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 2023  dicembre 30 Sabato calendario

C’era una volta il portafoglio


Ci aspetta un futuro da Italiani senza portafoglio. Il 2024 vedrà il debutto di IT Wallet, il borsellino elettronico che conterrà tutti i nostri documenti digitali e identità pubbliche. Non sappiamo ancora se usarlo rappresenterà un obbligo, probabilmente non sarà fruibile attraverso una nuova app ma IT Wallet dovrebbe essere integrato all’interno di IO, l’app dei servizi pubblici già disponibile per comunicare con l’amministrazione pubblica. Il Governo spera con ottimismo che entro il 2025 ben 42,5 milioni di italiani useranno IT Wallet, che già entro la prima metà del nuovo anno dovrebbe uscire dalla fase sperimentale. Potremmo alla fine avere disponibili in un’unica app la carta d’identità elettronica, la patente, lo Spid, la tessera sanitaria, la carta europea della disabilità.
Poter disporre di copie digitali autenticate di tutti questi documenti renderà superfluo portarsi dietro le rispettive versioni cartacee, visto che per identificarci basterà esibire il telefono. Considerato che già tutti i pagamenti possiamo farli con lo smartphone, è plausibile che i portafogli diventeranno oggetti obsoleti, proprio perché resterebbero vuoti, come gran parte di ciò che contenevano, gradualmente divenuto inutile come le schede telefoniche, i libretti per assegni, banconote, biglietti da visita. Come pure le foto dei familiari, i santini, l’agendina, sono oramai ampiamente sostituiti da loro derivati digitali e non giustificherebbero la presenza di quell’obsoleto ingombro nelle nostre tasche.
Diamo per buono che tutto questo accadrà nei tempi previsti, è evidente che avvertiremo uno di quei cambi radicali nelle liturgie quotidiane che potremmo paragonare alla scomparsa del telefono fisso a casa, al noleggio dei film in cassetta o dvd, al portarsi appresso l’autoradio estraibile. Noi siamo istintivamente restii all’abbandono di abitudini rese vane da supporti tecnologici, è forse arduo immaginarsi un vigile che ci controlli la patente dal telefono, però entrerà nella consuetudine, come oggi è normale mostrare il display a chi ci chiede un biglietto, di questo non possiamo dubitare.
La perdita o il furto del portafogli e di tutto ciò che contiene è classificata come una delle più fastidiose disgrazie che potrebbero funestare una nostra giornata. A parte il denaro, poco o tanto che, ci inquieta l’idea di dovere da capo richiedere i duplicati di ogni documento, tessera, carta di credito rappresenta un incubo per il tempo che ci farebbe perdere. In futuro potrebbero rubarci al massimo il telefono, l’unico onere sarebbe quello di comprarne uno nuovo, in cui però ritroveremmo all’istante tutto quello che ci serve per vivere socialmente attivi.
Avremmo mai immaginato di passare gran parte delle nostre serate a scegliere tra un’offerta di centinaia e centinaia di film, documentari, serie televisive? Spettacoli che una volta iniziati possiamo anche continuare a vederci il giorno dopo dovunque ci troviamo, da un computer, un tablet un telefono qualsiasi. Grazie alle relazioni allacciate digitalmente è cambiata radicalmente la nostra socialità, non rinunceremmo più alla nostra certificazione d’esistenza quotidiana, per rafforzarla postiamo ovunque pareri in libertà, anche se spesso è poco più di quello che una volta si graffitava con vergogna sulle mura dei gabinetti pubblici. Non è difficile profetizzare quindi che diventeremo felicemente leggerissimi a tasche vuote, con tutte le prove che esistiamo raggiungibili da un telefono. Dobbiamo sperare di avere sempre campo sufficiente per poterle esibire, facendo solo attenzione a non mettere piede fuori di casa se la carica non è al 100%.
Qualora il telefono ci morisse in mano noi ci trasformeremmo all’stante in “sans papier”, clandestini e scomunicati. Nemmeno potremo comprarci un panino, sarebbe d’obbligo muoverci solo a piedi, nessuno ci cercherebbe e non potremmo cercare nessuno. Per paradosso nemmeno ci gioverebbe chiedere l’elemosina, gli spiccioli dei più caritatevoli sarebbero solamente moneta elettronica, quella che noi da anonimi “scaricati” non potremmo mai spendere.