tuonato Erdan - vi metto in guardia sull'uso da parte di Hamas delle strutture delle Nazioni Unite a Gaza». Trascinato dal Sudafrica davanti alla corte penale dell'Aja con l'imputazione di "intento genocida" a Gaza, Israele sta affilando le armi diplomatiche.
Il tribunale internazionale di giustizia sentirà oggi le ragioni dell'accusa. Domani toccherà a Israele - rappresentato dall'87enne Aharon Barak, ex presidente della Corte Suprema israeliana - difendersi. In una mossa di diplomazia pubblica, l'ufficio del Primo Ministro ha anche lanciato il sito webhttps://saturday-october-seven.com/ che raccoglie foto e video del massacro di Hamas per «ricordare al mondo che Israele è la vittima». […]