il Fatto Quotidiano, 10 gennaio 2024
I due Gelli jr. ambasciatori in Nicaragua
Nicaragua, esterno notte. Il vescovo di Siuna (sulla costa dell’Atlantico) Isidoro Mora arrestato alla vigilia di Natale perché si era preso la licenza, nell’omelia, di pregare per quello di Matagalpa, Rolando Alvarez, in carcere dal febbraio 2022 prima ai domiciliari e poi con una condanna a 26 anni per “cospirazione e tradimento della patria”. Decine di preti incarcerati. Centinaia di sacerdoti esuli negli Stati Uniti, decine riparati a Roma. Le suore di Madre Teresa espulse dal Paese. L’Università centroamericana dei Gesuiti chiusa. La Compagnia di Gesù dichiarata fuorilegge. Divieto di processioni, via Crucis e di ogni altra manifestazione religiosa nelle strade e persino nei cimiteri. Il Nunzio apostolico (cioè l’ambasciatore del Papa) espulso e rottura completa delle relazioni diplomatiche con il Vaticano con chiusura delle reciproche sedi diplomatiche. Tanto che è l’Ambasciata italiana a Managua che adesso segue la situazione del Paese centroamericano anche negli interessi della Santa Sede.
La repressione contro la Chiesa cattolica nel Nicaragua presieduto dal sandinista Daniel Ortega e da sua moglie, il vicepresidente Rosario Murillo, è qualcosa che non ha eguali nel mondo. Tanto che il 1° gennaio 2024 un appello pubblico alla preghiera per la situazione della Chiesa nel Paese è stato fatto dal Papa al termine del primo Angelus del 2024. Il 3 gennaio il Dipartimento di Stato americano ha chiesto la scarcerazione “immediata e senza condizioni” di monsignor Álvarez, detenuto ormai da più di 500 giorni e sulle cui condizioni sono stati diffusi montaggi di video e foto che non fanno altro che aumentare le preoccupazioni sulla sua salute.
I fatti sommariamente messi in fila qui dimostrano da soli l’abnormità della situazione nel Paese centroamericano, legato a doppio filo agli episodi più oscuri della storia della nostra Repubblica nel Novecento. In Nicaragua infatti hanno trovato rifugio sicuro negli anni 80 i soldi (tanti, un miliardo di dollari dell’epoca) ingoiati dalla filiale nicaraguense del Banco Ambrosiano (nel cui Cda sedeva Flavio Carboni insieme a un uomo del cartello di Barranquilla), un “tesoro” che sicuramente ha “reso” moltissimo nel corso dei decenni.
E in Nicaragua è riparato sotto la decennale protezione di Ortega l’unico brigatista del sequestro Moro, condannato a sei ergastoli, a non aver scontato neppure un giorno di carcere, Alessio Casimirri. Casimirri, figlio di chi per 30 anni è stato il numero due della Sala Stampa vaticana, conosce i “segreti” ancora non rivelati del sequestro e soprattutto della morte di Aldo Moro, visto che potrebbe avuto un ruolo importante nella “trattativa” vaticana (in cui ebbe gran parte monsignor Curioni, capo dei cappellani delle carceri e il “partigiano bianco” Corrado Corghi) per la salvezza dell’ex presidente della Dc che sembrava aver raggiunto il successo e che poi invece nel giro delle ultime ore si trasformò nel suo opposto, con l’esecuzione dell’ostaggio.
Il punto è che bisogna rendersi conto che non sono “solo” storie del passato. Maurizio Gelli, il figlio di Licio (l’ex Venerabile Maestro della Loggia Propaganda 2), è dal 2017 ambasciatore del Nicaragua, prima in Uruguay dove Gelli ha accumulato una grande ricchezza e dove sarebbero stati nascosti i suoi preziosissimi archivi, o almeno le sue copie, poi in in Canada, in Svizzera e recentissimamente in Spagna (gennaio 2023 e poi ha aggiunto Andorra, Grecia e Slovacchia). Mentre il suo posto come ambasciatore in Uruguay (con relativa immunità diplomatica) è stato “ereditato” da suo figlio, Licio, nipote e omonimo del Venerabile. Domanda: come mai il Nicaragua di Ortega si fa rappresentare dai Gelli? Che affari ci sono sotto?
Non è una storia del passato neppure quella di Casimirri visto che sua figlia è stata a capo delle bande della gioventù sandinista che hanno scatenato la repressione nel paese del maggio 2018 (duecento morti).
E qui torniamo alla persecuzione contro la Chiesa cattolica e il Vaticano che ha subìto un crescendo rossiniano a partire dall’inizio del 2022. Proprio quando (25 gennaio 2022) il processo per lo scandalo finanziario del Palazzo di Londra (dopo 6 mesi di eccezioni procedurali) è entrato nel vivo con il secondo rinvio a giudizio dei principali imputati tra cui il finanziere basato a Londra Raffaele Mincione, il consulente della Santa Sede, Enrico Crasso e il cardinale Angelo Becciu. Il Nunzio a Managua, lo svizzero Waldemar Stanisław Sommertag, è stato espulso il 12 marzo 2022, con una decisione che la Santa Sede ha giudicato completamente “incomprensibile”.
Sicuramente sarà uno scherzo della storia, ma il Palazzo di Sloane Ave, si trova a poche centinaia di metri dal Chelsea Cloister, ultimo indirizzo del banchiere Roberto Calvi.
Tra un’intervista e l’altra prima e dopo l’arresto del 2020, del resto l’imputata Cecilia Marogna, ha sostenuto di aver avvicinato Flavio Carboni “per saperne di più di misteri sardi e dell’Anonima sequestri”. Forse non solo di quelli. E il faccendiere Francesco Pazienza (condannato per Ambrosiano e depistaggio Bologna) ha dichiarato di averla sentita più volte ma solo al telefono.
Il Nicaragua è ben rappresentato nei Pandora papers, su riciclaggio ed evasione fiscale, resi noti nell’ottobre 2021. Tra i personaggi citati in quei file per attività negli Stati Uniti e in particolare a Miami, Crasso.
Il vescovo Alvarez di Matagalpa è stato posto ai domiciliari il 4 agosto 2022. Il settembre 2022 Ortega ha descritto il Vaticano (riportato su Le Figaro) come “dittatura perfetta, una tirannia perfetta”. “Chi elegge i preti? Chi elegge i cardinali? Chi elegge il Papa? “Con un’argomentazione che suona familiare, perché è stata utilizzata tante volte dall’opposizione conservatrice a Papa Francesco indicato come Dictator Pope, ‘un uomo solo al comando’”.
L’11 febbraio 2023, Alvarez è stato condannato a 26 anni di carcere. Il 12 marzo 2023, sono state chiuse per iniziativa di Managua le reciproche sedi diplomatiche con il Vaticano.
Il 24 agosto 2023 il regime revoca lo status giuridico della Compagnia di Gesù, confiscata l’università centroamericana gestita dai gesuiti. Francesco pochi mesi prima aveva affermato che Ortega è una una persona squilibrata. Ma il 18 luglio 2023 il Promotore di giustizia vaticano Alessandro Diddi aveva chiesto 73 anni di carcere per gli imputati di Sloane Ave.
La persecuzione religiosa in Nicaragua ha registrato un’incredibile impennata alla vigilia di Natale 2023 (la sentenza di condanna degli imputati in Vaticano è del 16 dicembre precedente ). Di qui la citazione anche nel discorso di lunedì 8 del Papa al Corpo diplomatico.