La Stampa, 8 gennaio 2024
Musk e le droghe
Elon Musk e i suoi sostenitori offrono diverse spiegazioni per le sue opinioni controverse, i discorsi senza filtri e le buffonate provocatorie. Sono un’espressione della sua creatività. O il risultato delle sue problematiche mentali. Oppure sono il risultato dello stress o della mancanza di sonno.
Negli ultimi anni, alcuni dirigenti e membri del consiglio di amministrazione delle sue aziende e altre persone vicine al miliardario hanno sviluppato la persistente preoccupazione che ci sia un’altra componente che guida il suo comportamento: l’uso di droghe.
E temono che tale utilizzo da parte dell’amministratore delegato di Tesla e SpaceX possa avere conseguenze importanti non solo per la sua salute, ma anche per le sei aziende e i miliardi di asset che supervisiona. A spiegarlo sono persone che hanno familiarità con Musk e le società che controlla.
La persona più ricca del mondo ha fatto uso di Lsd, cocaina, ecstasy e funghi psichedelici, spesso in occasione di feste private in giro per il mondo, dove gli invitati firmano accordi di non divulgazione o rinunciano ai loro telefoni per entrare, secondo le persone che hanno assistito al suo uso di droghe e altre che ne sono a conoscenza. Musk ha già fumato marijuana in pubblico e ha dichiarato di avere una prescrizione per la ketamina, una sostanza psichedelica.
Nel 2018, per esempio, Musk ha assunto diverse pastiglie di acido durante una festa da lui stesso organizzata a Los Angeles. L’anno successivo ha festeggiato con i cosiddetti “funghi magici” durante una serata in Messico. Nel 2021 ha assunto ketamina a scopo ricreativo con il fratello, Kimbal Musk, a Miami durante una festa in casa durante un appuntamento legato alla kermesse Art Basel. Inoltre, ha assunto droghe illegali con l’attuale membro del consiglio di amministrazione di SpaceX ed ex Tesla, Steve Jurvetson.
Persone vicine a Musk, che ora ha 52 anni, hanno dichiarato che il suo consumo di droghe è continuo, soprattutto quello di ketamina, e che temono che possa causare una crisi significativa per la sua salute personale. Anche se non dovesse accadere, potrebbe danneggiare le sue attività.
L’uso illegale di droghe costituirebbe probabilmente una violazione delle politiche federali che potrebbe mettere a rischio i contratti governativi di SpaceX, del valore di miliardi di dollari. La figura professionale di Musk è intrecciata in modo indissolubile al valore delle sue aziende, e così si potrebbero mettere a rischio circa 1.000 miliardi di dollari di asset detenuti dagli investitori, e quindi decine di migliaia di posti di lavoro e gran parte del programma spaziale statunitense.
SpaceX è l’unica azienda statunitense attualmente autorizzata a trasportare gli astronauti della Nasa da e verso la Stazione Spaziale Internazionale. Il Pentagono, nel frattempo, ha intensificato gli acquisti di razzi SpaceX negli ultimi anni e la compagnia sta anche cercando di sviluppare l’attività di vendita di servizi satellitari alle agenzie di sicurezza nazionale.
Una ex direttrice di Tesla, Linda Johnson Rice, si è sentita così frustrata dal comportamento instabile di Musk e dalle sue preoccupazioni per il consumo di droghe che non si è candidata per la rielezione nel board della società di auto elettriche nel 2019, secondo quanto riferito da soggetti vicino al dossier. A esplicita domanda, Musk non ha risposto alle richieste di commento.
Uno degli avvocati del miliardario di origine sudafricana, Alex Spiro, ha dichiarato che Musk viene sottoposto «regolarmente e casualmente a test antidroga presso SpaceX e non ha mai fallito un test». Spiro, che ha detto di rappresentare Tesla, ha aggiunto, in risposta a domande dettagliate, che «ci sono altri fatti falsi» in questo articolo, ma non ha fornito dettagli a riguardo.
Le persone che circondano Musk si sono abituate da tempo al suo comportamento scostante. Alcuni dirigenti di SpaceX che hanno lavorato a lungo con lui, tuttavia, hanno notato un cambiamento durante un evento aziendale alla fine del 2017.
Centinaia di dipendenti di SpaceX si sono riuniti intorno al controllo della missione presso la sede della società missilistica a Hawthorne, in California, in attesa di Musk, che è arrivato con quasi un’ora di ritardo (...).
Quando finalmente è salito sul palco, Musk è stato a tratti stranamente incomprensibile. Secondo i dirigenti presenti, ha farfugliato per circa 15 minuti e si è riferito ripetutamente al prototipo Big Falcon Rocket di SpaceX, noto come BFR, ovvero “Big F-ing Rocket”. Il presidente di SpaceX, Gwynne Shotwell, è intervenuto e ha ripreso la riunione non senza imbarazzo.
Non è stato possibile avere contezza se Musk fosse sotto l’effetto di alcool quel giorno. Ma dopo la riunione, i dirigenti di SpaceX hanno parlato in privato delle loro preoccupazioni che Musk fosse sotto l’influenza di droghe. Uno di loro ha descritto l’evento come «insensato», «squinternato» e «ridicolo». Spiro ha definito la descrizione dell’incidente di SpaceX «falsa, come confermato da innumerevoli persone che erano presenti». Ha inoltre rifiutato di approfondire cosa fosse falso nello specifico o di descrivere le innumerevoli persone.
Poi, nel 2018, secondo persone che hanno familiarità con il comportamento di Musk, un altro incidente sembra segnare un punto di svolta per lui, dimostrando che l’uso di droghe potrebbe avere conseguenze per le sue attività. Quell’anno, Musk ha avuto problemi con la Nasa per aver fumato marijuana durante il Joe Rogan Show, sollevando alcuni dubbi sull’impatto commerciale della condotta di Musk e facendo sì che i dipendenti di SpaceX venissero sottoposti a test antidroga a campione.
Oltre a violare i contratti federali, qualsiasi tipo di uso illegale di droghe violerebbe le politiche aziendali sia di SpaceX sia di Tesla e solleverebbe dubbi sul ruolo esecutivo di Musk nella Tesla, quotata in Borsa, dove il consiglio di amministrazione ha il dovere di supervisionare la gestione nei confronti degli azionisti.
(...) Parte del problema che gli amministratori hanno affrontato nel corso degli anni è se l’uso di droghe da parte di Musk sia da attribuire al suo comportamento insolito, o se si tratti di qualcos’altro, come la sua costante privazione del sonno, di cui ha spesso parlato sui media.
Musk supervisiona sei società, tra cui la piattaforma di social media X, l’ex Twitter, la sua impresa di tunneling, The Boring Co., la sua start-up di impianti cerebrali, Neuralink, e una nuova società di intelligenza artificiale, xAI. La sua vita professionale si intreccia con quella personale in un modo insolito anche per altri amministratori delegati.
Per quanto riguarda Tesla e SpaceX, ha dichiarato di dormire regolarmente in ufficio. Non solo. Spesso manda e-mail ai luogotenenti dell’azienda nel cuore della notte e organizza riunioni di lavoro a mezzanotte. Ha dichiarato di lavorare quasi ininterrottamente. «Vacanza è una parola forte», ha detto nella testimonianza in tribunale del 2022. «Per me è un’e-mail non vista».
In una nuova biografia autorizzata di Musk, l’autore Walter Isaacson ha descritto la «modalità demoniaca» di Musk: il magnate, scrive Isaacson, entrava in uno stato di intensa furia e si scagliava spesso contro dipendenti e dirigenti. Nel libro di Isaacson, Musk viene citato per aver detto: «Non mi piace affatto fare uso di droghe illegali».
(...)Nel 2023, il Wall Street Journal ha riportato che Elon Musk assume microdosi di ketamina per la depressione e ne assume anche dosi massicce durante le feste. Dopo la pubblicazione dell’articolo, Musk ha twittato che la ketamina è un modo migliore per affrontare la depressione rispetto agli antidepressivi ampiamente prescritti che «zombificano» le persone.
(...) In Tesla l’attuale presidente del Board, Robyn Denholm e gli altri dirigenti si sono spesso riuniti in modo informale con il fratello Kimbal per sapere se Elon dormisse abbastanza, e anche se non facevano domande specifiche sull’uso di sostante, quello era percepito come vero. (...) Rice, che non si è ricandidata per le rielezione nel 2019, ha sollevato più volte l’argomento e le sue preoccupazioni durante le conversazioni con gli altri membri del cda. Senza ottenere risposte. —