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 2024  gennaio 04 Giovedì calendario

Periscopio

Vladimir Putin aveva iniziato l’anno promettendo una forte ritorsione contro l’attacco ucraino nella città di Belgorod. Aveva detto che non sarebbero stati colpiti i civili, perché questo non è il modo di combattere di Mosca. [E] ieri mattina, l’Ucraina si è risvegliata tra le sirene e i bombardamenti, che hanno colpito proprio i centri abitati, i civili: esattamente il modo di fare la guerra che Mosca, secondo il presidente russo, non prende in considerazione. Micol Flammini, il Foglio.
Putin è un animale, fiuta il sangue. Volodymyr Zelensky.

La convinzione che i russi saranno felici di votare un uomo che sta polverizzando le loro pensioni, i loro ospedali e le loro scuole, sparando missili per un miliardo di euro al giorno contro un popolo «fratello», deriva a Putin dalla sua esperienza. Ciascuno tende a ripetere il trucco che gli riesce meglio, e con le bombe il presidente russo sta cercando di mettere a tacere tutto: le voci sulla sua malattia o addirittura morte, sui suoi sosia, sui suoi figli illegittimi, sulle sue barche ormeggiate in Liguria, i pettegolezzi sui complotti nel suo cerchio magico e i rimpianti sulla rivolta fallita dei Wagner di Evgeny Prigozhin. Anna Zafesova, La Stampa.

A mio avviso tocca (…) al popolo russo – in nome della sua spiritualità e della sua struttura economica predestinata a questo grande compito – risolvere il problema del grande peccato mondiale, soluzione che segnerà un’epoca nella storia dell’umanità. Lev N. Tolstoj, Il gran peccato, Società Editrice Partenopea 1906.
Alla periferia sud di Beirut, centrato da un drone, muore il capo di Hamas Saleh al-Arouri, braccio destro d’Ismail Haniyeh e numero due dell’ufficio politico, polverizzato dal cielo allo stesso modo di Qasem Soleimani, il generalissimo iraniano eliminato esattamente quattro anni fa, in Iraq, dagli americani. Francesco Battistini, Corriere della Sera.
Piazze mobilitate chiedono che Israele si fermi, cessi la sua morsa sui civili di Gaza. (…) Nessuno mobilitato per chiedere che Hamas rilasci gli ebrei rapiti e tenuti come ostaggi. Valter Vecellio, ItaliaOggi.

Dove non sono arrivate le accuse di antisemitismo, sono riuscite quelle di plagio. Claudine Gay, 53 anni, prima presidente nera di Harvard, una delle università americane più prestigiose al mondo, si è dimessa. Finita sott’attacco per la disastrosa audizione davanti alla commissione della Camera, in cui non era riuscita a condannare in modo netto gli slogan antisemiti usati dai suoi studenti durante una manifestazione pro-Palestina, Gay è stata travolta da uno scandalo imbarazzante: avrebbe copiato almeno quaranta volte nella sua produzione scientifica. Massimo Basile, Repubblica.
[E tuttavia] non c’è dubbio: questo è il momento migliore per essere vivi. In passato, circa la metà dei bambini moriva prima di raggiungere la pubertà. Oggi questo dato drammatico è inferiore al 4 per cento. La maggior parte delle persone viveva in condizioni d’estrema povertà – vivendo con meno di pochi dollari al giorno – e oggi questo capita in meno d’un caso su 10. Le madri hanno molte meno probabilità di morire di parto, viviamo più a lungo, abbiamo l’opportunità d’andare a scuola, siamo protette dalle malattie mortali e siamo ben nutrite. Anche i decessi dovuti a disastri naturali sono diminuiti nell’ultimo secolo. La maggior parte dei parametri del progresso umano sta andando nella giusta direzione. Il mondo è ancora terribilmente disuguale, sì, e abbiamo molto altro da migliorare. Ma le cose stanno migliorando per la maggior parte delle persone nel mondo. Hannah Ritchie, Oxford University (Claudio Cerasa, il Foglio).

Emanuele Pozzolo, il deputato piemontese di Fratelli d’Italia, (…) si sarebbe rifiutato di consegnare gli abiti indossati nella concitata notte di Capodanno. Secondo fonti interne al partito lo avrebbe fatto per non restare senza indumenti. Floriana Rullo, torino.corriere.it.
Se mi danno dell’intollerante, del reazionario e anche del fascista non mi offendo. Emanuele Pozzolo, Facebook 2019.
Un pistola con pistola. Dal web.
Volodymyr Zelensky: «Pronto, Onorevole Pozzolo. Per caso ha pure altre armi?». Osho, il Tempo.
[È bene] dire con chiarezza che in poche settimane l’immagine trasmessa dal governo di destra è passata da un profilo di prudenza e responsabilità a un ibrido preoccupante. Mescola e intreccia aderenza alla realtà e richiamo di vecchi schemi ideologici, i meno condivisibili. E in qualche caso lascia affiorare perfino una pretesa d’impunità che stride con la storia almeno d’una sua parte. Massimo Franco, Corriere della Sera.

[Liaison (ma anche affaire) Salvini/Verdini]. L’amore tra Matteo e Francesca non piace agl’invidiosi del web. Libero.
Dopo tanti, forse troppi anni all’opposizione l’attuale classe dirigente di Fd’I (e della Lega) non fa niente per evitare d’apparire inadeguata. [E dire che] basterebbe poco. Basterebbe che ogni ministro, ogni sottosegretario, ogni deputato si chiedesse ogni tanto: «Andreotti cosa farebbe al mio posto?» Massimo Solari, ItaliaOggi.
Devo confessare, da spettatore, che non scorgo una fondamentale differenza tra Nazionalismo e Internazionalismo: il primo termine (…) esalta un particolare gruppo umano, il secondo (in teoria) l’umanità intera; e nessuna di tali divinità mi pare particolarmente degna d’essere adorata. T.S. Eliot, Tra fascismo e comunismo (da Pan n. 7, dicembre 2023).
Jason Horowitz, del New York Times, cita il saggio del professore Alan O’Leary, Leeds University, Phenomenology of Cinepanettone (…) per chiarire come le battutacce dei film di Natale raccontino un’Italia in declino, nostalgica d’un boom economico perduto e senza ritorno, col carisma di Silvio Berlusconi, dalle reti tv alle vittorie nel calcio e in politica a esorcizzare, invano, l’appuntamento col futuro. Gianni Riotta, Repubblica.
Sempre sono esistiti degli ignoranti che parlano malissimo, ma è la prima volta che infliggono i loro balbettii a tutta la popolazione. Guy Debord (da Appunti preliminari, Ortica 2022).
Mai letta la Navicella, con i curricula dei parlamentari? La politica, da noi, è l’unico mestiere che non richiede alcuna preparazione. L’ignoranza di tanti eletti – eletti da noi – è incommensurabile. Roberto Gervaso.