la Repubblica, 6 gennaio 2024
Il giro del mondo in 4 mesi
Una crociera di 4 mesi intorno al mondo, toccando 50 destinazioni e 31 Paesi diversi: Baleari e Seychelles, Zanzibar e Martinica, Rio de Janeiro, New York, Bahamas, Québec e Mauritius. Lo spettacolo dell’aurora boreale, l’alba nella giungla amazzonica. Il tramonto sulla Table Mountain sudafricana. I lemuri del Madagascar, gli alligatori della Florida.
La Msc Poesia è salpata ieri dal porto di Genova sotto un diluvio invernale: passerà due volte l’equatore e le stagioni, terminando il suo viaggio in un porto tedesco tra 121 giorni, quando anche nel nord Europa sarà tutto fiorito. Che invidia. Ci sono 2.200 passeggeri a bordo, di 57 nazionalità diverse: la maggior parte francesi, poi tedeschi, statunitensi, cinesi, anche 150 italiani. Ognuno di loro, extra compresi, pagherà in media come minimo 20.000 euro: ma in una cabina interna, e senza concedersi molti extra. Altrimenti si raddoppia, triplica. Il vero lusso, però, non è il denaro: è il tempo a disposizione. Infatti: l’età media si aggira sui 70 anni e qualcosa. «Non siamo mica milionari, cosa credete? Ero un ispettore dell’Inps, come mia moglie. Oggi, due semplici pensionati»: Mario Casentini, di La Spezia, ne ha compiuti 73. Con Giovanna è al suo terzo giro del mondo a bordo di una nave da crociera. «I figli sono sistemati, i nipoti non hanno più bisogno di noi. Ci resti lei, a guardare la televisione sul divano». Va bene, ma tutti quei soldi? «Un’auto nuova mi sarebbe costata di più. E cosa me ne faccio, alla mia età? Abbiamo preso una cabina con oblò, di base saremo sotto i 40.000 euro di spesa. Ci piace viaggiare». Da buon ligure, fa un calcolo preciso: colazione, pranzo e cena, con vino o birra, e ogni giorno un menù diverso, più camera e 15 escursioni assicurate, fa poco più di 100 euro al giorno. «Mi conviene».
L’altro segreto di chi parte è non avere nessuno a casa. «Nientecani, né gatti o altri animali. Piante grasse»: Graziella Rihter, triestina. «Le sembro egoista?». Anche lei alla seconda esperienza intorno al mondo. Li chiamano repeaters, sono il 65% dei passeggeri di queste crociere infinite. Il marito,Sergio, racconta che durante il Covid erano a bordo, in pieno Oceano Atlantico. «Si ballava, si mangiava, si faceva festa: e voi, invece, chiusi in casa con le mascherine». Lavorava in banca: 74 anni, in pensione da 20. «Felice di godermela.La valigia sotto il letto, e niente più pensieri». Fossero tutti fortunati come voi. «Si tratta di fare delle scelte: a un certo punto ho capito che era arrivato il momento di prendermela comoda. E poi, a cosa serve tenere i soldi in banca?«. Quante belle cose, vedrete. «Deve essere interessante la sosta a Manaus, in Brasile. E quella in Groenlandia non me la voglio perdere». Giovanna, la moglie di Mario, ancora ha negli occhi la bellezza dell’Isola di Pasqua. E Bora Bora. «Da ragazza non avrei mai pensato di viaggiare tanto. Invece. Impari che le persone che vivono dall’altra parte del mondo sono uguali a te». Un’esperienza da mettere in pratica quando si torna a casa. «Ma chi ci resta più, a casa? Noi saliamo a bordo e già cominciamo a programmare la prossima crociera». Chissà che ressa, al buffet. «No, quello succede nelle crociere brevi. Qui impari a regolarti da solo. E poi la palestra, la sauna, tre piscine: l’altra volta mio marito ha perso 4 chili». Ma non vi stufate, alla lunga non vi sentite prigionieri? «Ognuno va per conto suo, ci diamo degli appuntamenti in qualche luogo a qualche ora».
C’è chi è già al settimo giro del mondo. Una sorta di comunità. «Sembra di far parte di un piccolo paese, un borgo: siamo quasi sempre gli stessi». Infatti arriva un francese, fanno festa: Christian, 63 anni di Strasburgo, ex professore. «Mi spiace che ci abbiano cambiato un po’ l’itinerario previsto in partenza», mugugna. Si doveva passare per il Mar Rosso, ma è infestato da ribelli e pirati: troppo pericoloso, meglio lasciar perdere. È saltata anche la tappa a Dakar, Senegal, per il pericolo della febbre gialla: non c’era tempo per le vaccinazioni. «Anche questa incertezza fa parte dell’avventura». Contento lui.
Il comandante della Msc Poesia è un siciliano di Catania, Roberto Leotta. Assicura che questo viaggio sarà una grandissima esperienza. «Come stare in un altro mondo».