Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2024  gennaio 06 Sabato calendario

In morte di Giulio Santagata

Si è spento a 74 anni a Modena Giulio Santagata, ministro per l’Attuazione del programma del secondo governo Prodi. Storico collaboratore del Professore, è stato fra i fondatori dell’Ulivo e deputato per 12 anni, inizialmente della Margherita e poi del Pd. Nato a Zocca, laureato in Economia a Bologna, era stato l’ideatore delle campagne elettorali vincenti di Prodi disegnando, nel 1996, il giro dell’Italia in pullman che sancì il suo primo successo contro Silvio Berlusconi e 10 anni dopo, nel 2006, quello su un tir giallo a scandire la seconda vittoria sul Cavaliere.

***
Alessandro Di Matteo per la Stampa
È stato tra i fondatori dell’Ulivo, uno dei più ascoltati consiglieri di Romano Prodi, oltre che suo grande amico. La scomparsa di Giulio Santagata addolora la comunità progressista, non solo bolognese, a cominciare dall’ex premier, che ha appreso la notizia mentre era a Parigi per la commemorazione di Jacques Delors.
Settantaquattro anni, nato a Zocca, ha seguito l’avventura politica di Prodi fin dall’inizio, progettando il giro d’Italia in pullman che portò alla vittoria del centrosinistra nel 1996 e diventando subito consigliere del premier a palazzo Chigi. Nel 2001 l’elezione in Parlamento con le liste della Margherita e nel 2005 l’idea di creare la "Fabbrica del programma" per fare la sintesi tra i tanti e litigiosi partiti dell’Unione e che portò alla seconda vittoria di Prodi su Silvio Berlusconi nel 2006. Quindi, i due anni da ministro per l’Attuazione del programma, fino alla crisi della maggioranza di centrosinistra che aprì la strada di nuovo al leader di Fi.
Inevitabile che proprio Prodi sia stato il primo ad esprimere il cordoglio per la sua morte: «È un grande dolore. Piango la perdita di un amico carissimo al quale ero legato da sentimenti di affetto profondo. Abbiamo condiviso non solo tanta parte della vita privata, ma anche battaglie politiche, successi e sconfitte». Parole simili le pronuncia Sandra Zampa, senatrice Pd e da sempre vicinissima a Prodi: «Giulio resterà nel mio cuore e nel cuore di quanti lo hanno conosciuto».
Molti dei protagonisti di quella stagione lo ricordano: «Sempre ironico, mai cinico, generoso organizzatore, intellettuale curioso. Ci mancherà», dice Paolo Gentiloni. E Enrico Letta lo definisce «compagno di tante avventure politiche dai fantastici tempi dell’Ulivo in poi. Amico vero». Pier Luigi Bersani ricorda il «suo sogno testardo di una società migliore» e Piero Fassino esprime «gratitudine e nostalgia».
Elly Schlein lo descrive come «persona generosa, brillante, protagonista di una bellissima stagione del riformismo con Romano Prodi». E Stefano Bonaccini ne parla come «protagonista di quel lungo percorso che ha condotto alla nascita del Pd». Lo ricorda anche Vasco Rossi, suo concittadino: «Ciao Giulio, amico simpatico, leale e sincero».