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 2024  gennaio 10 Mercoledì calendario

Periscopio

Quanto alla teoria delle evasioni, è semplicissima: evadi come puoi. Se fuggi vuol dire che conosci la teoria. Se ti riprendono vuol dire che non l’hai assimilata bene. Aleksandr Solenicyn, Arcipelago Gulag, vol. II, Mondadori 2001.

Il rapper russo Vacio, nome d’arte di Nikolai Vasiliev, arrestato per aver partecipato a un party a tema («quasi nudi») con solo un calzino a coprire il pene, è stato richiamato e dovrà presentarsi oggi alla visita militare. Vasiliev era stato condannato a 15 giorni di carcere e poi ad altri dieci per aver preso parte alla festa e per propaganda Lgbt. Si è difeso sostenendo d’essere stato «messo in mezzo» da altri (che gli hanno perfino tolto il calzino) e ha giurato di «non far parte della comunità Lgbt». repubblica.it
Non è vero che in Israele siamo tutti per la guerra. Sabato, per esempio, saranno cento giorni da Gaza. E ad Haifa ci sono 40 gruppi pacifisti che manifesteranno contro i bombardamenti indiscriminati. Zvia Peres, figlia di Shimon Peres (Francesco Battistini, Corriere della Sera).

A New York un match di basket fra squadre femminili di adolescenti è degenerato allorché alcune ragazze non ebree hanno pesantemente offeso le ebree, e quando si è trattato di darsi la tradizionale stretta di mano una delle giovani non ebree ha gridato a chi aveva davanti: «Io sostengo Hamas, sporca ebrea!». Maurizio Molinari, Repubblica.
Al terzo anniversario dall’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021 non ci sono più infingimenti: Donald Trump definisce gli assalitori «ostaggi», chiede al presidente in carica Joe Biden di liberarli – se dovesse essere rieletto, è pronto a graziarli – perché si trattò di una protesta «pacifica e patriottica», dice che l’insurrezione non fu quella di allora, ma quella che il Partito democratico e Biden organizzano oggi per levarlo dalla corsa presidenziale di questo 2024. Paola Peruzzi, il Foglio.

Jeffrey Epstein aveva registrazioni video di rapporti sessuali tra una donna e alcuni suoi amici di alto profilo, tra cui Donald Trump, Bill Clinton, il principe Andrea e il magnate britannico Richard Branson. È la rivelazione esplosiva della desecretazione dell’ultima tranche di documenti legati al caso del finanziere-pedofilo, suicidatosi in cella a New York nel 2019 mentre attendeva un processo per traffico sessuale di minorenni. ilmessaggero.it
[Rossobruni a Berlino]. Che fretta c’è di scrivere un programma, se fondi un partito? Nessuna, se ti chiami Sahra Wagenknecht e sei stata per decenni la stella polare della sinistra radicale ma poi hai deciso di scagliarti contro i migranti e la Nato, di diventare il megafono della propaganda di Putin, di dichiarare i Verdi il tuo nemico antropologico e hai perso ogni pudore anche nel presentarti in piazza con l’estrema destra. Tonia Mastrobuoni, Repubblica.

Che noia – è vero – l’antifascismo di maniera e di professione, la chiacchiera pigra sul pericolo autoritario, la democrazia declinante, l’indignazione crescente in mancanza d’altro, il Matteotti alla bisogna, la Costituzione come monopolio di parte. (…) Più insopportabili degli antifascisti finti ci sono solo i fascisti veri. Guardate le immagini del raduno nostalgico ad Acca Larentia: centinaia di braccia tese nel saluto fascista, la folla nostalgica disposta su file militari, l’urlo «presente» in risposta al grido «per tutti i camerati caduti», che squarcia il silenzio del quartiere Tuscolano, tetro e blindato. Alessandro De Angelis, HuffPost.
Restano impigliati nelle liane d’una memoria che conserva ancora grumi (…) di rivalsa. Questo è (…) il dramma dei dirigenti di Fratelli d’Italia, la loro tara, il groppo nelle loro gole. Mario Lavia, Linkiesta.
Saluto romano, è scontro. Corriere della Sera.

E darsi il cinque? O baciarsi alla russa, smak-smak, un bacio per guancia? Non è ora di vietare anche queste nefandezze per legge? Dal web.
Mentre pm e giudici azzoppano il potere esecutivo e quello legislativo, [ecco sguazzare] in una palude melmosa il populismo giudiziario, i verdetti emessi dal tribunale della Rete, la tentazione che la «gente» si faccia giustizia da sola. Ministro Nordio, ci aspettavamo molto da lei. Non continui a deluderci. Michele Magno, ItaliaOggi.
Mario Vanacore è il sospettato numero due o trecento, ho perso il conto, dell’omicidio di Simonetta Cesaroni – agosto 1990, trentatré e passa anni fa – ed è figlio di Pietro, morto suicida nel 2010 dopo essere stato a lungo nella schiera dei potenziali colpevoli. Sospettato per modo di dire, il pubblico ministero ha già chiesto l’archiviazione, ma sospettato resta per la stampa in omaggio a un vecchio detto della categoria: non rovinarmi questa bella storia con la verità. L’avvocato Franco Coppi, giurista davanti a cui ci si mette sull’attenti, lo considera un inaccettabile processo mediatico ma per una volta non sono d’accordo: siamo oltre. Mattia Feltri, La Stampa.

Gino Cecchettin predica da pulpiti televisivi contro il patriarcato, che c’entra niente. (…) Non si capisce quale merito abbiano lui e l’altra figlia, Elena, una scalmanata eletta «donna dell’anno» dall’Espresso, ma dal giorno del ritrovamento della figlia entrambi non hanno più smesso di visitare atenei, inaugurare monumenti, concedere udienze, sprecarsi in omelie sopra le righe. (…) Passate le colonne d’Ercole di Che tempo che fa, era chiara per Cecchettin & figlia la svolta politico-mediatica: difatti, ecco puntuale l’annuncio: Gino si è trovato una manager «per gestire gli impegni» e una potente agenzia di comunicazione londinese. Già la faccenda è discutibile, suona fastidioso questo cavar notorietà da un fatto così atroce, ma non basta: a mezzo d’agenzia, il nuovo divo Cecchettin starebbe trattando i diritti per una fiction sulla figlia. Max Del Papa, ItaliaOggi.

[Taranto]. Compra la tomba e se la trova già occupata. Libero.
L’uomo è un animale sociale, e il sociale è il male. Ayn Rand (da Wolfram Eilenberger, Le visionarie, Feltrinelli 2011).
Chiara Ferragni indagata per truffa aggravata nell’inchiesta sul caso pandoro Balocco. Iscritta anche Alessandra Balocco. HuffPost.
Chiara Ferragni, pensosa: «Che poi a me il pandoro mi ha sempre fatto cagare». Vukic (da Dagospia).
Niente mi dà il senso dell’eternità più d’una colica. Roberto Gervaso.