il Giornale, 6 gennaio 2024
Ascolti record per la diretta. La prima donna leader «straccia» tutti i predecessori
Date le premesse, c’è da scommettere che il confronto televisivo tra Giorgia Meloni e Elly Schlein sarà un successo di ascolti senza precedenti. Nonostante la segretaria del Pd. Ci spieghiamo meglio. Meloni in tv funziona e l’efficacia della premier è dimostrata tutta dai numeri dello share della conferenza stampa di fine anno, trasmessa in diretta dal Tg1. Una percentuale da record, se confrontata alle performance dei predecessori di Meloni. Dunque tocca passare alle cifre. Tutt’altro che fredde. Ma dense di significato politico. Molti giorni di attesa, tre ore di botta e risposta tra il premier e i giornalisti. Il tutto per il 15,5% di share su Rai 1. Che vuol dire 1 milione e 330 mila spettatori. Un dato ancora più sorprendente, se consideriamo la durata biblica della diretta. Quasi tre ore: dalle 10 e 54 alle 13 e 25. Tutti incollati davanti allo schermo. Il senso delle proporzioni della grande riuscita dell’evento televisivo si capisce leggendo gli ascolti degli altri presidenti del Consiglio. E allora Mario Draghi. Un capo del governo che sicuramente godeva di forte consenso tra gli italiani, almeno stando alle rilevazioni sul gradimento dei leader. Bene, il 22 dicembre del 2021, la conferenza stampa di fine anno dell’ex governatore della Bce ha totalizzato sulla prima rete del servizio pubblico il 13,9% di share. Uguale a 937 mila telespettatori. E bisogna considerare anche che l’Italia era ancora alle prese con la pandemia da Covid 19 e tutti si attendevano una parola da Draghi sul suo futuro politico e il suo possibile approdo al Quirinale. Ancora, a ritroso, c’è Giuseppe Conte. Lui, il presidente delle conferenze stampa. L’uomo delle dirette infinite a reti unificate sul Coronavirus. Piena emergenza, dunque. Infatti la conferenza stampa di Conte del 30 dicembre 2020 tiene incollate alla tv 1 milione e 583 mila persone, con uno share del 13,6%. L’allora avvocato del popolo, nel 2019, va sotto Meloni anche come numero di telespettatori: 11,1%, con 1 milione e 218 mila italiani davanti alla tv. 2018: la prima conferenza stampa di fine anno di Conte ottiene il 13,1% di share con 949 mila spettatori su Rai 1. L’attuale premier fa meglio anche di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Nel 2017 Gentiloni fa il 10% (1 milione e 180 mila spettatori). Molto più basso lo share dell’attuale Commissario europeo al suo debutto del 2016, con l’8,7% e 998 mila telespettatori. Arriviamo così a Matteo Renzi. Anche l’ex rottamatore fa peggio di Meloni con l’11,6% di share, seppure con 1 milione e 398 mila spettatori. In quanto a percentuale, la premier è seconda solo a se stessa. Nel 2022 la prima conferenza stampa di fine anno della presidente del Consiglio raccoglie il 14,5% per 1 milione e 307 mila persone a seguire l’appuntamento.
Date le premesse, c’è da scommettere che il confronto televisivo tra Giorgia Meloni e Elly Schlein sarà un successo di ascolti senza precedenti. Nonostante la segretaria del Pd. Ci spieghiamo meglio. Meloni in tv funziona e l’efficacia della premier è dimostrata tutta dai numeri dello share della conferenza stampa di fine anno, trasmessa in diretta dal Tg1. Una percentuale da record, se confrontata alle performance dei predecessori di Meloni. Dunque tocca passare alle cifre. Tutt’altro che fredde. Ma dense di significato politico. Molti giorni di attesa, tre ore di botta e risposta tra il premier e i giornalisti. Il tutto per il 15,5% di share su Rai 1. Che vuol dire 1 milione e 330 mila spettatori. Un dato ancora più sorprendente, se consideriamo la durata biblica della diretta. Quasi tre ore: dalle 10 e 54 alle 13 e 25. Tutti incollati davanti allo schermo. Il senso delle proporzioni della grande riuscita dell’evento televisivo si capisce leggendo gli ascolti degli altri presidenti del Consiglio. E allora Mario Draghi. Un capo del governo che sicuramente godeva di forte consenso tra gli italiani, almeno stando alle rilevazioni sul gradimento dei leader. Bene, il 22 dicembre del 2021, la conferenza stampa di fine anno dell’ex governatore della Bce ha totalizzato sulla prima rete del servizio pubblico il 13,9% di share. Uguale a 937 mila telespettatori. E bisogna considerare anche che l’Italia era ancora alle prese con la pandemia da Covid 19 e tutti si attendevano una parola da Draghi sul suo futuro politico e il suo possibile approdo al Quirinale. Ancora, a ritroso, c’è Giuseppe Conte. Lui, il presidente delle conferenze stampa. L’uomo delle dirette infinite a reti unificate sul Coronavirus. Piena emergenza, dunque. Infatti la conferenza stampa di Conte del 30 dicembre 2020 tiene incollate alla tv 1 milione e 583 mila persone, con uno share del 13,6%. L’allora avvocato del popolo, nel 2019, va sotto Meloni anche come numero di telespettatori: 11,1%, con 1 milione e 218 mila italiani davanti alla tv. 2018: la prima conferenza stampa di fine anno di Conte ottiene il 13,1% di share con 949 mila spettatori su Rai 1. L’attuale premier fa meglio anche di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Nel 2017 Gentiloni fa il 10% (1 milione e 180 mila spettatori). Molto più basso lo share dell’attuale Commissario europeo al suo debutto del 2016, con l’8,7% e 998 mila telespettatori. Arriviamo così a Matteo Renzi. Anche l’ex rottamatore fa peggio di Meloni con l’11,6% di share, seppure con 1 milione e 398 mila spettatori. In quanto a percentuale, la premier è seconda solo a se stessa. Nel 2022 la prima conferenza stampa di fine anno della presidente del Consiglio raccoglie il 14,5% per 1 milione e 307 mila persone a seguire l’appuntamento.
Date le premesse, c’è da scommettere che il confronto televisivo tra Giorgia Meloni e Elly Schlein sarà un successo di ascolti senza precedenti. Nonostante la segretaria del Pd. Ci spieghiamo meglio. Meloni in tv funziona e l’efficacia della premier è dimostrata tutta dai numeri dello share della conferenza stampa di fine anno, trasmessa in diretta dal Tg1. Una percentuale da record, se confrontata alle performance dei predecessori di Meloni. Dunque tocca passare alle cifre. Tutt’altro che fredde. Ma dense di significato politico. Molti giorni di attesa, tre ore di botta e risposta tra il premier e i giornalisti. Il tutto per il 15,5% di share su Rai 1. Che vuol dire 1 milione e 330 mila spettatori. Un dato ancora più sorprendente, se consideriamo la durata biblica della diretta. Quasi tre ore: dalle 10 e 54 alle 13 e 25. Tutti incollati davanti allo schermo. Il senso delle proporzioni della grande riuscita dell’evento televisivo si capisce leggendo gli ascolti degli altri presidenti del Consiglio. E allora Mario Draghi. Un capo del governo che sicuramente godeva di forte consenso tra gli italiani, almeno stando alle rilevazioni sul gradimento dei leader. Bene, il 22 dicembre del 2021, la conferenza stampa di fine anno dell’ex governatore della Bce ha totalizzato sulla prima rete del servizio pubblico il 13,9% di share. Uguale a 937 mila telespettatori. E bisogna considerare anche che l’Italia era ancora alle prese con la pandemia da Covid 19 e tutti si attendevano una parola da Draghi sul suo futuro politico e il suo possibile approdo al Quirinale. Ancora, a ritroso, c’è Giuseppe Conte. Lui, il presidente delle conferenze stampa. L’uomo delle dirette infinite a reti unificate sul Coronavirus. Piena emergenza, dunque. Infatti la conferenza stampa di Conte del 30 dicembre 2020 tiene incollate alla tv 1 milione e 583 mila persone, con uno share del 13,6%. L’allora avvocato del popolo, nel 2019, va sotto Meloni anche come numero di telespettatori: 11,1%, con 1 milione e 218 mila italiani davanti alla tv. 2018: la prima conferenza stampa di fine anno di Conte ottiene il 13,1% di share con 949 mila spettatori su Rai 1. L’attuale premier fa meglio anche di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Nel 2017 Gentiloni fa il 10% (1 milione e 180 mila spettatori). Molto più basso lo share dell’attuale Commissario europeo al suo debutto del 2016, con l’8,7% e 998 mila telespettatori. Arriviamo così a Matteo Renzi. Anche l’ex rottamatore fa peggio di Meloni con l’11,6% di share, seppure con 1 milione e 398 mila spettatori. In quanto a percentuale, la premier è seconda solo a se stessa. Nel 2022 la prima conferenza stampa di fine anno della presidente del Consiglio raccoglie il 14,5% per 1 milione e 307 mila persone a seguire l’appuntamento.
Sarà pure per via di questi numeri che è già partita la sfida tra Sky Tg24 e Porta a Porta per ospitare il match Meloni-Schlein. Vespa, che precisa di essere stato il primo ad aver invitato la Schlein, commenta la disponibilità di Sky, espressa giovedì dal direttore del canale all news Giuseppe De Bellis: «Il comunicato mi pare corretto. Nel senso che dice: Meloni e Schlein sono disponibili al confronto e Sky è disponibile ad ospitarlo. Ma non dice altro». Da Sky sottolineano che sono candidati a ospitare il confronto Meloni-Schlein alla stregua di altre testate, ma nulla ancora è stato deciso.