Corriere della Sera, 2 gennaio 2024
L’invadenza degli agenti nella costruzione dei programmi tv
Il primo: Fiorello è stato intervistato dal direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci e ha fatto il pieno d’ascolti. Non è questa la novità. Con quell’intervista il Tg1 voleva cancellare una delle sue pagine più ridicole e umilianti, quando il Cdr del Tg1 insorse per respingere il programma del mattino di Fiorello: «Come Cdr siamo consapevoli che questa decisione semplicemente non può essere accettata, né tantomeno imposta, e rappresenta uno sfregio al nostro impegno quotidiano». Uno sfregio? Non mi viene in mente un solo servizio di «Tg1 Mattina» che valga la pena di essere ricordato, mentre, tra tante altre cose, «Viva Rai2!» ha salvato gli ascolti della rete. Il secondo: c’è stata una rottura fra Amadeus e Lucio Presta, suo agente ormai da anni; si parla di divergenze sul piano lavorativo e professionale.
Fatti loro, verrebbe da dire. Da tempo, però, lamento l’invadenza degli agenti (che poi sono due: Beppe Caschetto e Lucio Presta) nella costruzione dei programmi tv. Mi auguro che i dirigenti televisivi ritrovino un po’ di orgoglio aziendale per non farsi imporre uomini, idee e compagnia di giro a scatola chiusa. Ma gli agenti sono ancora così importanti, i palinsesti dipendono ancora dal loro volere? Per il momento sì. Frase preferita da Lucio Presta? Eccola: «Se uno vuole fare a pezzi un mio artista deve pensarci bene perché se lui oggi fa male a me, io domani posso fare male a lui. Voglio che rifletta». Riflettiamo. Il terzo: dal 4 gennaio Renzo Arbore torna in tv con «Appresso alla musica», il giovedì in seconda serata e in replica il mercoledì su Rai5 e poi in esposizione su RaiPlay. «Invece di studiare tu vai “appresso alla musica”. Era la frase che mio padre, uno stimato dentista foggiano, mi ripeteva sempre, quando entrava nella mia stanza e mi vedeva ascoltare i dischi invece di stare chino sui libri. Il tono, naturalmente, era di rimprovero. E così con questo titolo l’ho voluto omaggiare». Al fianco di Arbore, c’è Gegè Telesforo. L’idea è quella di una premiata bottega di antiquariato musicale, una grande occasione per sentire buona musica. Per inciso, Fiorello e Arbore non pagano pegno al duopolio di agenti. Riflettono e agiscono da soli.